È di poche ore fa la notizia che vede la consigliera comunale di Frosinone, Francesca Campagiorni, lasciare il Polo Civico per aderire a Fratelli d’Italia: in una foto è ritratta abbracciata a Massimo Ruspandini, Alessia Savo e Franco Carfagna. Non si è fatta attendere la risposta della civica di Gianfranco Pizzutelli, attraverso delle riflessioni espresse dalla coordinatrice cittadina Debora Patrizi.
“Nel 2022, il Polo Civico ha scelto di candidare Francesca Campagiorni al Consiglio comunale di Frosinone, in virtù della condivisione dello stesso progetto civico. Da parte nostra, abbiamo sempre creduto nel valore del confronto aperto e nella possibilità di lavorare per il bene della collettività, al di là delle logiche di partito. Proprio per questo motivo – afferma Patrizi – rispettiamo la sua scelta di intraprendere un nuovo percorso politico, pur con il rammarico di vederla uscire dalla nostra squadra e con la consapevolezza che ai nostri occhi questa defezione genera delle perplessità sulla sua affidabilità politica. Non potendo neppure lontanamente ipotizzare che il tutto sia legato a soddisfazioni personali”.
“Auguriamo a Francesca Campagiorni il meglio per il suo futuro politico. Tuttavia, riteniamo doveroso sottolineare che il Polo Civico continuerà a lavorare con la stessa energia e dedizione di sempre, portando avanti i propri valori e progetti per il territorio. La nostra forza – spiega la coordinatrice cittadina – risiede nella coesione del gruppo e nella volontà di rappresentare i cittadini di Frosinone e della provincia con l’unico obiettivo di migliorare la qualità della vita della nostra comunità. Il Polo Civico rimarrà fedele alla propria missione, con la convinzione che la politica possa e debba essere fatta con passione, impegno e spirito di servizio”.
Ora il gruppo di Fratelli D’Italia al Comune di Frosinone si rafforza, passando così da 4 a 5 consiglieri (oltre a Campagiorni, Carfagna, Ferrara, Turriziani e Crescenzi) e diventando a tutti gli effetti il primo partito in Consiglio. Si rafforza, di fatto, anche il primo cittadino, visto che, di fatto, la sua maggioranza sale a 18, mentre l’opposizione scende a 10.