Il Covid torna ad esplodere in provincia di Frosinone. I campanelli d’allarme, del resto, c’erano stati tutti, a livello provinciale come regionale e nazionale: rilassatezza generale, regole non più rispettate, vaccini ai minimi storici specie nelle fasce di minore età, assembramenti senza controllo, menefreghismo generalizzato.
Il bollettino diffuso poco fa dalla Asl è a dir poco tragico e ci riporta indietro di mesi e mesi. Dai 661 contagi giornalieri di domenica, infatti, si è passati, con dati riferiti alle ultime 24 ore, a ben 1.192 casi, in pratica il doppio.
Laddove i guariti sono invece la metà, altro dato molto negativo: appena 625. I tamponi sono stati 4.665. Preoccupano anche altri due dati: un altro morto (un uomo di 92 anni residente a Ripi con pregresse patologie), con il totale dei decessi che sale a quota 11 in 7 giorni, e il nuovo aumento degli “attualmente ricoverati” passati dai 59 di domenica ai 62 odierni.
Insomma, ce n’è abbastanza per far tornare la paura di una quinta ondata della pandemia che a questo punto avrebbe esiti davvero tragici sulla popolazione e sull’economia, messa a durissima prova anche per il protrarsi della guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina e che con l’aumento record di carburanti e generi di tutti i tipi sta mettendo in grandissime difficoltà le famiglie e le imprese.
Tornando ai dati di oggi Frosinone si riprende tristemente la maglia nera nella classifica dei comuni con più casi con ben 138 nuovi contagi. Seguono Cassino con 98 e Alatri con 92.




