Torniamo sulla spinosa questione dell’ultimo blocco del traffico deciso dal Comune di Frosinone, la cui ordinanza disponeva (una follia!) lo stop ai veicoli più ecologici, facendo invece circolare quelli più inquinanti: l’italiano non è un’opinione e questo significava ciò che è stato firmato da Mastrangeli. Una vicenda che ha fatto molto discutere e soprattutto una notizia che si è velocemente diffusa in città per l’assurdità di ciò che è stato fatto: ha quasi raggiunto le 20mila letture (LEGGI: Ennesima gaffe di Mastrangeli: ordina lo stop ai veicoli più ecologici e fa circolare i più inquinanti). Ebbene il sindaco di Frosinone ha deciso bene di inviare una Pec con richiesta di rettifica alla nostra redazione (testo pubblicato integralmente alla fine dell’articolo). È voluto intervenire, non in prima persona ma per tramite di dichiarazioni fatte rilasciare agli assessori Antonio Scaccia (all’Ambiente) e Maria Rosaria Rotondi (alla Polizia Locale), che hanno deciso di prestarsi probabilmente senza neanche leggere l’articolo e capire di cosa si parlasse, visto quanto affermato nella missiva, fidandosi del loro sindaco che probabilmente, declamando le proprie ragioni, cercava qualcuno che lo difendesse pubblicamente.
Tralasciamo la prima parte del comunicato, dove dal Comune si sforzano di giustificare il loro essere ‘autorizzati’ ad adottare provvedimenti emergenziali con minimo preavviso per la cittadinanza (ma chi ha contestato tutto ciò? Invitiamo, ancora una volta a rileggere meglio l’articolo…).
I delegati del sindaco spiegano poi come i vigili non abbiano elevato multe bensì abbiano fatto solamente prevenzione. Data l’ordinanza sbagliata cosa avrebbero dovuto fare, multare persone che il giorno dopo avrebbero fatto ricorso impugnando il provvedimento sindacale e quindi rendendo vano il loro stesso lavoro? Ma c’è di più: anche la ‘prevenzione fatta’ di cui parlano gli assessori, non facendo entrare coloro che erano alla guida delle auto più inquinanti nell’anello cittadino, sarebbe contestabilissima, visto che secondo l’ordinanza avrebbero dovuto bloccare i mezzi meno inquinanti. Quindi, anche su questo, eventuali cittadini fermati ai quali fosse stato impedito il transito per raggiungere le zone più centrali potrebbero tranquillamente contestare tali comportamenti nelle sedi più opportune.
Infine dal Comune spiegano il perché l’ordinanza sia stata redatta con quelle parole (sbagliate), dicendo che così è scritto all’interno del Piano regionale per il risanamento della qualità dell’aria. In pratica ammettono senza vergogna il loro copia-incolla, con tanto di errori annessi, non capendo neanche che le linee d’indirizzo contenute nel documento della Regione non sono di certo il fac-simile di un’ordinanza per far sì che i sindaci facciano i loro sbrigativi copia-incolla per poi apporre una semplice firma in basso a destra. Si tratta, al contrario, di una sorta di guida per i Comuni in caso di smog elevato (tra l’altro scritta in maniera discorsiva) sulla base della quale creare ordinanze ad hoc, utilizzando quindi linguaggi appropriati e specifici che facciano comprendere appieno ai cittadini il senso di quanto si dispone. Ma poi, che giustificazione è dire ‘abbiamo copiato dalla Regione’? Ciò non giustifica l’operato di un sindaco, a maggior ragione di un capoluogo di provincia, che è il solo responsabile di ciò che ordina ai propri cittadini tramite l’importante strumento dell’ordinanza: prima di emanarla il testo va riletto e compreso. Firmare una disposizione di tale importanza, scrivendo esattamente il contrario di ciò che si voleva intendere, è pura follia istituzionale.
Ma c’è di più, ben di più. Sì, perché dopo tutte queste ‘chiacchiere’, che servivano in qualche modo a tentare di giustificare un operato ingiustificabile, nel pomeriggio è arrivata anche l’ammissione di colpa del sindaco Mastrangeli. Il primo cittadino ha infatti firmato una nuova ordinanza di blocco del traffico per domani, in cui si legge chiaramente che il divieto riguarda le auto di classe emissiva PARI O INFERIORE a Euro 4 diesel e a Euro 3 benzina. E non, come si legge nella precedente ordinanza, per auto di classe emissiva ALMENO Euro 4 diesel e Euro 3 benzina, che di fatto significa esattamente l’opposto. Inutile dire che se il primo cittadino fosse stato veramente convinto delle sue ragioni avrebbe senz’altro perseverato, continuando a scrivere tutte le sue ordinanze nella stessa maniera. Probabilmente (e fortunatamente) qualcuno oggi l’ha portato alla ragione.
In italiano, caro sindaco, ogni termine ha un significato. Questa volta, finalmente, è stato utilizzato quello giusto. Inutile tentare di arrampicarsi sugli specchi quando si sbaglia: bisogna solamente essere sinceri e ammettere le proprie colpe, altrimenti si rischia di cadere nel ridicolo. E soprattutto è essenziale tentare di migliorarsi, cercando di non continuare a sbagliare, su una cosa o su un’altra, ogni giorno del proprio mandato.
Da canto nostro, siamo felici e onorati di essere stati utili alla città di Frosinone.
Marco Ceccarelli
Di seguito la nota arrivata dal Comune
Gli assessori Antonio Scaccia e Maria Rosaria Rotondi, delegati rispettivamente ad ambiente e polizia locale, intervengono in merito all’ordinanza emergenziale recentemente emanata dagli uffici comunali riguardante la giornata di martedì. “L’ordinanza ha dato seguito, in modo preciso e netto, all’articolo 29 del Piano Regionale per il risanamento della qualità dell’aria, con il quale è previsto che “I Comuni, qualora si presentino situazioni di perdurante accumulo degli inquinanti, sono tenuti ad assumere provvedimenti di carattere emergenziale, articolati su 2 livelli, in relazione alla durata della criticità emersa nei giorni precedenti e/o prevista”, così come rilevato dall’Arpa. Per sua stessa definizione, un provvedimento di carattere emergenziale deve essere adottato con urgenza e con conseguente minimo preavviso, ragion per cui gli uffici si sono attivati immediatamente affinché fosse divulgato il più possibile alla cittadinanza. Non solo: nella giornata di martedì, la Polizia Locale ha effettuato i controlli presso i varchi privilegiando il profilo della prevenzione e dell’informazione, senza elevare multe: gli automobilisti alla guida di mezzi dalle caratteristiche non compatibili con i limiti di circolazione previsti, sono stati fermati e, dunque, impossibilitati a entrare nella zona interdetta, senza che ciò comportasse sanzioni.
E, a proposito della zona urbana interdetta – hanno proseguito il vicesindaco Scaccia e l’assessore Rotondi – nel Comune di Frosinone vige, già, una Zona a Traffico Limitato con restrizioni sulla circolazione per le auto diesel e benzina. Tenuto conto dell’esistenza della Ztl con le limitazioni già in vigore, l’ordinanza ha innalzato i limiti alla circolazione, con il divieto di entrare nell’area urbana per le autovetture private di classe emissiva ‘almeno’ euro 4 diesel e ‘almeno’ euro 3 benzina, per i veicoli commerciali di classe emissiva ‘almeno’ euro 3 diesel e ‘almeno’ euro 2 benzina e per i ciclomotori alimentati a gasolio ‘almeno’ euro 2. Sottolineiamo l’utilizzo della particella ‘almeno’, dal momento che la disposizione è riportata in questi precisi termini nell’atto regionale: l’ufficio comunale, nel redigere l’ordinanza, non ha apportato alcuna modifica a quanto espresso dalla normativa di riferimento. Il Comune di Frosinone, dunque, ha semplicemente applicato quanto disposto dal Piano regionale, innalzando i limiti alla circolazione già vigenti nell’area urbana per le auto più inquinanti.
La materia della tutela ambientale e della salute dei cittadini è una priorità dell’amministrazione Mastrangeli che sta, da un lato, lavorando nel solco delle politiche portate avanti, ormai da dieci anni, per la riduzione delle emissioni dannose – hanno concluso Scaccia e Rotondi – Dall’altro, l’amministrazione sta applicando i provvedimenti sul tema ambientale in coerenza con quanto previsto dal Piano regionale. Il Sindaco Riccardo Mastrangeli in prima persona e l’amministrazione, infatti, sono convinti che il concetto di ambiente coincida con il diritto alla salute, un diritto che deve essere garantito a tutti, e che una Città più pulita sia anche più bella ed accogliente. Vista la delicatezza del tema, che investe la qualità della vita e la salute di tutta la cittadinanza, auspichiamo che non sia oggetto di interpretazioni, in alcuni casi volutamente fuorvianti, che possano dare adito a considerazioni contrarie al dettato normativo, disorientando l’opinione pubblica e ostacolando gli sforzi di tutti coloro che hanno a cuore l’ecosistema e la salute dei cittadini”.
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