Erano oltre 10 anni che la Regione Lazio non registrava un punteggio nei LEA (Livelli essenziali di assistenza) pari a quota dei 180 punti.
Il commento del Presidente della Regione Lazio, Zingaretti
«Quando ho preso in mano questa Regione nel 2013, il Lazio era inadempiente e il punteggio nei LEA era fermo a 152, oggi siamo cresciuti di 28 punti e non vogliamo fermarci – annuncia Nicola Zingaretti – Un risultato storico che ci pone tra le Regioni italiane che rispettano il livello di adempienza nei LEA fissato a quota 160 punti. Tra i settori che hanno fatto registrare i miglioramenti più significativi ci sono i vaccini, la prevenzione e gli esiti di cura.
Dieci anni fa la Regione Lazio era un caso nazionale, oggi ci avviamo all’uscita dal commissariamento grazie ad una gestione che ha tenuto sotto controllo i conti, ma senza tagliare i servizi e la qualità delle cure e il risultato straordinario nei LEA ne è la dimostrazione.
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Voglio ringraziare tutti gli operatori che in questi anni difficili del commissariamento sono stati in prima linea e hanno difeso il sistema sanitario regionale con passione e professionalità. A loro va il nostro ringraziamento; ora dobbiamo spingere ancora di più sull’acceleratore per cambiare la sanità del Lazio e lo stiamo già facendo. È una rivoluzione che stiamo portando avanti iniziando a ricostruire e creare servizi sempre più efficienti sul territorio, a investire sull’innovazione e a ridare certezze e stabilità alle professioni sanitarie» è quanto dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Il pensiero dell’assessore regionale alla Sanità, D’Amato
«Il raggiungimento dei 180 punti nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) è un risultato importante. In questi anni non siamo mai tornati indietro: nel 2014 avevamo 168 punti, nel 2015 avevamo 176 punti e nel 2016 avevamo 179 punti. Abbiamo dimostrato che si possono tenere i conti in ordine aumentando al tempo stesso i livelli e la qualità delle cure e dell’assistenza. Ora deve partire la svolta sul potenziamento della sanità territoriale e della cronicità attraverso l’innovazione tecnologica ed il potenziamento dell’assistenza domiciliare.
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Il sistema sanitario regionale del Lazio ha le condizioni per arrivare in pochi anni ai vertici tra le regioni italiane. Questo dato conferma ulteriormente che vi sono i presupposti tecnici per superare la lunga stagione del commissariamento ridando così fiducia ai professionisti e agli operatori» lo dichiara in una nota l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.