La decisione è arrivata alle due in punto della notte, proprio una manciata di ore prima del suono della campanella: chiudere alcune scuole che si trovano a poca distanza dall’incendio divampato presso l’azienda Mecoris, dove erano stoccati rifiuti speciali. Una decisione, quella del sindaco di Frosinone, in extremis, probabilmente perché Nicola Ottaviani ha atteso fino a notte, speranzoso, la notizia dello spegnimento delle fiamme, che purtroppo, però, ancora non è arrivata. Notizia alla quale sarebbe seguita, in breve tempo, la conferma dei materiali andati in fiamme, tanto per capire con più sicurezza il grado di pericolosità della nuvola di fumo che dal pomeriggio copre il cielo del capoluogo. Così, però, non è stato. Ecco perché il primo cittadino ha deciso all’ultimo momento di non rischiare, prendendo tutte le cautele del caso.
Ecco tutte le scuole che rimarranno chiuse
Nell’ordinanza numero 234 del 24/06/2019 viene disposta “la chiusura, per il giorno di lunedì 24 giugno 2019, di tutte le scuole ed Istituti di istruzione pubblica e privata presenti nelle vicinanze dell’area e, segnatamente, della scuola per l’infanzia di via Selva Polledrara, della scuola comunale dei Cavoni, in viale Madrid, dell’asilo Fantasia, dell’asilo Pollicino, dell’asilo Pinocchio, della scuola comunale la Rinascita, della scuola per l’infanzia Scarabocchio, scuola materna Oneriros, della scuola comunale Campo Coni, della scuola comunale Giovanni XXIII, del CPIA di via Mascagni, della scuola parificata istituto Beata Maria De Mattias, del liceo artistico e del complesso dell’istituto Bragaglia, del liceo scientifico Severi, del Conservatorio di musica Licinio Refice”.
Vietati raccolta e consumo di frutta e ortaggi
All’interno della disposizione urgente si ordina anche “entro il raggio di Km 2 da via delle Centurie, zona il Casale, per i successivi 15 giorni, ossia fino al 9 luglio 2019, la sospensione della raccolta ed il conseguente consumo di frutta e ortaggi e l’attingimento idrico a fini alimentari da vasche e pozzi non protetti dalla precipitazione aerea, unitamente alla disposizione del divieto di pascolo”.
Tenere ancora finestre chiuse e aria spenta
Infine rimane invariato l’invito fatto alla popolazione, già qualche ora fa, di “disattivare gli impianti di areazione forzata e di condizionamento, oltre che a tenere chiusi gli infissi esterni (finestre e portoni) fino al momento in cui non sarà definitivamente cessata l’allerta”.
In fiamme solo carta e cartone?
È bene ricordare che, nonostante lo stabilimento sia attrezzato anche per altro, stando alla documentazione, all’interno dello stesso venivano conferiti prevalentemente carta e cartone provenienti dalle raccolte differenziate dei Comuni nonché da altre raccolte differenziate di attività commerciali e industriali. Dalle attività di selezione e recupero di questi rifiuti, finalizzate alla produzione di materia prima secondaria, derivano scarti non riciclabili qualificati come rifiuti speciali non pericolosi (CER 19 12 12) e destinati al recupero energetico (inceneritori) o allo smaltimento in discarica.
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