di Roberto Mercaldo
Il copione comincia ad essere ripetitivo e un po’ malinconico. Anche contro il Torino il Frosinone ha avuto un buon approccio alla gara, è andato in vantaggio ed ha creato i presupposti affinché il primo successo casalingo potesse finalmente arrivare. La disillusione, non richiesta e bruciante, è arrivata però nella ripresa, quando il Toro ha spinto ed ha trovato un Frosinone incapace di tener botta, fino al fatal sorpasso. Ad Empoli sarà già ultima spiaggia. Vediamo come di consueto come hanno interpretato il match i giocatori giallazzurri.
SPORTIELLO 5,5
Non era semplice dire di no a Belotti, che ha realizzato entrambi i gol da distanza ravvicinata, ma l’ex Atalanta stavolta è parso meno reattivo del solito, in particolare in occasione del primo centro del centravanti torinista. Sulla punizione calciata da Iago Falque contro l’incrocio dei pali, può solo guardare e ringraziare i legni…
GOLDANIGA 5
Bruciato dal “Gallo” in entrambi gli episodi che determinano i gol granata. Grande impegno e consistente fisicità, ma le disattenzioni stavolta pesano come un macigno, pur tenendo conto dell’abilità dell’avversario.
SALAMON 6
I compiti prettamente difensivi li assolve con la diligenza consueta, ma in impostazione butta via qualche pallone di troppo. Va però ricordato che non è quello il suo compito precipuo.
CAPUANO 6
Prova gagliarda, al cospetto di avversari dalle indubbie qualità. Lotta con coraggio ed esce quasi sempre vincente dai duelli individuali.
CIOFANI NG
Buttato nella mischia quando lo scorrere dei minuti ha già spostato la lancetta dalla speranza alla disperazione.
PAGANINI 7
Con lui il destino è sempre un po’ sgarbato e così una prestazione maiuscola impreziosita da un bellissimo gol non regala punti alla squadra. I suoi guizzi sulla corsia di competenza, la sua zuccata vincente e un altro “quasi gol” restano però a simboleggiare il suo ritorno agli antichi splendori. Bravo Luca!
CHIBSAH 6,5
Dirompente nel riconquistar palla e ripartire, fa la voce grossa fin dall’avvio al cospetto di un centrocampo granata che ne soffre palesemente la corsa e l’energia. A conti fatti però le sue sgroppate non producono danni irreparabili al team ospite, perché in fase di finalizzazione qualche impaccio c’è sempre.
MAIELLO 6
Torna titolare e si rende protagonista di un buon primo tempo, nel corso del quale assolve con buoni risultati il compito del metronomo. Perde energie e lucidità nella seconda frazione, al pari dei suoi compagni di casacca.
TROTTA 5,5
Entra per dare impulso all’assalto finale, ma non trova il modo d’incidere e appare in verità un po’ legnoso e macchinoso nelle rare occasioni in cui viene chiamato in causa.
GORI 6
Lotta con profitto nella zona nevralgica, uscendo spesso vincitore dai duelli che ingaggia con sacro furore agonistico. Non approfitta del regalo di Izzo, calciando con troppa precipitazione da posizione molto favorevole.
MOLINARO 6
Un paio di cross palesemente sbagliati macchiano una prestazione comunque positiva. Bravo in fase difensiva ed energico nelle ripartenze, certamente cresciuto rispetto al girone di andata.
CIANO 6
Due calci di punizione battuti in fotocopia avrebbero potuto imprimere una svolta diversa alla sua gara e di conseguenza a quella dei canarini. Le polveri son bagnate e gli estri intermittenti, ma il suo apporto resta imprescindibile per l’attacco giallazzurro.
PINAMONTI 5
Il talentino di scuola nerazzurra s’impegna in modo lodevole, ma senza troppo costrutto. Alcune giocate sono troppo frenetiche, altre timide e al 90’ la sua incidenza nella contesa risulta insufficiente.
BARONI 6
Il suo Frosinone raramente demerita ma comincia a somigliare ad una bella incompiuta. Contro squadre di rango lotta alla pari, merita applausi, illude i suoi tifosi, ma poi fatalmente subisce il sorpasso, senza mai condurre al novantesimo il sogno dei tre punti. Nella circostanza i cambi potevano essere anticipati, perché la squadra da un po’ mostrava energie in riserva.
(foto Frosinone Calcio)