giovedì 28 Marzo 2024
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Election Day – La verità tra 73 giorni

Elezioni fissate per il 12 giugno: in un'unica giornata si voterà per Comunali e Referendum. Mastrangeli ultimo candidato ufficializzato dopo le Primarie. Oltre a Frosinone si voterà in altri 7 Comuni

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di Dario Facci

Le voci circolavano da qualche tempo ma ora c’è la certezza. Al voto si andrà il 12 giugno. Vuol dire che gli eventuali ballottaggi si celebreranno il 26, cioè in piena estate. Si voterà lo stesso giorno anche per il Referendum Giustizia.
Per i maniaci dei numeri, per i curiosi e anche per gli scaramantici diremo che la data del 12 giugno è piuttosto ricorrente nelle scadenze elettorali italiane. Le Comunali si sono celebrate il 12 giugno altre due volte in passato: nel 1994 e nel 2004. Inoltre il 12 giugno ha visto al voto gli italiani: per le Provinciali nel 2004; per le Europee nel 1994 e nel 2004; per il Referendum nel 2005 (procreazione assistita) e 2011 (acqua).
Veniamo a noi. In provincia di Frosinone si vota per le Comunali nel capoluogo, a Frosinone ma anche in altri 7 comuni, tutti piccoli. Si tratta di: Campoli Appennino (sindaco uscente Pancrazia Di Benedetto); Castelnuovo Parano (sindaco uscente Oreste De Bellis); Picinisco (sindaco uscente Marco Scappaticci); Piedimonte San Germano (sindaco uscente Gioacchino Ferdinandi); Pofi (sindaco uscente Tommaso Ciccone); San Biagio Saracinisco (Dario Giustino Iaconelli), San Giovanni Incarico (Paolo Fallone).

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La novità della settimana è grossa ed è nota. Le elezioni primarie del centrodestra hanno incoronato Riccardo Mastrangeli domenica scorsa. Se l’esito delle elezioni era dato per scontato molto meno sicura era una partecipazione soddisfacente della popolazione. La soglia minima per non parlare di debacle era quella dei 2000 partecipanti. Sono stati 3000, quindi tutti contenti. Il discorso di Mastrangeli appena eletto è stato chiaro e netto: dopo i ringraziamenti di rito (in primis allo Zar – ho deciso di continuare a chiamarlo così nonostante Putin che ha usurpato lo pseudonimo) le dichiarazioni sono state incentrate sul futuro più che sulle opere. Una cosa che mi ha alquanto sorpreso perché in effetti le opere pubbliche portate a termine dalle amministrazioni passate alle quali lo stesso Mastrangeli ha partecipato da protagonista in quanto assessore alle Finanze sono state notevoli. Inoltre anche le altre opere, quelle che potranno essere realizzate dalla prossima amministrazione perché i soldi ci sono sono importanti e numerose. Invece “il futuro”. Cioè quella porzione di visione che tende ad andare oltre il consenso che naturalmente l’amministrazione uscente dovrebbe avere. Infatti pochi giorni dopo lo stesso Mastrangeli è tornato sull’argomento ed ha parlato, nientepopodimeno che di Grande Capoluogo. Cioè il cavallo di battaglia dei socialisti, quello che il candidato del Nuovo Centrosinistra, Vincenzo Iacovissi, ha iniziato a cavalcare sin dall’inizio di questa vicenda elettorale. Mastrangeli però ritiene di averlo fatto legittimamente perché, e non si può negare, i primi passi in questo senso, anche se solo formali, l’amministrazione Ottaviani li aveva fatti quando, sulla spinta del progetto di Unindustria, nove comuni erano stati chiamati dall’allora presidente Giovanni Turriziani e mettersi in gioco per formare un’unione di comuni da oltre 150.000 abitanti.


Ora di unione non si parla più, anche perché trattasi di una formula poco fortunata salvo rari esempi. Di idea di città intercomunale però si parla eccome e, a quanto pare, Mastrangeli e Iacovissi su questo argomento sono d’accordo.
Sul fronte del centrosinistra, quello dove c’è il Pd e che presenta a sindaco Memmo Marzi, si registra una riunione indetta dal segretario provinciale del partito, Luca Fantini, per fare il punto della situazione sulla coalizione. Si assiste a un fitto lavorio per la confezione delle liste che questa volta dovranno risultare competitive. Si attende ancora una decisione ufficiale di Michele Marini il quale proprio ieri ha festeggiato il suo compleanno. Pare, sembra, si dice che starebbe preparando una lista per sorreggere la candidatura di Marzi con il quale, a questo punto, avrebbe fatto pace dopo la frattura durissima di dieci anni fa. Non è ancora noto però se la lista sarà unitaria con quella che sta preparando Luigi Vacana, mentre sembrerebbe certa la collaborazione  con il presidente della provincia, Antonio Pompeo, deciso a dire la sua sulla lizza per il massimo scranno di Frosinone.
Altra nota. La candidatura di Mauro Vicano con una coalizione civica, allo stato, sarebbe una realtà.

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