“Il personale Arpa Lazio ha installato già ieri un campionatore ad alto volume: il primo campione è stato prelevato questa mattina, ed è in viaggio verso i laboratori. Daremo aggiornamenti appena disponibili”. È quanto comunicato poco fa dalla stessa Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio, ente che dovrà dare una risposta scientifica alla colonna di fumo che per un pomeriggio e una nottata intera (fino a stamattina) ha avvolto il cielo del Frusinate, dopo l’incendio che si è sviluppato all’interno dello stabilimento Mecoris di via delle Centurie a Frosinone, dove erano stoccati rifiuti speciali.
L’Arpa spiega inoltre che purtroppo ci sono dei tempi tecnici per alcuni tipi di analisi, che non possono essere velocizzati in alcun modo. “Siamo consapevoli – commentano – della preoccupazione generata dall’incendio e il nostro personale da ieri sta facendo tutto quanto possibile. Purtroppo, per alcuni tipi di analisi, sono necessari dei tempi tecnici che non dipendono dalla nostra volontà: i campioni vengono raccolti dallo strumento per una durata di 12 ore (con la strumentazione attuale, fino a poco fa erano 24), il primo è stato prelevato questa mattina e inviato ai laboratori, dove però sono necessari altri tempi incomprimibili per preparazione e analisi”.
Nonostante, quindi, ancora ci voglia qualche ora per avere il responso delle analisi, riguardo al materiale le dichiarazioni dei tecnici dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente paiono un minimo più rassicuranti di quanto paventato fino ad ora: “A quanto risulta – spiegano – è bruciato un deposito che conteneva carta riciclata e alcuni imballaggi di plastica”. Naturalmente, però, per avere la certezza assoluta ci vuole ancora del tempo. “L’esatta tipologia dei materiali presenti e bruciati – aggiungono – potrà essere valutata solo una volta completate le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza. C’è un’indagine in corso e l’Autorità giudiziaria valuterà anche questo aspetto”.
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