Mercoledì 21 maggio, presso il 72° Stormo di Frosinone, si è tenuta una breve e sentita cerimonia in ricordo del Sergente Maggiore Marcello De Salvia, nel ventesimo anniversario di quel 21 maggio 2005 in cui il 72° Stormo dell’Aeronautica Militare fu insignito del suo nome.
L’evento ha onorato la memoria di Marcello De Salvia, nato a La Spezia il 3 ottobre 1920, ricordato con orgoglio come la “Prima ed Unica Medaglia d’Oro al Valor Militare che ha messo le ali a Frosinone“.
Nel 1939, De Salvia frequentò a Frosinone il 1° corso della locale Scuola di pilotaggio, dove era stato promosso primo aviere nel luglio dello stesso anno, conseguendo il brevetto di pilota.
All’atto dell’entrata in guerra del Regno d’Italia, il 10 giugno 1940, era stato assegnato al 51º Stormo Caccia Terrestre di stanza sull’aeroporto di Ciampino sud. Il 24 ottobre partì con la 354ª Squadriglia, 21º Gruppo del 52º Stormo Caccia Terrestre, da Brindisi per l’Albania, in vista delle operazioni sul fronte greco-albanese. In quell’ambito, la 354ª Squadriglia era stata aggregata al 24º Gruppo, che divenne autonomo. Il reparto era equipaggiato con i biplani Fiat C.R.42 Falco e i monoplani Fiat G.50 Saetta.
Il 4 marzo 1941, durante una missione di scorta a una flottiglia della Regia Marina impegnata in un bombardamento navale contro postazioni nemiche sulla costa albanese, il suo gruppo venne intercettato da una soverchiante forza aerea britannica.
In questo eroico frangente, Marcello De Salvia contribuì all’abbattimento di cinque velivoli avversari e, durante l’ultimo abbattimento personale, venne a sua volta colpito a morte al posto di pilotaggio del suo caccia G.50. Per il coraggio dimostrato in questo supremo atto di valore, gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Superbo Pilota da caccia, in quattro mesi di intensa attività sul fronte greco-albanese, effettuava più di cento azioni di guerra Partecipando alle missioni più arrischiate del suo reparto e a travolgenti mitragliamenti contro munitissime postazioni nemiche. In tre combattimenti aerei sostenuti dal suo Gruppo contro preponderanti forze avversarie da caccia e da bombardamento, lottava con intrepida aggressività abbattendo un caccia e cooperando all’abbattimento di altri otto avversari. Il 4 marzo, di scorta ad una nostra formazione navale, durante un aspro combattimento contro soverchiante caccia nemica, Prodigandosi oltre ogni limite, dopo aver contribuito all’abbattimento di 5 avversari, con magnifico slancio inseguiva ed attaccava un velocissimo caccia nemico e, mentre in piena azione riusciva a colpirlo e ad abbatterlo, una raffica nemica lo fulminava al suo posto di vittoria e di gloria.”
La celebrazione ha rappresentato un momento semplice ma significativo, volto a perpetuare l’eredità di coraggio e dedizione di Marcello De Salvia all’interno del 72° Stormo, un esempio luminoso per le generazioni presenti e future, e a onorare un eroe che ha lasciato un segno indelebile nella storia dello Stormo e della comunità di Frosinone, dove mosse i suoi primi passi nel mondo del volo.