“L’intuizione di dare vita al Comitato per il lavoro e lo sviluppo sostenibile è stata positiva e per questo va apprezzato lo sforzo del presidente Luca Di Stefano, ma è altrettanto vero che se il contenitore è ottimo, i contenuti continuano a essere non pervenuti”.
Lo dichiarano in una nota i consiglieri provinciali della Lega Andrea Amata e Luca Zaccari: “Quando il nostro partito sollecita certi tematiche e chiede determinati cambi di passo, subito una certa politica, con il supporto di una solita cassa di risonanza mediatica, si chiude a riccio e comincia a inventare di sana pianta motivazioni surreali rispetto ai nostri richiami. Poi la stessa cosa la dicono gli industriali e allora, al netto delle sempre presenti ricostruzioni di parte, tutti si accorgono che il problema sussiste”.
“Detto questo però – spiegano i consiglieri della Lega – rimaniamo convinti della buona volontà e dell’attaccamento al territorio del presidente Di Stefano. Altrimenti non avrebbe avuto senso quanto messo in piedi in questi mesi. Va pigiato però il piede sull’acceleratore dei contenuti. Si convochino subito i tavoli tecnici. Li convochi e li presieda il presidente. Sia chiaro, anche se è meglio specificarlo. Lo si faccia non solo perché questa terra non può più aspettare, ma anche per dare un segnale al mondo produttivo che è in affanno e che ha bisogno di istituzioni attente e pronte a recepire i segnali. Non farlo significa che a perdere non sarà solo la Provincia di Frosinone e il presidente Di Stefano, ma un’intera classe politica. Facciamo presto”.
“Al momento – concludono Amata e Zaccari – abbiamo una convention a novembre e un decreto a gennaio, di contro a un continuo processo di indebolimento del sistema produttivo e industriale e di una costante perdita di competitività delle aziende. Bisogna metterci mano”.