giovedì 25 Aprile 2024
B1-970x250-TUNEWS24
HomeApprofondimentiSulle tracce della nostra ombra digitale: cos'è e come proteggere i nostri...

Sulle tracce della nostra ombra digitale: cos’è e come proteggere i nostri dati online

- Pubblicità - B1-HOMEPAGE-300x250-TUNEWS24

Le attività online colonizzano ormai la nostra vita. Dai siti web alle app, tutto ciò di cui abbiamo bisogno (o quasi tutto) è online: servizi, articoli, immagini, video. Grazie agli strumenti digitali possiamo intrattenere conversazioni, intessere nuove relazioni, condividere passioni e hobby, giocare, ascoltare musica, fare trading online e tanto altro. Seppur in larga parte gratuiti, questi strumenti ci chiedono in cambio qualcosa che vale anche più del denaro: la nostra ombra digitale.  

Sulle tracce della nostra identità

Ogni volta che accediamo all’area riservata di un sito, ogni volta che ci registriamo a una newsletter per restare aggiornati sugli sconti del nostro negozio virtuale preferito, ogni volta che facciamo una semplice ricerca su Google, insomma, per ogni azione che compiamo sul web lasciamo delle tracce, delle impronte. Queste “impronte digitali” segnano il nostro passaggio sul web, a prescindere dalla nostra volontà. 

- Pubblicità -

Ogni azione che compiamo online si traduce nella produzione di dati. La nostra ombra digitale diventa via via più grande e nitida, lasciando trasparire chi siamo e cosa facciamo online.  

Cosa rende la nostra ombra così “attraente”? 

Le informazioni che lasciamo online sono tante e diverse. Queste vanno dai cookie, al nostro indirizzo IP, alle credenziali di accesso, a informazioni di diverso tipo sulle nostre abitudini e sul nostro stile di vita, fino a permeare anche la nostra intimità.  

- Pubblicità -

L’insieme delle informazioni che compongono la nostra ombra si rivelano pertanto delle ambite “prede” per chi si occupa di trasformare i dati in strategie di successo. Parliamo in primis delle agenzie di marketing e dei siti web, che se ne servono per prevedere il nostro comportamento online e le nostre abitudini di acquisto. Quante volte ti sarà capitato di entrare su un negozio online e vederti suggerire l’acquisto dello stesso prodotto, o di uno simile a quello che avevi visualizzato qualche giorno prima? Ecco, questo è un chiaro esempio che i cookie di tracciamento hanno funzionato bene. 

Ad un livello se vogliamo più “alto”, questi dati interessano ai dipartimenti IT (Information Technology) di aziende di varie dimensioni e di diversi settori. Ormai i big data stanno diventando una merce di scambio di enorme valore. 

- Pubblicità -

Pensiamo a uno dei temi caldi di questi giorni, riguardo la presunta “minaccia” da parte della società Meta, di proprietà di Zuckemberg, di chiudere Facebook e Instagram in Europa. Beh, anche alla base di questa vicenda (che è molto più complessa di come è stata presentata dalla maggior parte dei media), c’è in ballo la delicata questione della gestione e trasmissione dei big data tra Europa e Stati Uniti. 

L’aumento vertiginoso della mole di dati di anno in anno, comporta diverse difficoltà. Dalla parte delle aziende diventa più difficile raccogliere, gestire e analizzare i dati, mentre da parte degli utenti cresce il bisogno di mettere in sicurezza i propri dati personali.  

Consapevolezza digitale: come proteggere i nostri dati 

Proseguiamo sul filo rosso che avevamo tracciato già nei due articoli precedenti di questa rubrica (in cui abbiamo parlato di social network e società della performance), per tornare a parlare di consapevolezza. La “parola magica” che ci permette di trasformare le nostre paure in opportunità.  

Ma come possiamo essere consapevoli di qualcosa che non riusciamo neanche a vedere, come la nostra ombra digitale? La questione è tutt’altro che semplice, ma fortunatamente esistono diversi strumenti che ci consentono di rendendere visibili le tracce che abbiamo lasciato online.  

In alcuni casi si tratta di strumenti anche molto cari, messi a disposizione da agenzie specializzate nella rimozione dei dati “scomodi”, cui si rivolgono spesso i personaggi famosi che voglio cancellare una parte del loro passato, che potrebbe ledere la loro identità. Altri strumenti sono invece gratuiti e di facile accesso. Tra questi vi consiglio di visitare il sito Me and My Shadown e Digitalshadow.com, che consentono di vedere con i nostri occhi tutti i dati che abbiamo lasciato “in giro” dure le nostre sessioni online.  

Altri consigli per un uso consapevole

Altre possibili soluzioni per proteggere i nostri dati online riguardano un uso consapevole dei device e dei servizi che offrono. Eccone alcune:

  1. Fare una ricerca su Google, digitando il nostro nome e cognome può essere utile per farci una prima idea di ciò che più o meno consapevolmente abbiamo reso pubblico sulla nostra identità 
  2. Navigare in incognito, può essere un modo per navigare su internet in modo sicuro (Se si utilizza Google Chrome, per farlo basta cliccare sui tre puntini in alto a destra nella Home e selezionare Nuova finestra di navigazione in incognito) 
  3. Leggere sempre le informative sulla privacy e utilizzare gli strumenti messi a disposizione dai vari servizi per tutelare la nostra privacy e la nostra sicurezza. 
  4. Gestire i nostri account, eliminando quelli che non utilizziamo più. 
  5. Fare attenzione a cosa condividiamo. Può sembrare banale, ma spesso capita di condividere informazioni molto personali che potrebbero mettere a repentaglio la nostra sicurezza.  
  6. Cancellare i cookie di tanto in tanto (Se utilizziamo Google Chrome, basta accedere alle impostazioni avanzate dal nostro browser e selezionare la voce privacy e sicurezza, cliccare cookie e dati dei siti e poi procedere con le operazioni che desideriamo) 
  7. Utilizzare strumenti di censura personale, come Clear.  

Tra rischi e vantaggi

Proteggere i nostri dati online è un nostro diritto e un nostro dovere, ma come abbiamo visto, non è sempre facile. Inoltre, in una società ormai permeata dalle tecnologie digitali – che necessitano dei nostri dati per poter funzionare – è inevitabile dover cedere a dei piccoli compromessi. In fondo, queste dinamiche ci tornano spesso anche utili: anticipano le nostre azioni, ci suggeriscono alternative in linea con le nostre esigenze e ci consigliano prodotti, servizi, contenuti che rispecchiano i nostri gusti.

Come abbiamo visto, seppur con diversi e inevitabili limiti, usufruire di questi vantaggi minimizzando i rischi, è possibile. Gli strumenti per tutelare la nostra privacy e mettere al sicuro i nostri dati esistono. Sta a noi utilizzarli in maniera opportuna e consapevole.  

- Pubblicità -
Eleonora Lisi
Eleonora Lisi
Laureata in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università di Roma La Sapienza, la dott.ssa Eleonora Lisi per TuNews24.it cura la rubrica settimanale ‘Impronte Digitali’ dedicata al tema ‘società e nuove tecnologie’. Si occupa di copywriting e web content management e ha fatto parte del team di ricerca dell'Osservatorio Social TV (Centro di Ricerca Digilab, Sapienza) che indaga i cambiamenti nel mercato televisivo e nelle pratiche delle audience. In passato ha collaborato anche con la redazione online del quotidiano ‘Ciociaria Oggi’ scrivendo di attualità e cultura.
- Pubblicità - B4-300x250-TUNEWS24
- Pubblicità - B5-HOMEPAGE-300x250-TUNEWS24
- Pubblicità - B5-300x250-TUNEWS24

ARTICOLI CORRELATI

Frosinone-Salernitana, la conferenza di Eusebio Di Francesco

Alla vigilia della partita Frosinone-Salernitana, la conferenza stampa del tecnico giallazzurro Eusebio Di Francesco. Alla squadra abbiamo chiesto tutto nelle ultime settimane: equilibrio, coraggio, compattezza,...
- Pubblicità - B6-300x250-TUNEWS24

Più LETTE

- Pubblicità - B2-HOMEPAGE-300x250-TUNEWS24
- Pubblicità - B3-HOMEPAGE-300x250-TUNEWS24