Non ci sono colpevoli per la morte di Serena Mollicone, la 18enne scomparsa e ritrovata morta il 1° giugno del 2001, 23 anni fa, in un boschetto nei pressi di Arce, suo paese natale.
La Corte d’Assise d’Appello di Roma, poco fa, dopo diverse ore di camera di Consiglio, ha pronunciato la sua sentenza: imputati tutti assolti per la morte della giovane. Confermata, quindi, la sentenza emessa in primo grado dalla Corte d’Assise di Cassino il 15 luglio del 2022 con la quale i giudici avevano assolto tutti gli imputati.
La morte di Serena Mollicone, pertanto, dopo 23 anni dai fatti e dopo anni ed anni di indagini, inchieste, esami, ipotesi investigative, udienze e tanto altro, resta impunita.
Ricordiamo che i Procuratori generali della Repubblica avevano invece chiesto una condanna a 24 anni nei confronti di Franco Mottola (che era comandante della stazione carabinieri di Arce) e di 22 anni a carico di Anna Maria e Marco Mottola, la consorte e il figlio del militare.
Per Francesco Suprano e Vincenzo Quatrano, invece, i Pg avevano chiesto l’assoluzione: si tratta dei due uomini dell’Arma che al momento della scomparsa nel nulla di Serena erano in servizio nella caserma di Arce, ritenuta teatro della morte della ragazza.
Quindi, 23 anni non sono bastati per dare un nome e un volto all’assassino o agli assassini della povera Serena. Una sentenza che pesa come un macigno e che lascia aperto un interrogativo che lacera da 23 anni le coscienze di tutti: chi ha ucciso Serena?