venerdì 19 Aprile 2024
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Intervista ad Ardit Gjebrea, produttore e conduttore di Kenga Magjike, che ancora una volta ha raccolto un successo a livello mondiale

Vincitori del Premio Big International Artist 'Le Deva' una band tutta al femminile di Brescia mentre il Gran premio è andato a Marsela Cibukaj

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“Kenga Magjike” è uno degli eventi più importanti e seguiti in Albania, ma non solo. È un festival internazionale, che vede la partecipazione di tanti artisti che si sfidano in diverse categorie. Ad inventarlo 23 anni fa fu Ardit Gjebrea che è considerato oltre che produttore anche l’anchorman delle 23 edizioni. Per la seconda volta abbiamo la fortuna di intervistarlo. E lo ringraziamo. Quest’anno?

“Diciamo subito che Le Deva hanno vinto il premio Big International Artist, ma il grande premio lo ha vinto Marsela Cibukaj. Aggiungo che Le Deva di Brescia sono tutte ragazze. L’edizione del 23 festival ha riguardato una organizzazione di grande importanza con una partecipazione di 13 paesi. Non era facile organizzarla per la variegata presenza di artisti arrivati da tutto il mondo. La presenza di tanti artisti è segno di unità del pensiero della musica che non conosce confini nonostante la guerra”

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Dopo due anni di pausa legati alla pandemia è ritornato alla grande quest’anno e si è fatta valere il gruppo pop italiano, band tutta al femminile e formato da Greta Manuzzi, Laura Bono, Roberta Pompa, Verdiana Zangaro.
“La proposta de Le Deva mi venne presentata da una agenzia italiana. La canzone mi colpì moltissimo e le inserii insieme con Marco Carta nella categoria BIG”
Oltre ai BIG anche la categoria delle nuove proposte “News Artist” da dove la giuria ne ha scelti alcuni da inserire nella fase finale. Io che ho assistito in diretta alle selezioni dei giovani artisti NEWS Artist posso garantirvi della bontà dei partecipanti e della professionalità di Ardit e dei suoi collaboratori.
“Diciamo che il nostro lavoro è fatto di impegno da parte di tutti ed i giovani che si sono esibiti erano tutti bravi. La speciale giuria ha poi scelto chi doveva proseguire sino alla fase finale”

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Gli artisti arrivati da diverse nazioni

Non solo dall’Albania, ma artisti come dicevi arrivati da diverse nazioni.
“Sì dall’Italia, dalla Francia, dalla Slovenia, dalla Repubblica Ceka, dalla Macedonia dalla Grecia, Spagna e Macedonia del Nord, Estonia e Montenegro e dagli Stati Uniti. In 23 hanno partecipato alla finale. Alla vigilia nessuno può pensare al vincitore. E’ il palco che decide sulla scelta dopo le varie performance degli artisti”.

La scenografia di Gaetano Castelli

La tua Kenga Magjike ha anche qualcosa di italiano… parliamo in primis dello scenografo Gaetano Castelli che tanti anni firma la scenografia del Festival e di anno in anno offre un tocco in più alla sua magia scenografica.
“Sì è lui lo scenografo di Kënga Magjike da 14 anni ed è un artista di livello mondiale di cui l’Albania intera è onorata della sua presenza. Con lui dall’Italia ho voluto anche il direttore della fotografia Massimiliano Fusco, il service fonico, Emanuele Donnini, il direttore artistico del Festival Luca Tommassini ed ballerini di Fabrizio Prolli che in sedici hanno accompagnato anche mia figlia Anna, con la vincitrice che ne aveva altri 8 arrivati dall’Italia. Stesso coreografo, ma non stessi ballerini hanno accompagnato Marsela Cibukaj e anche l’esibizione di mia figlia”.

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Le finali al Palacongressi davanti a numerosi spettatori

Le finali si sono svolte al Palacongressi davanti a tantissimi spettatori. La scena?
“L’abbiamo realizzata su un grandissimo palco ed aveva la lunghezza di 35 metri e mezzo, profonda 17, alta 11 mt.- ci dice il collaboratore dell’arch. Gaetano Castelli, Manuel Bellucci, con lui presente nella fase finale nella tribunetta degli ospiti speciali-L’abbiamo creata su una struttura in ferro con ledwall di varie misure e con fasce grandi e piccole per creare una maggiore prospettiva ledrgb”


Tutto questo per far diventare la scena ancor più grande. Basti pensare che Sanremo la grandezza è di 22 metri mentre al Kenga Magjike supera i 35.
“Per me è stato un grande impegno organizzativo- afferma Ardit- ma alla fine con amici collaboratori di tale stazza artistica posso ritenermi molto soddisfatto”.
Anche perché sei un esigente e non lasci niente al caso.
“E non deve essere diversamente. Se hai un progetto che condividi durante la progettazione con i collaboratori, per forza insieme si deve dare il massimo. Castelli in primis ma poi tutti gli altri hanno fatto qualcosa di straordinario”.



Lavoro, lavoro, lavoro


Dove hai trovato tutte quelle energie nell’ideare, nel produrre ed unire la parte strutturale con gli artisti?
“Lavoro, lavoro, lavoro! Ci sono problemi che per forza si incontrano mentre lavori. Hai davanti un esercito di artisti da gestire, dovendo far rispettare le regole e quindi renderli felici. Ma devi andare avanti ed alla fine quando sei ai titoli di coda ti accorgi che i tuoi sacrifici sono stati ripagati”.
Stanco ma felice.
“Certo”!
Dove prendi tutta quella energia che ti tiene in fermento dalla mattina alla sera con i tuoi programmi? Ormai hai superato il tuo amico Pippo Baudo.
Sorride un po’ il bravissimo Ardit prima di dirci… “Ho avuto l’onore di averlo a fianco qualche anno fa. E mi ha insegnato tanto. Dove trovo la forza? Energia è amore per tutto quello che fa. Devi però credere in quello che fai”.
Non oso azzardare molto ma ti vedrei bene sul palco di Sanremo dove domina gli ospiti a pagamento più che cantanti.
Altro grande sorriso…”Io? Perché no?!”
Posso scriverlo?
“Certamente”!


News Artist


A proposito, ero in galleria durante le esibizioni di alcuni cantanti delle Nuove Proposte. Molto bravi tutti anche se ero un po’ di parte tifando per colei che seguivo in modo particolare e che poi la giuria l’ha premiata con il passaggio alle fasi finali.
Comunque sono rimasto sorpreso della professionalità dei tuoi collaboratori. Personale eccelso che lavora con tanta umiltà. E’ una vera famiglia. Non ero presente alla fase finale e me ne è dispiaciuto molto. Spero di recuperare l’anno prossimo.
Ti ho seguito in mondovisione nella tua TVKLAN
“Certo è una vera famiglia dove siamo cresciuti insieme e dove viviamo insieme e dove lavoriamo insieme. Scusa questa sorta di cacofonia nel ripetere il dove, ma è così. E non solo in questa specifica manifestazione ma anche negli altri miei programmi non esiste né orario e nemmeno svaghi inutili. Respiriamo la stessa aria, le stesse emozioni sentendoci uniti ugualmente in tutte le cose che facciamo per passione e per amore”

Uno spettacolo nello spettacolo


Qualcuno in Italia ha definito la tua creatura ‘uno spettacolo nello spettacolo’.
“Ne sono orgoglioso e mi fa piacere perché alla fine del lavoro significa che hai operato bene. Quanto alla gente piace il tuo spettacolo, la tua opera vuol dire che hai raggiunto l’obiettivo che ti eri prefissato. Anche perché sono soddisfazioni queste che ti fanno dimenticare in problemi che incontri lungo il cammino. Grazie Italia”


Due i prossimi appuntamenti con la Domenica Albanese


Dopo un meritato periodo di riposo metti di nuovo in moto la macchina organizzativa per l’edizione 2023?
“Qualche giorno e poi di nuovo al lavoro con i miei due programmi per Natale ed inizio anno che cadranno di domenica e quindi devono andare in onda le mie Domeniche albanesi. Ti dico che sto preparando qualcosa di speciale. Lasciami dire una bella cosa. In uno dei miei programmi ad una ragazza che sta sulla sedia a rotelle con una storia molto particolare le abbiamo fatto una sorpresa portandola in studio per renderla felice. E piangendo lei ha ringraziato tutti”
Aggiungo che ne hanno parlato tutti i giornali.
Possiamo dire che gli italiani conquistano il Festival di Kenga Magjike?
“Non solo per tutto che avete visto in scena ma anche per il successo delle ragazze Le Deva che hanno vinto e per gli artisti ‘strutturali’”
Non possiamo non scrivere quindi il commento della band di Le Deva con quel grido di gioia dopo che la giuria aveva decretato il loro successo della categoria BEST BIG INTERNATIONAL ARTISTI, che ha riunito cantautori, cantautrici e gruppi provenienti da tutto il mondo. Al contest ha partecipato anche Marco Carta
“E’ stata una esperienza bellissima ed incredibile in questi dieci giorni qui a Tirana. Torniamo a casa con il cuore gonfio di emozioni e con un premio importante per una canzone in cui abbiamo creduto che si intitola ‘GiuraGiuda’”.
“Come non essere contento? Ne sono felice anche io perché vuol dire che (lasciami passare il termine) abbiamo fatto centro”- il saluto con l’amico Ardit. Grazie

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Egidio Cerelli
Egidio Cerellihttps://www.tunews24.it
Giornalista del quotidiano online "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News", inizia a collaborare con il Messaggero il 29 aprile 1973, quindi con il Corriere di Frosinone, Radio Frosinone, TeleUniverso e Itr, per le telecronache del Frosinone Calcio e del Basket Veroli. Quindi Extra Tv, Ciociaria Oggi, La Provincia Quotidiano e Tg24. Organizzatore di numerosi eventi tra cui la Biennale del Ferro Battuto, Premio Veroli con Mogol, Premio Valente con Gaetano Castelli.
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