“Speravo di non dover replicare alle dichiarazioni di D’Arpino, ma i suoi continui comunicati diffamatori mi trovano costretto a farlo. Il consigliere comunale di Ripi, non avendone l’autorità, mi accusa di aver fatto nomine in Anci Giovani Lazio non regolari e lo fa mancando di rispetto non solo a me, ma a tutto il territorio, dimostrando che nel suo monolocale politico vige il continuo tentativo si indispettire e provocare”. Così Samuel Battaglini dopo la querelle seguita alla nomina, nei giorni scorsi, dei nuovi componenti di Anci Giovani Lazio.
“Si è pensato di rimpinguare il coordinamento nell’interesse esclusivo di Anci Giovani”
“Il sottoscritto, essendo anche vicepresidente nazionale di Anci Giovani, aveva da tempo fatto presente che si sarebbe dimesso dalla vicepresidenza di Anci Giovani Lazio per dare modo ad altri giovani amministratori di avere spazio. A questo punto, non essendo stato rieletti tutti i vecchi membri del direttivo in quota alla provincia di Frosinone, con la coordinatrice Viglietti si è pensato di rimpinguare il coordinamento nell’interesse esclusivo dei lavori di Anci Giovani, il tutto in relazione al fatto che la scadenza naturale del suo mandato, quello della Viglietti e dell’attuale direttivo, è fissato per ottobre 2020. Tanto è vero che nella prossima primavera avevamo programmato un incontro a Frosinone sulle politiche attive e sul lavoro, cosa che non avrebbe avuto seguito vista la decadenza di tutti gli ex membri”.
Equivoco chiarito con il presidente di Anci Lazio Varone
“Nell’indicare i nomi alla coordinatrice mi sono assicurato che fossero rappresentate anche forze politiche diverse dalla mia, come è giusto che sia, e non è un caso che le due ragazze in quota Pd sono state indicate dal Presidente provinciale Alfieri. L’equivoco, ampiamente chiarito in maniera immediata con il Presidente di Anci Lazio Varone, sta nel fatto che Anci, proprio in queste settimane, ha deciso di anticipare il rinnovo della nostra consulta a gennaio, ma questa decisione non era stata ancora comunicata a Viglietti. È chiaro che a quel punto, decidendo di anticipare il rinnovo a gennaio, non aveva senso nominare nuovi membri a dicembre“.
La stilettata a D’Arpino
“D’Arpino, la cui fama di persona poco avvezza alla mediazione è ormai conosciuta, dovrebbe fare attenzione a puntare l’indice in maniera errata, tentando di creare inutili dissapori, ed il fatto che abbia attaccato me e non chi in teoria le nomine le ha fatte, la dice lunga sull’impreparazione e sulla malafede del suo intervento. Il mio rapporto personale con Varone è ottimo e va oltre la politica, ecco perché tirarlo in ballo con la speranza di confondere chi legge ed ascolta è un atteggiamento poco consono anche all’eleganza che un tempo contraddistingueva Forza Italia. Il suo ruolo in Anci, che non gli permette di parlare a nome del Presidente senza autorizzazione e con il solo scopo di denigrare persone a lui poco simpatiche, lo dovrebbe sfruttare per portare utilità al territorio e non per montare inutili teatrini da bar dello sport. Detto ciò, con la speranza che si chiuda qui questa sterile polemica, auguro buon lavoro ai ragazzi che si sono avvicinati all’associazione nazionale dei comuni italiani, con la speranza di vedere sempre più under 35 eletti nelle assise comunali”.