La vendemmia è un momento magico che unisce tradizione e innovazione, una festa che riunisce le persone per lavorare fianco a fianco nelle vigne. In quest’articolo, vi porto con me in un viaggio attraverso le strade della Via del Cesanese, per scoprire la bellezza e l’arte della vendemmia in due aziende vitivinicole della Ciociaria.
Petrucca e Vela: una tradizione di qualità a Piglio
La mia esperienza inizia a Piglio, nella tenuta Petrucca e Vela, dove Tiziana e Fabrizio, con grande attenzione e cura, raccolgono i grappoli di uva rossa, tipici di questa zona. La loro passione traspare in ogni gesto, dalla raccolta dei grappoli fino alla merenda condivisa con il team, caratterizzata da prodotti locali come formaggio, salumi e la tradizionale ciambella serronese.
Un approccio Biodinamico alla vendemmia
Il viaggio prosegue verso la Cantina Monticiana a Monte San Giovanni Campano, gestita dalla coppia Fabio Marra e Simone Broncard. Qui, la vendemmia è un’esperienza unica, che proviene da un approccio biodinamico all’agricoltura. La cantina si occupa di 2.500 viti di Cesanese, Trebbiano Malvasia e Moscato di Terracina e 700 ulivi, lavorati seguendo i principi della biodinamica, che vietano l’uso di lieviti selezionati e solfiti in eccesso.
Un legame con la terra
Partecipare alla vendemmia in queste aziende aumenta l’amore e il rispetto per la natura. La vendemmia qui non è solo raccolta dell’uva, ma anche un momento di convivialità, con pause meritate per un bicchiere di vino e un pezzo di pane casereccio. Questa esperienza trasforma il vino in una vera e propria poesia imbottigliata.
La vendemmia in Ciociaria è un’esperienza ricca di tradizione, passione e rispetto per la natura. Dalle colline di Piglio ai vigneti biodinamici di Monte San Giovanni Campano, ogni grappolo raccolto racconta una storia di dedizione e amore per la terra, trasformando ogni bottiglia di vino in un racconto di questa splendida regione.


