Iniziano a delinearsi i contorni dell’omicidio che si è verificato in via del Plebiscito, nel centro storico di Frosinone. Ad essere stata uccisa è stata una ragazza di 36 anni che è stata trovata ormai priva di vita e riversa in una pozza di sangue. Di lei non si avevano notizie da ieri.
Ad ammazzarla, secondo una prima ricostruzione operata dalla polizia giunta sul posto dopo l’allarme, sarebbe stato l’ex fidanzato. E su di lui, originario di un paese della provincia di Latina, si sono subito concentrati i sospetti delle forze dell’ordine che lo hanno rintracciato e ammanettato a Sabaudia, ora è in stato di fermo.
Stando alle prime informazioni trapelate, l’uomo, dopo la fine della relazione con la donna, non accettando la decisione di porre fine alla storia d’amore, avrebbe iniziato a perseguitare l’ex con telefonate, appostamenti, inseguimenti ed altro.
Quindi, nutrendo concreti sospetti su una nuova relazione della ragazza, si sarebbe incattivito ancora di più e ieri, avuta certezza della nuova storia, avrebbe deciso di passare all’azione.
Ha seguito la sua ex e l’ha raggiunta in un appartamento di via del Plebiscito, nella parte alta di Frosinone (dove non si sa se fosse da sola o insieme al nuovo compagno). Quindi, accecato dalla gelosia, avrebbe afferrato un coltellaccio e l’avrebbe colpita ripetutamente al ventre e al petto, fino ad ucciderla, pare con 15 fendenti.
Subito dopo si è dato alla fuga, che però, come detto, è durata poco visto che i carabinieri, messisi subito sulle sue tracce, l’hanno bloccato e posto in stato di fermo a Sabaudia. Il giovane era semi nudo e in stato confusionale in spiaggia quando è stato fermato dai carabinieri e dalla sua auto si è risaliti alla ragazza
