venerdì 1 Novembre 2024
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Spettacolo – Due progetti discografici per Ilaria

Dopo i successi dell’estate verolana la giovane cantante ha intrapreso un cammino artistico con Beppe Carletti e Mogol

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All’improvviso uscì dalle viscere del Polivalente. L’aspettava Carlo di The voice senior con la chitarra che aveva intonato Imagine di John Lennon: l’inno contro la guerra in Ucraina. Apparve subito come Minerva, la dea della guerra, che dicevano esserla per giusta causa o per difesa. Gli applausi divennero un ‘osanna’ di affetto per la giovane cantante Ilaria che aprì così il primo dei tre eventi in cui lei ne era e ne divenne protagonista. Possente la sua voce pur se il pezzo era composto da note morbide e ricche di riflessioni meditative. Quasi annunciava che il secondo appuntamento di due giorni dopo sarebbe stato tutto suo con uno spettacolo-show da far rabbrividire la pelle pure ai meno accaniti della pop-art. Un concerto il cui successo venne irradiato sulle Tv più importanti dell’etere. Ci fermiamo qui, Ilaria

I successi estivi, momenti importanti

Ilaria, ne sei convinta?
“Sì, perché uscivo dall’incubo pandemia che aveva quasi spento una qualsivoglia speranza di risalire sul palco – chiosa sorridendo seduta con noi a sorseggiare un buon caffè senza zucchero – La Verevent mi ha dato la possibilità di presentarmi davanti al mio pubblico come era accaduto un po’ negli anni pre Covid, pur se con uno spettacolo vero e proprio”
Dove hai trovato quella forza insieme, ne siamo certi, anche alla grande volontà di riappropriarti di qualcosa che ti apparteneva e quasi aveva offuscato la tua mente?
“Certamente è stato così, anche se tanti i sacrifici fatti per realizzare il concerto- show che mi appartiene in toto”
Possiamo dire… Ilaria di nuovo in campo ma con un genere diverso da quelli che noi conoscevamo di lei negli anni passati?
“Anche questo è vero! i E’ stato ‘un attimo di luce’ che ha acceso le luci di quella scenografia e coreografia che avevo sognato. Sono felicissima”.
Come non puoi esserlo se hai fato impazzire i numerosi fan arrivati da ogni dove, anche se abbiamo notato un ‘neo’…
“Egidio, mettiamo da parte il negativo e vediamo positivo, guardando avanti con quel sorriso che sempre ci ha contraddistinto nei nostri concerti”

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Il Polivalente, l’anfiteatro del rilancio

Qualcuno ha scritto… Ilaria, la ‘belva’ dell’anfiteatro di Veroli, Ti senti più pantera o più tigre?
“Per ‘eleganza’ una pantera mentre mi piace lottare come una tigre”
Un piccolo passo indietro.
Quanto sono stati importanti per te gli artisti-maestri del calibro di Mogol e Beppe Carletti?
“Tantissimo. Una esperienza per cui posso ritenermi soddisfattissima. Chi mai ha avuto così importanti personaggi a fianco ricevendo importanti suggerimenti? Mi sento gratificata”.
Con il fondatore dei Nomadi hai avuto diverse possibilità di mettere in mostra il tuo talento.
“Beh! E’ vero, aprire concerti dei Nomadi un po’ il tutt’Italia davanti a decine di migliaia di spettatori, non è cosa di tutti i giorni. Con loro ho registrato quel mio primo (lo dico con orgoglio) inedito che fu “l’angelo della notte” che sento cantare persino dai bambini. Mogol? Presso il suo CET ho avuto la possibilità di perfezionarmi nel canto vicino a maestri oggi famosissimi”

Incontri fortunati

Alcuni se ne sono registrati di nuovo qualche settimana fa.
“Cantare davanti a Mogol duettando con Gianmarco Carroccia (sosia in tutti i sensi di Battisti), devo dirlo, anzi gridarlo, è stato emozionante. Lo ammetto.”
Tant’è che, come ha scritto qualcuno, “da applausi, infine, la riproposizione del mitologico duetto tra Mina e Battisti andato in scena giusto cinquant’anni fa nel varietà della Rai ‘Teatro 10’. Un medley dal vivo entrato nella storia della musica e della tv che Gianmarco Carroccia e Ilaria, promettente cantante nostrale (l’uno e l’altra non a caso allievi del Cet di Mogol) hanno riproposto con grande efficacia. Suggestivo il coup de théâtre con Ilaria emersa come d’incanto dalla pancia del Polivalente per duettare con Carroccia in ‘Mi ritorni in mente’ e altre chicche battistiane. Tornando a dare anima a un evento che, come lo stesso Mogol ha sottolineato, nessuno più aveva rimaterializzato in cinquantenni”.

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Ilaria (Mina) duetta con Gianmarco Carroccia (Battisti)

L’abbraccio con il maestro?
“ Ero appena entrata in quel meraviglioso spazio dedicato a lui ed a Gianmarco e cantavo appunto la prima canzone del medley e subito ho visto quasi saltare in piedi per venirmi incontro il ‘poeta’ della musica italiana. Mi ha abbracciata anche lui ritengo emozionato di ciò che io con Gianmarco stavo proponendo a quanti sedevano sugli spalti del Polivalente. Il suo “brava” beh, è un capitolo di grande felicità della mia storia musicale”
Tale duetto a noi con qualche annetto sulle spalle ci ha fatto tornare indietro di 50 ani quando Lucio e Mina lo presentarono a milioni di telespettatori in diretta Rai di prima serata. Non uno, dico uno, che non conoscesse i testi di quelle canzoni. Ripetute a memoria senza avere un gobbo davanti. Quei cammei Ilaria e Gianmarco li hanno reinterpretati con tanta maestria davanti al loro maestro. Perché certi capolavori sono per sempre, come i diamanti. Dieci minuti mai proposti nei concerti di Gianmarco. Era la prima volta anche perché entrambi allievi del CET, l’Università del maestro Mogol.
Ilaria come non bastasse il maestro al termine ti ha nuovamente abbracciata
“l’ho dicevo prima. Abbracciare il più grande autore delle canzoni sono stati attimi di grande gioia ed onore che non riesco ancora a metabolizzare”

Ilaria, già una brava artista

E lui il maestro per la terza volta a Veroli ospitato sempre dal sottoscritto, confessava con il microfono acceso: ”Non la conoscevo bene, ma vi assicuro che è già non un talento, ma una artista della canzone. Vi garantisco che la riporterò da me per un ulteriore perfezionamento e così con il bravissimo Gianmarco potranno fare un tour ancor più emozionante. Brava! E tu Egidio, mi raccomando trattala bene. So, infatti, Egidio che è Ilaria è una tua scoperta – aggiungeva Mogol coram populo-: coltivala. E grazie per la bella serata amico. Ora prendi qualche giorno di riposo. Ne hai bisogno!  Credo che Veroli ti debba ringraziare per ciò che hai saputo fare”.

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Dopo Carroccia-Mogol, Beppe Carletti e Massimo Vecchi(Nomadi)

Un primo tempo di successi e quindi di nuovo un incontro (meglio reincontro) che non potrai dimenticare con Beppe Carletti insieme al bassista della più longeva band italiana, Massimo Vecchi
“L’abbraccio, ‘galeotto’ lo hai preparato tu ed è avvenuto a Castelliri. Ci siamo stretti come una volta io e Beppe ma con tanta voglia di riprendere il lavoro usato”.
Diciamo che è stata una occasione che ha avuto anche un seguito, indossando di nuovo il marchio di ‘vagabonda’.
“Sì, con Beppe e Massimo infatti ci siamo rivisti qualche giorno dopo per parlare del nostro futuro che ha in cantiere un grande progetto”. Perché nostro?  
“Lasciami dire che lavorare al fianco di personaggi come Beppe Carletti, Massimo Vecchi, Gianmarco Carroccia e Mogol è un’emozione che non si può descrivere. Grazie a tutti loro, lo ripeto, da anni le mie esperienze e la mia formazione hanno preso il volo. Ed ora anche insieme a te, Egidio, abbiamo deciso di intraprendere un percorso discografico incidendo entro breve tempo un qualcosa che rimarrà per sempre nel cuore di ognuno di noi. Ogni singolo scelto ha un testo e un arrangiamento che si avvicina al mio stile musicale ricercato per anni”


Continueremo a sentire una Ilaria piena di grinta e di passione.
“Certamente! Dietro tanto lavoro spero che arrivi anche qualche bella soddisfazione, Io ce la metterò tutta insieme ai miei maestri. Dai che ce la faremo!”.
Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi progetti?
“Ci stiamo lavorando tanto e credo che salteranno anche le vacanze per questi impegni. Aggiungo che nel nostro progetto sarà parte integrante anche il mio amico scenografo Gaetano Castelli ora impegnato nel preparare una scenografia mozzafiato per Sanremo”.

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Egidio Cerelli
Egidio Cerellihttps://www.tunews24.it
Giornalista del quotidiano online "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News", inizia a collaborare con il Messaggero il 29 aprile 1973, quindi con il Corriere di Frosinone, Radio Frosinone, TeleUniverso e Itr, per le telecronache del Frosinone Calcio e del Basket Veroli. Quindi Extra Tv, Ciociaria Oggi, La Provincia Quotidiano e Tg24. Organizzatore di numerosi eventi tra cui la Biennale del Ferro Battuto, Premio Veroli con Mogol, Premio Valente con Gaetano Castelli.
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