lunedì 17 Febbraio 2025
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Frosinone – Investe e uccide un uomo che attraversava la strada: ora Paolo Fanelli si dimette da assessore

La vicenda di cronaca poco più di un mese fa. Poi mercoledì la rinuncia alla delega. Intanto il sindaco Mastrangeli… batte un colpo: dopo un (bel) po' di esitazione, sfilza di deleghe assegnate, ma ne mancano ancora due 'di peso'. Alessia Turriziani (FdI) assessore al Welfare. Persiste l’incognita di Massimiliano Tagliaferri, che nonostante il suo ultimatum disatteso dal primo cittadino ancora non si dimette come promesso. Il mistero di Max: nessuno lo vuole più ma nessuno prende l'iniziativa di proporne la sfiducia da presidente del Consiglio

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Non è trascorso neanche un anno da quando Paolo Fanelli è stato nominato assessore ai Servizi Sociali. Era il 14 febbraio del 2024. E già il giorno dell’insediamento ci furono non poche polemiche, visto il suo atteggiamento tenuto in Consiglio comunale, quando diede adito a forti perplessità parlando più da sindaco che da membro di Giunta. Poi mercoledì scorso, appena 11 mesi dopo, la firma delle dimissioni. Ma già se ne parlava da qualche settimana. Come mai questa veloce uscita di scena? Nel nostro articolo, che all’epoca della nomina sottolineava i toni e gli argomenti ‘da primo cittadino’ utilizzati il giorno della sua presentazione da assessore, dunque senz’altro fuori luogo, avevamo sottolineato: “Si spera che torni presto nei ranghi, altrimenti il suo incarico sarà breve come fu il suo mandato da primo cittadino” (LEGGI QUI). E in effetti ci abbiamo colto appieno: la sua delega è stata addirittura più breve, se possibile, del suo incarico da sindaco. I motivi, però, pare siano solo in parte politici. Fanelli, infatti, poco più di un mese fa è finito al centro di una vicenda di cronaca che ha creato molto scalpore in tutta la provincia: l’investimento mortale di un uomo.

POLEMICHE SIN DALLA NOMINA

Classe ‘46, tra pochi mesi soffierà sulle sue 79 candeline ed entrerà nell’80° anno di vita. Già questo era bastato, all’epoca della sua nomina, per sollevare un vespaio di polemiche su una delega così importante che sicuramente andava affidata ad una persona più giovane e, dunque, più dinamica, oltre che più ‘al passo con i tempi’, soprattutto in riferimento al tanto lavoro che ci sarebbe da fare sul welfare in un capoluogo di provincia. Ma le cose sono andate avanti così e nessuno volle ascoltare le critiche costruttive: né il partito né il primo cittadino.

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LA DINAMICA DEL SINISTRO

Poi, lo scorso 24 novembre, il tragico incidente. Erano circa le 21 della sera e Paolo Fanelli si trovava al volante della sua Volvo V40, percorrendo la via Casilina, nel comune di Arce. All’altezza del bar Caldaroni lo schianto, violentissimo, e il corpo di un uomo colpito dall’auto sbalzato sull’asfalto metri più avanti. Si è capito subito che le sue condizioni fossero disperate, tanto che gli avventori del bar hanno chiamato precipitosamente i soccorsi: inutili, però, i tentativi di rianimarlo in ambulanza, mentre era in viaggio verso l’ospedale di Cassino: è morto prima di raggiungere il nosocomio.
Sul luogo del sinistro sono giunti i carabinieri, che hanno proceduto ai rilievi del caso e a ricostruire la prima dinamica dell’accaduto. Dalle iniziali testimonianze parrebbe che l’uomo, trovato nelle adiacenze delle strisce pedonali, si stesse accingendo ad attraversare la strada per andare a casa della madre, che si trova a poche decine di metri, quando è sopraggiunta l’auto che lo ha ucciso.

Il luogo dell’investimento mortale

Tanta la costernazione in paese per la morte del 59enne Vincenzo Iollo. “Partecipo con immenso dolore alla tragica scomparsa – scrisse in un messaggio di cordoglio il sindaco di Arce Germani – Un uomo bravissimo, un lavoratore serio, una persona disponibile e gentile, che si è fatto apprezzare nel suo lavoro all’Ares 118. Un destino beffardo proprio per lui che ha contribuito a salvare tante persone coinvolte in incidenti stradali. A nome di tutta l’Amministrazione comunale desidero esprimere le mie più profonde condoglianze e la mia vicinanza alla moglie, ai figli e ai familiari tutti”.

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Dopo la tragica vicenda di sangue Paolo Fanelli è stato dunque iscritto sul registro degli indagati. Il titolare del fascicolo d’indagine è il Sostituto Procuratore Alfredo Mattei della Procura della Repubblica di Cassino (per competenza territoriale), che nell’imminenza ha proceduto al sequestro dell’auto dell’investitore oltre che a disporre l’esame autoptico sul cadavere. E proprio in questi giorni si è in attesa del responso dell’autopsia, eseguita la settimana dopo l’incidente: il medico legale, infatti, si era preso 60 giorni di tempo prima di depositare i risultati. E proprio sulla base dell’esame e di altri elementi la Procura deciderà a breve se rinviare a giudizio l’ormai ex assessore della Giunta Mastrangeli, che a quel punto dovrà affrontare un pesante processo per omicidio stradale.

La famiglia dell’uomo rimasto ucciso nel sinistro, che farà di tutto per far valere le proprie ragioni e quelle del povero 59enne che non c’è più, è difesa nel procedimento dall’avvocato Federica Lancia.

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ORA VIA ANCHE DAL CONSIGLIO?

Una vicenda di sangue molto cruenta che, a dire di molti, avrebbe spinto Paolo Fanelli a rassegnare le dimissioni da assessore. E, da quello che si dice, potrebbe presto decidere di abbandonare anche il ruolo di consigliere, visto che, tra l’altro, le sue presenze in Consiglio erano già prima più uniche che rare, figurarsi ora senza una delega e con una vicenda giudiziaria molto seria, sicuramente da seguire da vicino. Senza considerare che, come detto, a breve entrerà nel suo 80° anno di vita, per cui anche le forze e l’impegno da poter dedicare sono decisamente inferiori. Ma potrebbe essere anche il partito a chiedergli un passo indietro, visto quanto accaduto. Se così sarà, al suo posto, come consigliere comunale di Fratelli d’Italia, entrerà Corrado Falcidia.

INTANTO RICCARDO BATTE UN COLPO

Una serie di deleghe che da tempo si mormorava dovessero essere date. Mercoledì, finalmente, il sindaco ha ‘battuto un colpo’. Andando avanti per la sua strada e decidendo, dunque, di non cedere ad ultimatum nè a minacce, tenendo la barra dritta e continuando con la sua squadra di Giunta storica, quella che l’ha accompagnato in questi quasi 3 anni di governo della città (al di là di qualche singolo cambiamento nel corso del tempo) senza procedere a importanti rimpasti, figurarsi ad azzeramenti.

Dopo le dimissioni di Paolo Fanelli, la scelta per l’importante delega a Welfare, Politiche sociali e alle Fragilità sociali è ricaduta sul consigliere Alessia Turriziani, indicata sicuramente dal partito (FrateLli d’Italia) ma sulla quale anche il primo cittadino aveva investito molto, visto che già nell’aprile scorso venne delegata da Mastrangeli a ricoprire il ruolo di Presidente del Distretto Sociale B di Frosinone. Ora la sua Giunta, con 5 donne su 8, è sempre più ‘rosa’: mai nel capoluogo c’era stato un esecutivo così tanto al femminile.

IL REBUS DELLE DELEGHE

Il primo cittadino ha poi distribuito un’altra serie di deleghe. Al consigliere Franco Carfagna è andata quella allo Sport, che precedentemente era stata detenuta da Francesco Pallone: un settore delicato sul quale l’esponente FdI potrà lavorare in piena sinergia anche con l’assessore regionale allo Sport, Elena Palazzo, sua compagna di partito, con la quale già in passato si mobilità sulla questione Stadio del Nuoto.

A Marco Ferrara è andato l’Ufficio Europa, anche questa una delega importante in questo particolare momento storico.

Dino Iannarilli dovrà invece pensare ai rapporti con l’Accademia di Belle Arti; Sergio Verrelli delegato al Personale, che in questo periodo di ritorno alle assunzioni pure non è male.
A Claudio Caparrelli è andato il Patrimonio, tolto ad Angelo Retrosi: con questa delega si sugella definitivamente il patto d’acciaio con il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli.
All’assessore Angelo Retrosi, invece, viene data in aggiunta la delega all’Impiantistica Sportiva: una bella gatta da pelare, con la quale Retrosi si trovava già a dover fare i conti con la sua delega alla Manutenzione che, di fatto, ha utilizzato in questi anni anche per gli impianti sportivi, trovandosi tra l’altro in difficoltà nell’ultimo Question time proprio sul doppio capitolato venuto fuori per quanto riguarda lo Stadio del Nuoto e per il quale dal Comune non è arrivata ancora alcuna spiegazione, nè plausibile nè non plausibile: su questa imbarazzante vicenda pare nulla si muova a Palazzo Munari.

“Ringrazio i consiglieri per aver accettato con entusiasmo e senso di responsabilità gli incarichi che sono stati loro affidati – ha dichiarato il Sindaco Mastrangeli – Ognuno dei consiglieri porta con sé competenze, esperienza e passione, oltre a quei valori di dedizione e impegno, da sempre profusi al servizio dei cittadini. Auguro dunque a ciascuno di loro buon lavoro, nella certezza che il loro contributo, unitamente a quello della Giunta e dell’intero Consiglio comunale, sarà prezioso per la nostra comunità”.

Il primo cittadino non ha, però, assegnato tutte le deleghe: a fare bene i conti ne mancano ancora due, importantissime, che ad oggi ha deciso di tenere per lui: sono quella alla Polizia Locale e quella allo Scalo. La prima potrebbe decidere di tenerla ‘in dote’ per eventuali altri patti da stringere ma per i quali magari i tempi non risultano essere ancora maturi (ad esempio il gruppo dell’ex sindaco Marzi).

LO ‘SCIVOLONE’ DELLO SCALO

Per quanto riguarda lo Scalo, invece, verrebbe da pensare che voglia rimanere lui stesso il ‘dominus’, notando quanta attenzione stia dando, negli ultimi mesi, a quella zona di Frosinone; a parte lo ‘scivolone’ dei lavori partiti alla stazione ferroviaria senza però aver prima controllato e messo in sicurezza i percorsi alternativi che i pendolari devono fare per raggiungere i binari o, dai binari, per raggiungere le auto. Certo, non compete di fare tutto al sindaco, per carità. Dunque se qualche assessore o dirigente o funzionario, anche, non è stato in grado di adoperarsi al meglio per il bene dei cittadini, ogni tanto è sacrosanto anche dare una ‘strigliata’, di quelle educative che contraddistinguono un buon padre di famiglia, che a volte è giusto sia anche duro e… batta un colpo.

NESSUNO LO VUOLE MA NESSUNO LO CACCIA

Un fatto più unico che raro, quello del presidente del Consiglio comunale di Frosinone, Massimiliano Tagliaferri, che a causa della sua conduzione dei lavori in aula, decisamente ‘sui generis’, più volte è stato al centro di grosse polemiche e scontri, attacchi a sindaco, assessori, consiglieri e persino dirigenti comunali. In un caso, in diretta streaming, rivolgendosi al primo cittadino disse addirittura che non era in grado né di leggere né di scrivere. Fa il bello e il cattivo tempo, dando ultimatum politici che hanno i toni del ricatto e chiede persino maxi-rimpasti e azzeramenti di Giunta come se fosse tra i banchi del mercato a chiedere frutta, andando addirittura contro gli assessori del suo stesso gruppo. Ma non fa sconti neanche all’opposizione: solo pochi giorni fa l’ultima violenta lite con una consigliera di minoranza, che per poco degenerava.

Insomma, si è inimicato tre quarti dei consiglieri, tanto è vero che nei corridoi di palazzo Munari ormai è solamente un continuo sfogo nei sui confronti, e in tantissimi non lo vorrebbero più in quel ruolo, stanchi di una gestione del Consiglio non adeguata ad una città capoluogo di provincia. E allora la domanda è: perché non viene rimosso? C’è uno strumento, che si chiama sfiducia, che consente di sollevarlo dall’incarico a maggioranza. Come mai nessuno lo utilizza? Riflettendo e riflettendo sulla questione non si arriva a grandi risultati. Forse solamente uno potrebbe essere il vero motivo, questa apparentemente immotivata paura da parte di tutti all’atto pratico. Come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina…

IL NEOASSESSORE TURRIZIANI: “AL LAVORO SU NUOVI PROGETTI”

Aveva appena finito il suo allenamento giornaliero al Campo Coni, lei che ama la corsa, la bici, la montagna e lo sport in genere, e stava per andare via. Prima, però, si è concessa una scrollata al cellulare e così, fra una notizia e l’altra, ha letto anche quella che annunciava come poche ore prima fosse stata nominata assessore della Giunta Mastrangeli. Non una novità in assoluto, in verità, visto che della sua designazione in rotazione con Fanelli si sapeva da tempo, ma la gioia c’è comunque stata. E’ così che Alessia Turriziani – 48 anni, avvocato, dirigente d’azienda, da circa un anno presidente del Distretto Sociale B di Frosinone, eletta consigliere comunale del Capoluogo tra le fila di Fratelli d’Italia – mercoledì pomeriggio ha appreso dell’ufficialità della decisione del sindaco Riccardo Mastrangeli di affidarle la delicata e importante delega a Welfare, Politiche e Fragilità sociali.

“Soprattutto – ci ha detto ancora fresca di nomina – ho provato tanta emozione per la fiducia che il partito, da sempre al mio fianco, e il Sindaco hanno riposto in me e a loro vanno i miei primi ringraziamenti. Così come all’amico Paolo Fanelli per quanto fatto e a tutti i dipendenti, quelli dell’Ufficio di Piano del Distretto e quelli dei Servizi sociali: con loro c’è sempre stato un grande lavoro di squadra che è alla base di ogni risultato raggiunto”.

Adesso subito al lavoro…
“Sicuramente. Lo farò, con orgoglio e senza risparmio di energie, in continuità con quanto svolto finora. In merito sarà preziosa l’opera svolta al Distretto che mi ha permesso di conoscere il settore, le sue esigenze, i problemi, le priorità, di entrare in contatto con il mondo delle associazioni. E di organizzare diverse iniziative, tra cui mi preme ricordare il progetto contro la piaga dei suicidi e quelli per le disabilità.
Ora c’è tanto da fare, le ‘fragilità’ sociali aumentano e con esse le problematiche cui far fronte, ma l’Amministrazione ha già dimostrato grande attenzione per questi temi e proseguiremo in tale direzione”.

Primi progetti?
“Ne abbiamo diversi in cantiere, tutti di rilievo: appena pronti li ufficializzeremo”.

Riuscirà a conciliare le sue molteplici attività con una delega pesante come quella ricevuta?

“Senza alcun dubbio. Per il mio lavoro ho già provveduto da tempo ad una sua riorganizzazione. Quanto agli altri aspetti, ho la fortuna di avere due splendidi figli che sono e saranno la mia vera forza: loro da sempre mi supportano e… sopportano. Grazie a loro posso fare tutto e guardare ai futuri impegni con fiducia ed ottimismo”.

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Marco Ceccarelli
Marco Ceccarellihttps://www.tunews24.it
Marco Ceccarelli è giornalista e fotoreporter, attualmente Direttore Responsabile di TuNews24.it. La sua carriera inizia nel 2004 presso il quotidiano Ciociaria Oggi, occupandosi prima di cultura e spettacolo come collaboratore e passando successivamente alla cronaca come redattore, quindi diventando responsabile della cronaca nera provinciale fino al 2014. Nel frattempo ricopre anche il ruolo di Direttore Responsabile di alcune riviste locali, come Beautycase, ed è corrispondente del quotidiano nazionale Il Giornale per le province di Frosinone e Latina. Quindi, dopo aver fondato nel 2013 la società di Comunicazione e Marketing Globalpress S.r.l., entra a far parte del Gruppo Editoriale Perté, ricoprendo in un primo momento il ruolo di Direttore Editoriale del mensile Perté Magazine e di Radio Perté, successivamente anche del settimanale cartaceo Perté Week e del quotidiano web Perté Online. Sempre nell’ambito di tale progetto, presta servizio presso l’emittente Lazio Tv, dove idea diverse trasmissioni televisive e radiotelevisive. Dopo tali esperienze, nel 2015 decide, con l’avvento del Frosinone Calcio in serie A, di fondare il settimanale Tu Sport di cui è Direttore Responsabile e, pochi mesi dopo, dà vita anche al settimanale generalista Tu News. Nel frattempo accetta l’incarico di Direttore Responsabile della rivista mensile Frosinone In Vetrina e in seguito anche di Ciociaria & Cucina Excellence". Quindi dà vita al quindicinale cartaceo Non Solo Annunci,  alla rivista mensile pocket patinata Ciociaria da Vivere e ai quotidiani online TuNews24.it e Il Corriere della Provincia. Negli anni 2019 e 2020 intraprende la gestione del canale provinciale di Frosinone di Lazio Tv, accetta l'incarico di Direttore Responsabile del mensile web nazionale Valori e Cultura e riporta in vita lo storico marchio dell'informazione ciociara La Provincia Quotidiano.  E ancora: accetta la direzione della testata culinaria Il Pappamondo e del magazine di salute e benessere Medical Group. Da ultimo (ma solo per ora) fonda e dirige i quotidiani online LaProvinciaFrosinone.it, LaProvinciaLatina.it, LaProvinciaViterbo.it e LaProvinciaRieti.it.
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