mercoledì 1 Maggio 2024
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Massimo Terzini – Nessun canto, nessuna preghiera, ma Lei c’è

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Una doppia riflessione di un architetto verolano, il quale in un mix di Fede e di agnosticismo, in questo triste momento, ci offre spiragli di speranza. Tanti i concittadini sopraffatti dall’epidemia e questo suo ultimo lavoro, ‘la processione assente, è stato concepito pensando a tutti loro ed a loro va dedicato


di Egidio Cerelli

La processione assente, raccoglie e propone immense volontà umane piene di fragilità, che la Madonna, in cerca del Figlio morto, fa alzare lo sguardo verso una città triste ed impotente di fronte al male. La speranza del Risorto per Massimo Terzini è nello sguardo di quella città che per anni ha saputo offrire quadri immensi di dolore, ma anche di sorrisi, nei suoi ‘venerdì santi’. All’architetto un grazie da parte di tutti noi perché da laico ha saputo offrirci momenti di riflessione quando lo scoramento generale invece ci affligge e, forse, ci fa dimenticare che guardando la città illuminata dal chiarore livido’ è un segnale che il sole nascerà di nuovo mentre la ‘processione’ che però quest’anno non c’è, veniva illuminata dai primi raggi di una aurora quasi attesa con ansia lungo le mura antiche della nostra città. Forse la mia riflessione e non commento è stata un tantino ‘fuori luogo’. Ma ci ho provato per l’amicizia che mi lega al grande uomo di cultura della nostra terra e lo ho fatto mentre ero a letto per il post vaccino che mi ha fatto soffrire un po’. Ma il cuore mi ha spinto a scrivere qualche riga, seppur con qualche difficoltà. Ed allora, grazie Massimo.

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“Seguiamo ora le sue ‘meditazioni’ che ci toccano ancor di più durante la pandemia”


Venerdì Santo – Veroli
“La processione assente”
Nessun canto,
nessuna preghiera
tra i vicoli di Veroli.
Eppure Lei c’è…
Uscita alla ricerca del Figlio morto,
abbraccia da lontano con lo sguardo la città
illuminata dal chiarore livido dell’alba.
Una Mater Dolorosa come personaggio solitario e austero alla testa di una
Processione assente.

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Per il secondo anni la processione ci è mancata

La potenza di una processione come quella del Venerdì Santo sta tutta nella partecipazione di una comunità al dramma di una madre che ha perso un figlio.
Al di là dell’aspetto strettamente religioso, è questa dimensione umana la cosa che manca di più, ed è purtroppo mancata per il secondo anno consecutivo.
Io credo che qualunque dolore riesca a trovare conforto, se riesce ad uscire dal bozzolo personale ed esclusivo di chi lo subisce.
Accompagnare la Madonna alla ricerca del corpo di Gesù fa sentire i fedeli partecipi di un dolore inflitto al massimo livello di sopportabilità, e dunque ad accettare con maggiore rassegnazione i propri personali dolori umani.
È questo, soprattutto, che è stato tolto alla comunità dei verolani.

Dimensione della Tradizione da non dimenticare

In più c’è la dimensione della Tradizione che non va sottovalutata: riti che a cadenza regolare scandiscono i momenti in cui una moltitudine di individui diventa collettività, socialità, Paese e consolida valori in cui altri, molto prima di oggi, si sono riconosciuti.
La goccia di cera che macchia l’acciottolato del vicolo durante una processione, cade simbolicamente dalla stessa candela che migliaia di verolani dei secoli passati hanno tenuto in mano come te adesso e come te hanno compiuto lo stesso percorso, intonando gli stessi canti e accompagnando la stessa Madonna.

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La Mater Dolorosa solitaria al centro ideale di una “processione assente” esprime una reciprocità: ora che per ragioni indipendenti dalla volontà di chiunque viene a mancare il sostegno dei fedeli, è Lei che interviene in soccorso della comunità.
Veglia in silenzio la città che ama e partecipa al dolore dei tanti che nell’arco di quest’anno maledetto sono stati sopraffatti dall’epidemia.
Questo mio ultimo lavoro è stato concepito pensando a tutti loro ed a loro va dedicato”.

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Egidio Cerelli
Egidio Cerellihttps://www.tunews24.it
Giornalista del quotidiano online "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News", inizia a collaborare con il Messaggero il 29 aprile 1973, quindi con il Corriere di Frosinone, Radio Frosinone, TeleUniverso e Itr, per le telecronache del Frosinone Calcio e del Basket Veroli. Quindi Extra Tv, Ciociaria Oggi, La Provincia Quotidiano e Tg24. Organizzatore di numerosi eventi tra cui la Biennale del Ferro Battuto, Premio Veroli con Mogol, Premio Valente con Gaetano Castelli.
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