Carbonizzati nel sonno: così padre e figlio sono morti a causa di uno spaventoso incendio che è divampato nella villetta dove abitavano. Le fiamme, stando ad una prima ricostruzione dell’episodio, verificatosi intorno alla mezzanotte di ieri nella periferia di Aprilia, si sarebbero sprigionate in seguito ad un corto circuito.
Rapidamente il fuoco ha aggredito mobili, arredamento, tendaggi e altro che era nell’abitazione. L’allarme è stato dato, sempre intorno a mezzanotte, da alcuni vicini di casa che hanno visto l’incendio che bruciava l’abitazione.
Sul posto si sono quindi portati i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno spento il rogo, mentre i militari hanno effettuato i rilievi necessari a capire cosa realmente sia accaduto nella notte in quell’alloggio.
I “caschi rossi”, una volta avuta la meglio delle fiamme, sono entrati dentro l’abitazione e, spenti gli ultimi focolai, hanno trovato i corpi dei due uomini ormai senza vita e letteralmente divorati dall’incendio.
Si tratta di un uomo di 77 anni, trovato ancora nel suo letto, e di uno di circa 50, trovato invece poco distante dal letto nel quale stava dormendo, come detto si tratta di padre e figlio.
I diversi luoghi del ritrovamento dei cadaveri fanno pensare che il più anziano non si sia accorto di nulla oppure che, pur realizzando quanto stava accadendo, non è riuscito a scendere dal suo giaciglio. L’altro, invece, il più giovane, evidentemente è stato svegliato dal calore del fuoco e dal fumo ed ha tentato di uscire senza però riuscirvi. Forse svenuto per le esalazioni e poi avvolto dalle fiamme.
Toccherà adesso ai carabinieri svolgere tutte le indagini del caso per accertare la dinamica dell’episodio costato la vita a due persone. Ora le salme sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e sarà l’autopsia, già disposta dal magistrato, a fare chiarezza sulle cause del decesso.