“In riferimento all’articolo nel quale il nostro dirigente cittadino critica l’operato e chiede le dimissioni del vicesindaco Antonio Scaccia, relativamente al mancato intervento durante l’incendio di sabato 2 novembre, comunico il totale dissenso, il totale distacco dalle richieste fatte da Sergio Crescenzi”. Così il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Giuseppe Vittigli, dopo la richiesta avanzata dall’ex assessore alla Polizia Locale Sergio Crescenzi (esponente di Fratelli d’Italia) che ieri sera aveva chiesto le dimissioni del vicesindaco Antonio Scaccia a causa della ctanco criticata gestione dell’emergenza incendio nell’area industriale di Frosinone. (LEGGI: Comuni esclusi dal vertice sull’incendio, chiesto l’intervento del Prefetto e le dimissioni di Scaccia)

Continua quindi la bufera sulla vicenda, che non si placa da tre giorni a questa parte. Tante le polemiche che si stanno susseguendo da 72 ore sulla questione. L’ex assessore Sergio Crescenzi, tra l’altro anche funzionario dei Vigili del Fuoco, aveva dichiarato: “Un vicesindaco latitante e svicolante davanti al senso di responsabilità in occasione dell’ennesimo incendio, forse con emissione di fumi nocivi, senza ritenere di emettere ordinanza precauzionale per la salute dei cittadini (come avevamo detto anche noi, LEGGI: Frosinone senza sindaco né vicesindaco: l’incendio manda in scena il cortocircuito istituzionale). Solo un comunicato scarno, dopo circa 6 ore, nel quale si dice: visto che il vento dirige il fumo verso altri comuni, la competenza non è del comune di Frosinone. Pazzia assoluta… bisogna chiedere le dimissioni del vicesindaco. Vediamo quali sono i gruppi politici che condannano questo comportamento e chiedono le dimissioni del vicesindaco”.

“Il partito – commenta invece Vittigli – ritiene l’operato del nostro vicesindaco e della Giunta tutta idoneo e soddisfacente, non bisogna dimenticare che in casi come questi intervengono altri enti (come nel caso specifico) e relativamente all’incendio di sabato il Comune aveva provveduto alla pubblicazione di una nota del Ministero che scongiurava pericoli per la cittadinanza”. Il punto, però, è che la nota a cui Vittigli fa riferimento, il Comune l’ha pubblicata nella tarda serata di sabato, e per la precisione dopo le 23.00, quando erano più di 13 ore che la cittadinanza attendeva di sapere “di che morte morire” e quando una gran parte dei frusinati erano già sotto le coperte.
“Resta fermo il principio – conclude Vittigli – che note, comunicati e richieste di Fratelli d’Italia non passeranno mai tramite la voce di un solo esponente, ma saranno rese pubbliche o dal portavoce cittadino o dal direttivo tutto o dai nostri rappresentanti amministrativi, assessore e consigliere comunale”.

Dello stesso avviso l’assessore alla Governance in quota Fratelli d’Italia, Pasquale Cirillo, che, se possibile, ci va ancor più pesante, chiedendo “la testa” di Crescenzi. “Ritengo che Crescenzi debba essere espulso dal partito – ci dichiara senza mezzi termini al telefono – perché non può permettersi di prendere posizioni senza consultare il direttivo e seguire la linea, che deve essere comune a quella di FdI”.
(LEGGI ANCHE: Comuni esclusi dal vertice sull’incendio, chiesto l’intervento del Prefetto e le dimissioni di Scaccia)


