Stavolta è la città che fa quadrato, non la politica. L’attacco all’assessore al Centro Storico Rossella Testa, che si è consumato negli ultimi giorni in particolar modo sui social, è stato uno dei più feroci che si è consumato negli ultimi anni a Frosinone. Strumentalizzando l’amore dei frusinati per il Carnevale, qualcuno è riuscito a far insorgere l’intera città, che nella foga del momento non aveva ben capito che la delegata al Centro storico avesse preso insulti pesantissimi, su quel palco posizionato di fronte alla chiesa di Sant’Elisabetta, nel cuore del Rione Giardino, dove martedì sera intorno alle 20 andava in scena l’atto finale del riuscitissimo Carnevale 2025, che quest’anno ha registrato presenze record.
A sottolineare come sono andate veramente le cose ci ha pensato stamattina Riccardo Mastrangeli, che in un post senza mezzi termini ha ripetuto persino le parolacce, pesantissime, dirette all’indirizzo della delegata al Centro Storico (LEGGI QUI), una donna prima ancora che un’amministratrice.
E proprio nel momento in cui si è veramente preso consapevolezza di cosa fosse accaduto su quel palco, la gente ha iniziato ad elaborare e cambiare idea sullo sfogo di un istate, dovuto a qualcosa di molto pesante. In tanti si sono messi nei panni dell’assessore, che ha dovuto mantenere il sorriso per lunghissimi minuti mentre tra la folla le venivano urlati insulti gravissimi, minacce, invettive e chi più ne ha più ne metta. Alla fine non ce l’ha fatta e si è lasciata andare ad un gesto di stizza, durato una manciata secondi e diretto naturalmente solo a chi, in quel momento, aveva alzato troppo il tiro delle offese e degli insulti gravi, indirizzati all’orgoglio di una donna e di una madre e non dell’amministratore.
Da lì è iniziata la gogna mediatica, la macchina del fango, sotto la regia sapiente di aizzapopolo e istigatori poco disinteressati, come sempre in questi casi ce ne sono, che ben si sono guardati dall’evidenziare le ingiurie subite sul palco. E a nulla sono valse le scuse pubbliche fatte della Testa (LEGGI QUI). Un popolo acciecato dalla rabbia che non aveva compreso appieno quali fossero i reali motivi dell’accaduto, che qualcuno aveva preferito tacere dando spazio solamente ai 4-5 secondi di immagini decontestualizzandole da tutto il resto.
La chiarezza che il primo cittadino ha voluto fare il giorno della Festa delle Donne è servita sicuramente a molti per capire la realtà degli eventi. Tanto che ora è possibile leggere la vicinanza data alla Testa da centinaia di concittadini, a questo punto stizziti dal protrarsi delle polemiche. In molti hanno sottolineato l’impegno profuso dall’assessore ‘a tempo pieno’ in questi anni per curare in prima persone progetti e iniziative che hanno fatto solamente bene alla città. E tanta è stata la solidarietà ricevuta, proprio l’Otto Marzo, per le accuse vergognose e sessiste ricevute.


