Fede e tradizione, come ormai ogni anno a partire dal lontano 1922, nella serata del Venerdì Santo trasformeranno Pofi in una piccola Gerusalemme.
Il grazioso borgo antico del piccolo centro alle porte del capoluogo, la sera del 19 aprile, rivivrà le ultime ore della vita di Cristo con una magistrale recita nella centrale Piazza Vittorio Emanuele e una suggestiva processione lungo le caratteristiche vie del paese.

Un legame antico: storia, cultura, tradizione e fede
Un legame antico quello del paese con la Passione che affonda le sue radici addirittura nel tredicesimo secolo. Infatti, si fanno risalire proprio a quel tempo le prime processioni del Venerdì Santo, mentre vi sono documenti che attestano che nel 1922 venne allestita la prima recita, anche se non è da escludere che la data iniziale possa anche essere antecedente.
Le testimonianze orali delle generazioni più anziane, ancora oggi narrano di quando un gruppo di giovani, nei caldi pomeriggi estivi di inizio Novecento, improvvisava alcune scene della Passione. Dei veri e propri pionieri che daranno poi vita ad una delle più antiche ed apprezzate passioni viventi del centro Italia, che nel corso degli anni ha visto intere generazioni di giovani, adulti ed anziani rappresentare i momenti salienti della vita di Cristo.

Un intero paese recita la Passione di Cristo
Non vi è famiglia pofana che non abbia avuto un suo componente come attore, comparsa, organizzatore o collaboratore della manifestazione storico-religiosa. Senza ombra di dubbio si può affermare che il “Venerdì Santo” è la manifestazione che meglio rappresenta l’identità della comunità locale.
La rievocazione della Passione di Cristo si svilupperà in due momenti: in piazza Vittorio Emanuele, su due palchi, a partire dalle ore 20.30, si terrà la recita, e poi a seguire la Sacra Processione Religiosa del Cristo Morto con il corteo storico in costume che sfilerà per le vie del paese.
A caratterizzare il Venerdì Santo di Pofi, oltre alla straordinaria bellezza delle viuzze medievali e delle piazze, dove si snoda il corteo storico in costume, sono l’originalità e la maestosità delle scenografie, curate sin nei minimi particolari e la recitazione degli attori locali che da sempre è rigorosamente dal vivo.
Le scene
Quest’anno le scene che verranno presentate nella recitazione sono dieci: il prologo, le tentazioni nel deserto, la Maddalena, Gesù e gli apostoli, il tradimento di Giuda, l’arresto, Pilato, la crocifissione, l’impiccagione di Giuda e la resurrezione.
Una manifestazione che ogni anno puntualmente viene messa in campo grazie ai componenti dell’associazione Venerdì Santo che, con grande spirito di sacrificio ed abnegazione, curano ogni aspetto della Passione Vivente: regia, costumi, scenografie e tutto ciò che riguarda l’aspetto organizzativo ed economico.
Le dichiarazioni del presidente dell’associazione del Venerdì Santo, Ivan Corneli
«La Passione Vivente – afferma il presidente dell’associazione del Venerdì Santo, Ivan Corneli – è motivo di vanto ed orgoglio della nostra comunità, che vede tantissimi volontari dedicarsi praticamente per un intero anno per la migliore riuscita della manifestazione.
In proposito colgo così l’occasione per ringraziare tutti coloro che, con grande dedizione e passione, rendono possibile la realizzazione dell’evento. La manifestazione impegna circa trecento persone tra attori, comparse, scenografi, costumisti, falegnami, elettricisti, sarti, addetti ai palchi, siparisti, service audio e luci e molti altri che a vario titolo lavorano dietro le quinte.
Desidero, inoltre, ringraziare tutte le aziende locali e dei paesi limitrofi, per essersi offerte come sponsor, e l’intera popolazione che ogni anno ci aiuta con le offerte, perché è solamente grazie ai loro contributi che riusciamo ad organizzare la Passione di Cristo» conclude infine Ivan Corneli.