Potrebbe davvero essere l’ago della bilancia per le prossime Amministrative ceccanesi. Da sempre in gara per la conquista di uno scranno di Palazzo Antonelli, Marco Corsi potrebbe entrare ‘a gamba tesa’ e spaiare le carte già calate sul tavolo del variegato gioco politico fabraterno.
Corsi ha da sempre vantato un discreto numero di seguaci, e si sa che in politica sono proprio i numeri a fare la differenza. Ricordiamo che alle scorse Comunali del 2020, da candidato sindaco conquistò quasi 4mila preferenze. Le sue liste civiche hanno, nella storia delle Amministrative fabraterne, fatto gola al mondo del centrodestra, sebbene Corsi non si sia mai piegato a favoritismi di alcun genere. “Ciò che devo – ha spiegato il candidato – è tutelare l’interesse del paese e del mio elettorato. Un elettorato di centrodestra che però vede in me la fusione di un progetto che protegga cittadini e comunità”.
Voci di corridoio la vedono vicino al candidato Fabio Giovannone, lista civica di centrodestra. È così? O ci riserverà la sorpresa di una sua candidatura?
“Non vi nego però che sto lavorando anche in autonomia. Ho un elettorato che si attesta sui mille voti. Due liste civiche che mi sostengono senza se e senza ma. Un ghiotto bottino che mi rappresenta, che devo tutelare e che potrebbe fare la differenza”.
Quindi ancora non ha deciso se andrà ad aggiungersi ai già cinque candidati che hanno annunciato il loro ingresso in gara?
“No. Posso però dirvi che le prossime 48 ore saranno decisive. Ho un ghiotto progetto per le mani che, se dovesse andare in porto, potrebbe ulteriormente cambiare le carte in tavola”.
Chi pensa che potrà vincere questa tornata elettorale?
“Uhm… è difficile fare pronostici. Mai come questa volta. Secondo me sarà una bella gara e chi vincerà lo farà per una manciata di voti“.
Non sarà solo la decisione di Marco Corsi a tener sveglio il centrodestra fabraterno. La quasi certa decisione degli esponenti locali di Forza Italia di non presentare il simbolo e di dividersi a sostegno per lo più di Fabio Giovannone, ma qualcuno anche del candidato Ugo Di Pofi, frammenta ancor di più la già caotica situazione in tavola. Anche perché, nel caso cui Corsi ufficializzasse la sua discesa in campo, gran parte dei voti ‘azzurri’ potrebbero essere dirottari proprio su di lui.
Che dire? Siamo solo all’inizio ma le armi sono già ben affilate…