Cari lettori,
con estremo piacere, inizio la collaborazione con la testata TuNews 24 che amplia l’offerta editoriale con la nuova rubrica “Marketing, Branding, Comunicazione” che si rivolge a chi cerca informazioni, consigli ed esperienze sui temi del marketing e della comunicazione o vuole scoprire alcuni “come si fa” per migliorare la reputazione ed il posizionamento del suo brand.
Parleremo di comunicazione, delle dinamiche del marketing e di come rafforzare la visibilità della tua identità professionale aumentando la tua autorevolezza e conquistando uno spazio nella mente di chi ti segue.
Lo scrittore statunitense Tom Peters pubblica, nel 1997, un articolo dal titolo “The brand called You” in cui definisce l’arte di costruire e raccontare il proprio brand, ossia la “marca personale”.
Che tu sia imprenditore, professionista o solo in cerca di lavoro, potresti avere la necessità di creare il brand di te stesso. Saper comunicare la tua immagine, la tua competenza e la tua unicità in modo distintivo e convincente diventa essenziale per posizionarsi con efficacia e credibilità sui temi di proprio interesse, proprio come farebbe un brand.
Efficacia e credibilità sono frutto dei “tuoi perché” e dei “tuoi valori”. Le persone (prima ancora di diventare clienti) sono lettori, sono persone alla ricerca di storie con cui identificarsi ed accomunarsi (Community).
Il primo passo è individuare tu stesso i “tuoi perché” e i “tuoi valori”, diversamente sarà molto difficile che tu riesca a comunicarli, a voce o con i tuoi post. Personal branding è anche un percorso introspettivo, parte dalla presa di coscienza del “sé”, sino alla definizione di una strategia di comunicazione.
L’insidia che si nasconde nella fase di ideazione della comunicazione aziendale (come capita in alcune sezioni “Chi siamo” di siti web) o durante la scrittura della propria presentazione è quella di enfatizzare la propria bravura nel fare qualcosa, l’efficacia del prodotto, oppure, la convenienza economica e la precisione dei propri servizi, focalizzando il messaggio sul proprio ego.
Gli utenti non amano racconti freddi e autocelebrativi. Siamo tutti animati dalla ricerca di informazioni su un prodotto/servizio, ma ci soffermiamo e prestiamo attenzione (cioè ci connettiamo a qualcuno) solo quando incontriamo contenuti interessanti e che suscitino stimoli ed emozioni.
Proprio attraverso il racconto dei “tuoi perché” e dei “tuoi valori” potrai toccare le corde emotive del tuo pubblico.
Il punto è raccontare non solo cosa stai facendo ma, soprattutto, perché lo stai facendo: cosa ti ha portato a intraprendere questo percorso o attività? Perché hai deciso di dedicarti a quel settore? Come ti poni e cosa consigli per migliorare la vita dei tuoi clienti? Quali avversità e quali conflitti (magari interni) hai superato? Quali errori commessi? Quali scopi per i prossimi tre anni?
Quante domande! Un po’ fastidioso all’inizio, lo so. Ma, saranno le tue preziose alleate per tracciare la tua strategia che consentirà alle persone di immedesimarsi nei tuoi valori creando quella connessione speciale tra brand (cioè, tu) e pubblico.
Autenticità sì, ma anche utilità dei contenuti.
Essere utile, per me che scrivo, significa condividere informazioni che aiutino qualcuno a saperne di più o a risolvere esigenze sulle materie che coltivo.
Se sei è interessato a distinguerti nella tua area di competenza, potresti trovare ispirazione da questo esercizio: pensa alle domande che tu poni in rete. Può essere un buon inizio provare a scrivere risposte utili e comprendere ciò che ti rende unico e riconoscibile.
Il fattore “tempo”, la costanza e contenuti di qualità faranno la differenza. Anche perché la fila delle persone costanti è poco affollata!
Sarà un viaggio in una comunicazione meno “urlata”, più etica e consapevole.
Sempre con un taglio semplice e diretto, accompagnato da consigli e casi pratici.
Buona comunicazione a tutti!
Michele D’Ambrosio
