Prudenza, diversificazione, selettività: è quanto suggerito dagli esperti per orientarsi negli investimenti in un periodo così complicato, dal punto di vista economico e geopolitico, segnato particolarmente dalla crisi russo-ucraina. L’incertezza, infatti, derivata dagli ultimi sviluppi, mette a dura prova il sistema dei mercati: il rischio di una guerra prolungata potrebbe ostacolare le varie forniture e alimentare la corsa all’inflazione.
Diversificare gli investimenti diventa quindi di importanza fondamentale per minimizzare i rischi e massimizzare i profitti del proprio portafoglio. Si tratta, di fatto, di un’attività imprescindibile, capace di rispondere nella maniera più compiuta possibile alle esigenze dell’investitore in termini di obiettivi, propensione al rischio e orizzonte temporale disponibile. È infatti importante comprendere, come sottolineano gli esperti di Moneyfarm all’interno di questa guida su come investire 20000 euro, che non bisogna mai investire in un singolo titolo, area geografica o asset (magari solo azioni o solo obbligazioni): questo significherebbe legare le sorti del proprio capitale al suo andamento e non aver modo, qualora necessario, di controbilanciare le perdite come invece accade in un portafoglio diversificato tra asset in perdita e asset in positivo.
Dunque, dove investire? È meglio farlo in azioni, obbligazioni o materie prime? Analisti e case d’investimento consigliano una strategia difensiva: i capitali si spostano dai titoli più esposti a crescita e consumi a quelli che hanno utili più solidi e distribuiscono generosi dividendi. I titoli di Stato meno esposti. Le materie prime sono una possibile copertura, ma rischiano di accendere l’inflazione che impoverisce i soldi parcheggiati in banca, stando ad un interessante articolo di Repubblica sulle strategie di risparmio per fronteggiare la crisi ucraina.
Emerge anche qui come la diversificazione possa rappresentare la soluzione migliore: può avvenire a livello di singolo strumento, settore e area geografica. Diversificare a livello di strumenti finanziari significa decidere quanto allocare ad azioni, obbligazioni, credito e investimenti alternativi. Le decisioni operate a questo livello ricoprono un’importanza particolare nell’ambito dell’intero processo poiché influenzano in maniera significativa il rischio complessivo del portafoglio. In sintesi diversificare permette di scegliere il giusto mix di strumenti finanziari e tenere sotto controllo il rischio di un portafoglio.
Ad ogni modo, il consiglio primario è sempre quello di affidarsi ad un consulente finanziario che possa orientare il risparmiatore nelle proprie scelte: non esiste, infatti, una strategia unica per chiunque, ma strategie diverse e giuste basate sulle singole esigenze, sul capitale, e sulle volontà dell’investitore.
