giovedì 16 Maggio 2024
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La pandemia blocca gli incontri con gli operatori pastorali

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Il vescovo diocesano allora scrive loro una interessante lettera. Bisogna essere vicini a chi soffre ringraziando quanti operano tra tante difficoltà spinti dalla solidarietà cristiana

di Egidio Cerelli

La pandemia blocca anche gli incontri del Vescovo con gli operatori pastorali delle parrocchie della diocesi Frosinone-Veroli-Ferentino ed allora invia loro una specifica lettera. Il primo input è un invito alla preghiera rivolgendo contemporaneamente un fraterno ringraziamento per la  loro opera pastorale.  Eppoi come sempre pressante l’invito a pregare per quanti sono stati colpiti dal Covid-19, per gli anziani, in modo particolare per coloro che  sono sempre più soli, a chi è solo a casa e non può uscire, a chi lavora nelle strutture sanitarie, ma anche ai ragazzi, ai giovani a volte disorientati a causa delle situazioni scolasticche difficili.

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L’incipit della lettera di mons. Ambrogio Spreafico

“Carissimo/a, con questa mia lettera vorrei farmi vicino a te in questo tempo difficile, in cui non sarà possibile incontrarci. Spero che tu stia bene e che abbia potuto condividere con gli altri la riflessione con cui abbiamo iniziato l’anno pastorale proprio per aiutarci in questo momento di grande sofferenza. Purtroppo anche nella nostra provincia i dati dei contagi sono in crescita continua, a volte si deve riconoscere anche a causa della superficialità e irresponsabilità di alcuni, che ancora non si rendono conto della gravità della pandemia che ci ha colpito e con arroganza vanno in giro come se niente stesse succedendo, disprezzando il dolore di chi è malato e di chi è morto. Ti chiedo di essere consapevole di questo e di condividere la responsabilità che ci è chiesta senza sempre prendersela con gli altri e lamentarsi”.

La Chiesa in questo momento particolare è  socialmente protagonista

“Mi sembra che noi come Chiesa ci siamo impegnati ad affrontare questo momento con responsabilità e ti ringrazio per il tuo impegno. Anche la situazione sociale ed economica di molte famiglie vive un momento di difficoltà. Lo vediamo nei numeri delle persone e delle famiglie che si rivolgono ai centri di ascolto, alla Caritas diocesana e parrocchiale, alla mensa per i poveri e alle tante realtà che cercano di venire incontro a un bisogno essenziale, quello del cibo”.

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 Molti hanno aiutato con la solidarietà

“Lo hanno fatto e o stanno facendo sia donando cibo o con contributi economici. Non possiamo non essere grati a tutti loro. Ti prego di ringraziare da parte mia chi ha dato una mano, soprattutto chi nella tua parrocchia o associazione è disponibile per rendere meno dura la vita quotidiana degli altri”.

E  poi i malati, chi soffre sono nei pensieri di mons. Spreafico

“Da parte tua non far mancare loro l’incoraggiamento e in particolare fai ogni sforzo perché gli anziani, i malati, i deboli, abbiamo un punto di appoggio e di riferimento, almeno attraverso una telefonata o una videochiamata, quando non sia possibile visitarli personalmente. Nel racconto evangelico della moltiplicazione dei pani il miracolo non è solo opera di Gesù, ma anche dei discepoli che trovano anche solo una piccola porzione di cibo, che il Signore mette nelle loro mani, e che mentre si distribuisce si moltiplica e basta per tutti. 11 Signore ha bisogno di noi tutti, anche di te, per rendere possibile il miracolo della moltiplicazione del poco. E ricordiamo sempre che tutto inizia dalla preghiera di Gesù al Padre celeste. Senza la preghiera la nostra opera pur generosa sarebbe limitata, se non vana”.

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Nuova edizione del Messale

“Con la prima domenica di Avvento cominceremo a utilizzare la nuova edizione del Messale. Si tratta di una edizione che ha comportato anche dei cambiamenti in alcune preghiere e canti a cui siamo abituati, come il Gloria e il Padre Nostro. I sacerdoti vi spiegheranno tutto questo. Il Nuovo Messale è stato anche arricchito e rivisto in alcune parti e ci offre l’opportunità di ripensare il senso e il valore della nostra partecipazione alla celebrazione eucaristica soprattutto della. Domenica, cuore della nostra vita di fede. Ti chiedo di essere portatore della gioia di condividere con la tua comunità il dono della Domenica, giorno del Signore, ma anche giorno della comunità, del popolo in cui riscopriamo la bellezza di essere tutti insieme attorno all’unico nostro Maestro e Signore, dove ascoltando la Parola di Dio e accostandoci all’Eucarestia ritroviamo la luce che ci guida e il pane che ci nutre.

Preghiera ‘arma’ vincente del cristiano

“Infine, vorrei chiederti di intensificare la preghiera e di meditare la Parola di Dio, grande sorgente di umanità e di grazia. Ne abbiamo davvero tutti bisogno. Della, nostra preghiera ne hanno bisogno soprattutto i malati colpiti dal Covid-1 9, gli anziani, a partire da quelli in istituto sempre più soli, o chi è solo a casa e non può uscire, chi lavora nelle strutture sanitarie, ma anche i ragazzi e i giovani a volte disorientati a causa della situazione scolastica difficile. Insomma, preghiamo con insistenza gli uni per gli altri perché il Signore non ci faccia mancare il suo aiuto e ci insegni a remare tutti con gli altri dalla stessa parte, superando l’individualismo sempre in agguato, che ci fa sopraffare dalla paura e ci imprigiona in un inutile protagonismo, diminuendo la forza di quell’amore reciproco di cui abbiamo tanto bisogno”.

Ed infine il ringraziamento del Vescovo  per l’impegno dell’operatore pastorale

 “Ti ringrazio per il tuo impegno. Sono certo che ti farai portatore di quello spirito che ci unisce, spirito di pace e di armonia, per contrastare l’arroganza, la rabbia, l’inimicizia e la rivalità, che si sfogano contro gli altri e purtroppo rendo, no ancor più difficile la vita già di per sé così complessa e a volte pesante. Il Signore ti benedica e ti accompagni nel tuo impegno, perché tu sia esempio di preghiera e di solidarietà verso tutti. Ti chiedo anche di salutare i tuoi familiari e amici da parte mia, come tutti coloro che in qualche modo sono affidati alla tua cura, dai bimbi del catechismo agli alunni delle scuole agli anziani che conosci. Grazie per quello che fai con generosità e pazienza, perché l’amore è sempre paziente. Se volessi rispondere alla mia lettera, puoi farlo e ti leggerò volentieri.

Un caro saluto unito alla mia preghiera”

Ebbene sì, il nostro ‘Pastore’ ama per davvero il suo gregge dimostrando tutto il bene con una lettera che sicuramente è uscita da un cuore ricco d’amore ricordando a tutti che  “Se in valle  tutta oscura, io camminar dovrò, vicino a Te Signore, più nulla temerò” .

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Egidio Cerelli
Egidio Cerellihttps://www.tunews24.it
Giornalista del quotidiano online "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News", inizia a collaborare con il Messaggero il 29 aprile 1973, quindi con il Corriere di Frosinone, Radio Frosinone, TeleUniverso e Itr, per le telecronache del Frosinone Calcio e del Basket Veroli. Quindi Extra Tv, Ciociaria Oggi, La Provincia Quotidiano e Tg24. Organizzatore di numerosi eventi tra cui la Biennale del Ferro Battuto, Premio Veroli con Mogol, Premio Valente con Gaetano Castelli.
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