Il gestore del Tpl ribatte anche sulla notizia del bus trovato “positivo” al Covid dai Carabinieri del Nas: “Una percentuale così bassa di dipendenti contagiati (1,45%) conferma la bontà del nostro operato”. Peccato che l’indice Rt è circa 0,8 e quindi circa la metà rispetto agli autisti di Cialone che hanno beccato il virus
Si discolpa e punta il dito contro il Comune, Cialone Tour Spa, il gestore del trasporto pubblico Locale di Frosinone, al quale avevamo contestato con un articolo che “incassa tre e fornisce uno” (incassa non denaro ma la vittoria dell’appalto, che prevedeva tre servizi, anche se ne sta fornendo solo uno: quello dei bus). (LEGGI ANCHE: Frosinone – Appalto per il trasporto pubblico, bike sharing e ascensore inclinato al palo: Cialone incassa 3 e fornisce 1)
“Non è previsto alcun corrispettivo per i servizi dell’ascensore inclinato e del bike sharing – spiega la Cialone Tour in una nota – Il corrispettivo che il Comune paga all’impresa affidataria riguarda esclusivamente il trasporto pubblico locale su gomma e si tratta di importi che provengono dalla Regione Lazio mediante il Fondo Regionale Trasporti. L’ascensore inclinato e il bike sharing sono stati messi a gara insieme al Tpl senza prevedere alcun finanziamento pubblico: per questi servizi l’affidatario riceve un corrispettivo solo dall’utenza, che li acquista al prezzo calmierato previsto per i biglietti”.
Quindi l’attacco frontale al Comune di Frosinone: “Il Comune paga uno e prende uno, mentre la Cialone Tour sostiene i costi per 3, poiché pur non potendo vendere i servizi dell’ascensore inclinato e del bike sharing all’utenza, ne sopporta i costi del personale, della manutenzione ordinaria e, in generale, i costi di esercizio. Il mancato esercizio dei servizi in questione non è imputabile alla Cialone Tour poiché dipende da difetti strutturali dell’impianto ascensore e dalla mancata messa a disposizione di ciclostazioni e bici. La scrivente da questa situazione non sta traendo alcun vantaggio ma solo pregiudizi”.
Quindi Cialone, sempre sull’articolo: “Si fa riferimento a 4 mezzi su cui sarebbe stato rinvenuto il virus, mentre, invece, si è trattato di un solo mezzo sui 70 impiegati giornalmente”. In realtà sul nostro articolo c’è scritto che sono 4 i mezzi ciociari trovati “positivi”: da nessuna parte c’è scritto che sono tutti e 4 di Cialone.
Si legge ancora sulla nota: “Il fatto che una percentuale così bassa di dipendenti abbia contratto il virus (1,45%) non fa che confermare la bontà dell’operato della scrivente”. Peccato che l’indice Rt nazionale medio attualmente si attesta intorno allo 0,8: ne consegue che gli autisti contagiati sono circa il doppio della media.
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