Samuel Battaglini ha annunciato la sua candidatura a Sindaco di Patrica, in alternativa all’uscente Lucio Fiordalisio, spiazzando tutti quelli che davano per scontata la sua candidatura nella lista del primo cittadino, il quale, dopo una riflessione interna alla sua compagine, ha preferito escludere Battaglini. Tra i due il rapporto pare essere ottimo e non si spiega, quindi, questa scelta di correre divisi, almeno apparentemente.
In molti sono convinti che sono due facce della stessa medaglia. In ogni caso Battaglini, vicepresidente nazionale di Anci Giovani, pare abbia mal digerito il doversi candidare a Sindaco per tornare in Consiglio, andando incontro ad una sconfitta quasi certa. E starebbe ora lavorando ad una lista di fedelissimi pronta a fargli raccogliere il maggior numero di voti possibile. Sarebbe, quindi, politicamente impazzito? Assolutamente no, analizzando bene la situazione. Questa condizione, infatti, non solo gli permetterà di tornare in Consiglio comunale eleggendo se stesso e verosimilmente altri tre consiglieri (e quindi di mantenere il ruolo di primo piano in Anci) ma al tempo stesso gli aprirà due strade. La prima è quella di aver gettato le basi mirare alla poltrona di primo cittadino tra cinque anni, quando Fiordalisio non potrà più ricandidarsi; la seconda, sicuramente più probabile, è quella di crearsi un trampolino di lancio per la Pisana.
Qualora dovesse riuscire a superare i 400 voti con una lista formata da suoi elettori, infatti, Battaglini già dal giorno successivo potrebbe correre a Roma a far pesare tale ampio consenso, che gli consentirebbe di partire da Patrica con un peso importante. Un peso che andrebbe a sommarsi, tra l’altro, alla rete di amministratori e dirigenti di partito che dal momento del suo ingresso in Fratelli d’Italia sta silenziosamente costruendo.
In fondo da Cacume, in linea d’aria, il Consiglio Regionale non è poi così lontano…