Anche lo storico giornale satirico di Frosinone, ‘La Uespa’, non ha risparmiato il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli: il direttore Amedeo Di Sora, all’interno della sua tradizionale lettera aperta al sindaco, a pagina 2, ha voluto ricordare al primo cittadino, rigorosamente in dialetto frusinate, lo scempio fatto in occasione del Natale 2022, quando si è risparmiato non mettendo alberi di Natale o luminarie in città, salvo poi spendere quasi 40mila euro di soldi pubblici per la Casa di Babbo Natala alla Villa Comunale, evento che, oltretutto, è stato anche a pagamento. Anche noi di TuNews24.it ne parlammo approfonditamente in un articolo uscito il 16 dicembre scorso, articolo che sollevò letteralmente il vaso di Pandora, perché da lì uscirono tante altre magagne (LEGGI: Niente luminarie ma comunque tanti soldi spesi: il ‘regalo’ di Natale di Mastrangeli ai cittadini). In quell’occasione venimmo accusati di ‘ostruzionismo a belle iniziative cittadine’, ma evidentemente non siamo stati gli unici a pensarla in quel modo. Ed oggi questo è senz’altro più evidente. Senza considerare che, al di là del fatto in sé, nell’iter burocratico ci furono tanti ‘punti oscuri’ oggi non ancora chiariti dal Comune, nonostante le richieste (LEGGI: ‘Christmas Village’ da 40mila euro, il mistero della delibera pubblicata oltre un mese dopo).
Ma torniamo a La Uespa, vera protagonista di questo articolo e del Carnevale frusinate. Nella lettera aperta al sindaco, Amedeo di Sora spiega a Mastrangeli che a Natale le uniche luminarie che si sono viste in città sono state le vetrine dei negozi. E si chiede: cosa ci sarebbe voluto a mettere un bell’albero di Natale illuminato davanti al Comune, alla Stazione, al Campo Sportivo, a De Matthaeis e a Madonna Della Neve? Si sarebbero spesi 7-8mila euro, invece di buttarne 40mila per la casa di Natale alla Villa Comunale, dove per vedere Babbo Natale la gente doveva persino pagare il biglietto.
La Uespa, dunque, rigorosamente in dialetto (noi traduciamo e sintetizziamo) continua a ‘pengecà’ il sindaco: sono proprio curiosa di sapere che fine fanno la Variante Casilina, la riqualificazione del quartiere Scalo, dei cinema Nestor e Vittoria di Largo Turriziani e soprattutto dei Piloni (tutti lavori più volte pubblicizzati ma fermi al palo). Progetti e cantieri ci sono, ma quando partono e finiscono i lavori? Quindi la Uespa spiega che non basta tagliare l’erba e i cespugli in città: il traffico sia nella parte alta che il quella bassa è ‘na cosa degli’atre munne, faje prima a ì a piede’. Passa poi ai problemi dell’immondizia, dell’aria e degli uffici comunali poco funzionanti e spiega che un buon sindaco è colui che si impegna dalla mattina alla sera per far campare meglio la gente.
Insomma, la pengecata c’è stata, e pure bella velenosa. Evidentemente non è bastata la strategica cena tra Amedeo e Riccardo al ristorante da Plino un paio di settimane prima dell’uscita del giornale satirico, probabilmente per tentare di ‘rabbonire’ la uespa velenosa ed evitare il bubbone e l’ennesima figuraccia pubblica. E il sindaco, poco avvezzo alle critiche a quanto pare, nonostante il ‘buon viso a cattivo gioco’ fatto in occasione dell’uscita del giornale (quando ormai non c’era più niente da fare e tanto valeva mostrare alla cittadinanza che non si era offeso), ha evidentemente deciso di far scomparire dai social la foto in cui era ritratto a tavola con Di Sora.
Non è la prima volta che mago Ric fa scomparire qualcosa di pubblico. Era successo, manco a farlo apposta, proprio in occasione del post messo sulla pagina del Comune di Frosinone in occasione dell’inaugurazione della Casa di Babbo Natale. Troppi i commenti negativi ricevuti dalle persone, che si lamentavano dell’organizzazione, e così probabilmente mago Ric, per evitare ulteriori critiche e quindi la pubblica gogna, visto che a lui tutto questo non piace, ha passato o fatto passare un colpo di spugna sul post, facendolo scomparire, insieme a tutte le critiche subite.
Quindi, se fino a ieri potevamo avere qualche dubbio sul travestimento del primo cittadino in occasione del Gran Ballo del Generale che ogni anno viene organizzato alla Villa comunale, ora non abbiamo più alcuna incertezza su come sarà vestito: senza dubbio da mago… mago Ric… colui che alla prima critica contro il suo governo è pronto a far sparire tutto: l’oggetto del contendere e pure i contestatori. In bocca al lupo, dunque, a tutti i ‘dissidenti’!
Marco Ceccarelli
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