I dati degli ultimi anni sulla digitalizzazione dei servizi pubblici non sono stati particolarmente confortanti per l’Italia, che ha sempre pagato un certo ritardo rispetto agli altri Paesi industrializzati, tuttavia anche il nostro Paese si sta lentamente impegnando in questo senso, con l’obiettivo di creare nuove opportunità, rendere più efficienti i servizi e migliorare il rapporto tra enti e cittadini. Seppur con qualche differenza territoriale, infatti, le nostre città stanno recuperando terreno adottando soluzioni sempre più avanzate per il raggiungimento degli obiettivi fissati all’interno dei Piani Nazionali. Tra le più virtuose, spicca proprio Frosinone.
L’importanza dei processi di digitalizzazione
L’importanza della digitalizzazione non può essere sottolineata a sufficienza in un’era in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita quotidiana. La trasformazione digitale non riguarda infatti solo l’adozione di strumenti tecnologici, ma rappresenta un cambiamento culturale che impatta positivamente l’efficienza, la trasparenza e l’accessibilità dei servizi pubblici e privati.
L’utilizzo degli strumenti digitali consente una maggiore efficienza operativa, ottimizzando i processi e semplificando le interazioni tra cittadini e istituzioni, obiettivi fondamentali che possono essere compresi ancora meglio se si guarda a quante cose sono cambiate in ambito privato. In rete, infatti, possiamo ormai fare di tutto, dallo scambio rapido di messaggi e documenti allo svolgimento di attività didattiche e lavorative, fino all’uso di servizi di intrattenimento facilmente raggiungibili sia da PC che da smartphone, messi in piedi da società che hanno reso accessibili ricchi cataloghi di contenuti audiovisivi e giochi tipici delle sale casino che spaziano dalle roulette più tradizionali fino alle slot di ultima generazione come Gonzo’s Quest, sviluppate e controllate con l’ausilio delle tecnologie più avanzate.
Al di là di questi servizi, in un mondo sempre più connesso, la capacità di accedere rapidamente e facilmente alle risorse digitali diventa essenziale per la competitività e la crescita economica di una comunità. La trasformazione digitale contribuisce infatti anche a promuovere l’innovazione, favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni e servizi che migliorano la qualità della vita, anche in ambito urbano e nel rapporto tra Stato e cittadini.
Spesa digitale: come si comportano i Comuni italiani
Per poter garantire servizi efficienti ai cittadini, gli uffici pubblici devono chiaramente dotarsi di infrastrutture adeguate, che possano consentire di lavorare al meglio e di essere sempre pronti al cambiamento. In questo senso, si fa riferimento sia ai sistemi informatici che ai software, ma anche ai servizi erogati via internet al pubblico, tutte voci che ha cercato di misurare Openpolis analizzando i bilanci dei Comuni nel 2021.
Ciò che emerge a prima vista dal report, è la spesa media a livello nazionale, che non raggiunge i 5 euro pro capite (per la precisione 4,85 euro), un valore che va tuttavia preso con le pinze data la grande variabilità degli importi rilevati. Tra le città che contano più di 200mila abitanti, per esempio, a dominare la classifica è Venezia, che registra una spesa di oltre 59 euro a persona, seguita da Bologna e Torino rispettivamente a 43 euro e 39 euro circa di spesa pro capite. In linea con la media nazionale, invece, Napoli con i suoi 5,11 euro di spesa, mentre nella graduatoria generale il Comune che spende di più risulta essere Malgesso, che arriva addirittura a 406,9 euro per cittadino, valore record che tuttavia dipende anche dal basso numero di abitanti.
Digitalizzazione: nel Lazio “vince” Frosinone
Guardando al solo Lazio, il primo dato che balza agli occhi è il primato di Frosinone sugli altri capoluoghi di provincia: con 14,23 euro di spesa a persona, infatti, la città ciociara supera persino la Capitale d’Italia Roma, ferma a 12,49 euro, oltre che Rieti e Latina, che spendono 6,22 e 5,61 euro pro capite, e l’ultima in classifica Viterbo che registra poco più di 5 euro.
Frosinone si conferma quindi, un po’ a sorpresa, come una delle città più attente e proattive in fatto di digitalizzazione, superando non solo gli altri capoluoghi laziali ma anche, di gran lunga, la media nazionale. Un segnale positivo che fa ben sperare per l’adozione di pratiche e tecnologie in grado di garantire pari opportunità a tutti i cittadini e di snellire una burocrazia storicamente svantaggiosa per l’intero tessuto economico e sociale nazionale.
