sabato 27 Aprile 2024
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Investire in azioni oggi: meglio comprare online oppure in banca?

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La decisa crescita del mercato azionario da marzo 2020 ad oggi ha aumentato l’interesse degli investitori per la Borsa. L’indice Dow Jones è salito di oltre l’8% nell’ultimo anno, trainato dall’impennata del 46% del Nasdaq. Anche l’FTSE Mib è tornato sopra quota 22.400 punti, dopo essere sceso al di sotto dei 15 mila punti a metà marzo, con le principali Borse asiatiche che hanno iniziato l’anno con un andamento record.

Le prospettive per il 2021 sono piuttosto positive, con la maggior parte degli analisti che prevedono una crescita trainata dalla ripresa economica, tra cui un atteggiamento ottimista di JP Morgan in merito alla possibilità che i portafogli bilanciati possano acquisire valore nel 2021. In questo scenario sono in molti i risparmiatori che stanno scegliendo di investire in Borsa, alla ricerca di rendimenti più promettenti nel mercato azionario.

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In questo caso le opzioni a disposizione sono principalmente due, da un lato è possibile affidarsi alla propria banca, dall’altro si possono preferire i servizi dedicati di un broker online specializzato. La decisione non è sempre facile, infatti bisogna valutare con attenzione pro e contro di ogni soluzione, per capire qual è realmente il servizio più adatto alle proprie esigenze d’investimento.

Banca o broker: quali sono le differenze per la compravendita di azioni

Come spiegato in modo approfondito dai professionisti del portale InvestireInBorsa.org, attraverso un’accurata analisi su come si acquistano azioni online, nella maggior parte dei casi i broker sono in grado di offrire servizi più efficienti per fare trading di azioni in Borsa. Questi operatori, infatti, si occupano soltanto di servizi di intermediazione finanziaria, fornendo l’accesso ai mercati e le infrastrutture digitali necessarie ai trader per investire in modo autonomo.

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Spesso si tratta di piattaforme di ultima generazione, progettate appositamente per l’analisi tecnica e lo studio dei grafici, con aggiornamenti delle quotazioni in tempo reale e funzionalità specifiche per la gestione del rischio come gli stop loss. Inoltre mettono a disposizione tantissime Borse di tutto il mondo, un’ampia gamma di altri asset e applicano commissioni basse tramite spread senza costi fissi.

D’altro canto le banche non sono nate per offrire servizi finanziari, un’attività che dunque non rappresenta il core business della società ma un ambito correlato. Il problema principale è legato di solito ai costi elevati, un aspetto che rischia in alcuni casi di penalizzare soprattutto i piccoli trader. Senza contare lo svantaggio legato all’utilizzo dello stesso istituto per gli investimenti, il deposito dei risparmi e tutte le operazioni comuni come l’accredito dello stipendio, i pagamenti e il mutuo.

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I trader professionisti consigliano di separare i due ambiti, scegliendo per entrambi i servizi di operatori qualificati e specializzati, in questo modo si può usufruire di maggiore sicurezza e qualità sia negli investimenti sia nella gestione delle esigenze finanziarie personali. Ovviamente è fondamentale affidarsi solo ed esclusivamente a società autorizzate, in grado di fornire garanzie solide e in possesso di tutte le certificazioni previste dalle leggi italiane.

Come scegliere un broker per il trading di azioni

I broker online autorizzati non sono tutti uguali, infatti ogni società propone servizi e condizioni più o meno indicate per alcune esigenze particolari e determinati obiettivi d’investimento. Per il trading di azioni è possibile trovare diverse opzioni, tra cui broker che consentono di fare trading con i CFD, strumenti derivati che permettono di investire al rialzo o al ribasso con posizioni long o short, oppure intermediari che forniscono un accesso diretto ai mercati.

Nel primo caso è possibile investire in azioni senza possedere i titoli, utilizzando contratti privati per speculare sulle oscillazioni dei prezzi, nel secondo invece si possono costruire portafogli bilanciati per investire nel lungo termine e incassare anche i dividendi. Alcuni broker mettono a disposizione entrambe le soluzioni, un aspetto che consente una maggiore diversificazione degli investimenti.

La scelta tra questi due approcci dipende dalle proprie esigenze, in quanto comprare azioni con i CFD permette di investire anche piccole somme, vendere allo scoperto andando short e usare la leva finanziaria, una strategia indicata soprattutto per il day trading e le operazioni di breve e medio termine. Acquistare realmente azioni mettendole in portafoglio è una soluzione più adatta per investire nel lungo periodo, poiché non si può fare trading con posizioni short ma guadagnare dai dividendi e dall’apprezzamento dei titoli di società quotate con un business in crescita.

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