“Amministrare Frosinone è diventato poco più di un selfie o di una storia su Instagram. Leggiamo disarmanti commenti ed approcci in quello che potremo definire la rivoluzione nel prossimo futuro delle società urbane e per l’esattezza parliamo di Mobilità Urbana e Diritto alla Persona, il tutto legati alla questione ambientale nel processo della “Transizione Ecologica”. Ma da quello che leggiamo c’è molta ignoranza ed approssimazione al riguardo: la nostra città è notevolmente in ritardo su cose che oramai in molte aree del nostro paese ed in Europa sono diventate lo standard da circa 50 anni con una rivoluzione urbanistica nei flussi e movimento della persona nell’ambiente sociale urbano che noi ancora in un terzo millennio inoltrato facciamo fatica a percepire e prendere in considerazione”. L’affondo è dell’esponente del Pd Gaetano Ambrosiano.
“L’amministrazione, e parlo dell’assessorato di competenza oltre che del Sindaco Mastrangeli, che vediamo spendersi sui social a rispondere in maniera poco adeguata e fuorviante alle problematiche della città e dei suoi cittadini, lasciano il dubbio che dietro agli annunci delle ciclabili, della metropolitana leggera e di pedonalizzazioni varie, a distanza quasi di un anno dall’insediamento, abbiano un qualsiasi stralcio di progetto o una anche pur minima visione sulla mobilita urbana di questa città dove per mobilità si intende un aspetto complesso nella vita del quotidiano per essere precisi e per l’esattezza la modalità di spostamento e di flusso delle persone dei servizi e delle merci in una città (commercio). Sembra semplice, ma, considerando tutti i fattori di infrastruttura, tecnologia, politica e cultura, il modo in cui ci spostiamo nelle città è un argomento complesso con una storia antica e un futuro basato su una tecnologia sempre più sofisticata (digitalizzazione). Questa approssimazione molto superficiale sta creando difficoltà non trascurabili ai movimenti quotidiani dei cittadini oltre al danno economico che molte attività commerciali stanno soffrendo”.
“Cominciano ad affiorare dubbi – spiega Ambrosiano – che questa amministrazione non sia capace di affrontare il futuro della città con intelligenza ed efficacia nella soluzione delle problematiche con la giusta determinazione di gettare le basi giuste e corrette per il futuro delle nuove generazioni. Era scontato che questi 5 anni non sarebbero stati semplici ma i sospetti sempre più reali sono che la squadra di giunta non sia capace di mettere in atto la giusta visione progettuale capace di portare la città in quelle dinamiche di rete sociali ed ambientali che in Europa oramai sono attive e reali da decenni”.
“Il monito di responsabilità sembra non appartenere a questa consiliatura che mostra di essere in ritardo su tutto, la speranza che lentamente ci abbandona ci spinge nella cognizione di vedere questo grande “paesone” avvolto in una cappa di provincialismo caotico e mediocre sempre più lontana dal diventare una città in una rete di connessioni dove la persona goda di tutti i servizi e di quell’attualità sociale che ne garantisca la qualità di vita non attraverso l’illusione dei social ma concreta nei fatti. Il consiglio che possiamo suggerire: ci si organizzi nel presentarsi non con degli slogan, non con una bozza, ma con un progetto ed uno studio di fattibilità concreto sulla mobilità, la viabilità, la salute pubblica ed impatto ambientale, lì dove questa disciplina getta le basi nel futuro sostenibile delle nostre vite presenti e delle nuove generazioni. Se al contrario non si ha nulla nel cassetto da presentare alla cittadinanza, si consiglia di giocare meno con i social e provare a dare uno straccio di visione nella progettualità con una profonda riflessione di responsabilità per evitare quello che potrebbe essere rappresentata come una risposta inadeguata a problematiche oggettive non più procrastinabili nel quotidiano di questa città”.
