sabato 20 Aprile 2024
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Intervista alla scenografa Chiara Castelli. “Altri due anni di Sanremo? Se Amadeus ci chiama siamo pronti”

E’ la figlia di Gaetano Castelli che per nove volte ha firmato la scenografia di Sanremo insieme con il papà

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Si dice orgogliosa si avere un padre, maestro e grande artista non solo della scenografia e di lavorare con un team di giovani coordinati da Manuel Bellucci

Parlare con Chiara Castelli scenografa e figlia del grande Gaetano, che tutto il mondo ci invidia, non è semplice. Il motivo va ricercato nella sua riservatezza mista a tanta umiltà. Noi ci abbiamo provato ugualmente rispettando la sua genuinità artistica. Per la nostra vecchia amicizia ci diamo del tu.
Qualcuno ha scritto tra passato e futuro. Io scriverei tra ieri e oggi. La sintesi del padre con la figlia che insieme hanno firmato la scenografia del 72° Festival di Sanremo. Lui Gaetano e lei Maria Chiara Castelli.

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Papà alla sua ventesima “firma” al Teatro Ariston, la figlia alla ottava. Può considerarsi il testamento del padre alla figlia?
“La considero una collaborazione, di cui sono molto onorata. Non è un passaggio scontato soprattutto perchè mio padre è un Maestro tra i più esigenti”
Leggere nei titoli di testa e di coda… ’scenografia di Gaetano e Chiara Castelli’ che effetto ti fa?
“Una grande emozione, un privilegio che spero di onorare lavorando con serietà e passione”

Gaetano Castelli

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Per metà vero intellettuale e per metà vero uomo di spettacolo, Gaetano Castelli è uno dei più importanti scenografi del mondo e, per alcune specialità di questa affascinante disciplina come quella televisiva, è decisamente il numero uno. Lo ha scritto un suo allievo, Marco Bussagli

“E’ vero, ha scritto che papà rappresenta, già con la sua immagine, l’eleganza e
l’intelligenza della creatività italiana a tutto tondo. Una creatività capace di passare senza difficoltà dalla scenografia alla pittura”

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Scenografia 2022 le richieste di Amadeus



Avete saputo quest’anno, 2021, con un po’ di ritardo che Amadeus vi avrebbe chiamato di nuovo dopo due edizioni
“Siamo partiti con un po’ di ritardo. Amadeus ci ha chiesto un “Restyling del passato”, un richiamo al varietà classico della tv con elementi contemporanei”.
Vi ha chiesto qualcosa di particolare, di mantenere ad esempio la scala ormai una peculiarità dei Castelli ed una sorta di disegno tra passato e futuro
“La scelta della presenza della scala è sempre del direttore artistico, non è un nostro segno distintivo ma proprio una richiesta precisa”
Perché quel colore bianco rispetto alle altre edizioni che si subito visto quando si è aperto il sipario della prima serata
“ La presenza del bianco è dovuta al desiderio di riportare un po’ di tradizione del varietà al festival e anche dalla volontà di ridurre la quantità di schermi presenti in scena”.



La scenografia aveva comunque quelle forme curve un’altra caratteristica del duo Gaetano e Chiara Castelli
“Una sintesi tra le scenografie dei due Festival precedenti di Amadeus e abbiamo voluto, con queste forme, esprimere anche la speranza che quell’‘astronave’ disegnata lo scorso anno sia finalmente giunta in un luogo dal quale ripartire tutti”.

L’anno scorso da quando avete cominciato a progettare e quindi a lavorare?
“Abbiamo iniziato ad agosto e finito il progetto dopo circa un mese. Da ottobre è iniziata la costruzione e dai primi di dicembre il montaggio all’Ariston”

Team collaudato


Chiara voi avevate una squadra collaudata
“Abbiamo un team di ragazzi giovani che sono coordinati da Manuel Bellucci che è presenza fondamentale per tutti i progetti, non solo Sanremo”.
Come hanno giudicato il vostro nuovo sforzo all’Ariston?
“Sembra sia stato apprezzato. Amadeus era molto contento del lavoro fatto e questo era il nostro primo obiettivo. Aggiungo che anche il pubblico ha seguito la manifestazione e speriamo che un po’ sia anche merito dell’immagine presentata, frutto del lavoro nostro ma anche del DOP Mario Catapano e del regista Stefano Vicario”



Amadeus che vi ha detto?
“Era molto contento. Il sipario è stato tra le cose che più lo hanno colpito”.

Chiara figlia d’arte

Chiara possiamo definirla figlia d’arte. Quanto è stato importante e diremmo determinante per la tua carriera avere un padre scenografo?
“Tanto, senza di lui non avrei conosciuto questo lavoro e non mi sarei appassionata alla scenografia. L’amore per l’arte in generale mi è stato trasmesso dai miei genitori, così come la disciplina nel lavoro e l’impegno nell’affrontare sfide ed imprevisti”.
Quanto sono stati importanti i consigli di papà?
“Il consigli sono due principalmente: lavorare sodo, non smettere quindi mai di imparare e di avere e quindi cercare curiosità”.
Ormai da qualche anno stai prendendo tu le redini nell’azienda Castelli
“Non esageriamo. Si lavora con un maestro, come dicevo prima, che non ti guarda dall’alto, ma con grande umiltà e competenza a tal punto che la voglia di lavorare non ti abbandona”

Non solo Sanremo


Non parliamo solo di Sanremo perché avete firmato molte altre scenografia
“E’ vero! Non sto qui ad elencarle, ma sono già tante e ne sono orgogliosa. E poi firmarne nove per Sanremo”
Leggere… ’Gaetano Castelli lo scenografo che il mondo ci invidia, per te è emozionante ma anche tanto orgoglio’?
“L’ho detto prima, sono una donna, una figlia fortunata e professionista che cerca di prendere vieppiù consigli da un vero artista (noi lo chiamiamo prof)della scenografia”.

Per altri due anni con Amadeus


Secondo te, nei rumors che si sentono di vedere di nuovo Amadeus direttore artistico e presentatore per la quarta e quinta volta consecutiva c’è qualcosa di vero?
“Dopo un successo così evidente è normale pensare di far continuare Amadeus nel suo percorso, dipenderà da lui decidere, sicuramente lo farà solo se riterrà di avere un’idea all’altezza delle sue aspettative. Ed infine, lo abbiamo fatto di proposito perché la notizia è di qualche giorno”.
La RAI ha comunicato ufficialmente che Amadeus per altri due anni sarà il direttore artistico del Festival più importante della canzone. Vedremo di nuovo il duo Gaetano e Chiara Castelli nei titoli con la scritta… ’Scenografia di Gaetano e Chiara Castelli?
“Siamo molto felici di continuare questo percorso insieme ad Amadeus, sarà una sfida nuova; ancora non abbiamo nessuna indicazione ma siamo felici di poter iniziare questa nuova avventura”.


Rispetto al 2021 di tempo ne avete per ‘inventarvi’ un’altra vostra creatura artistica
“Aspettiamo che ci chiami Amadeus e poi si potrebbe ricominciare il lavoro da dove ci eravamo lasciati”
Nel frattempo che lavori stai preparando lo studio Castelli che da Via Margutta si è trasferito in via della Scrofa?
“Continuiamo la collaborazione con il Moulin Rouge che ha rinnovato la struttura del teatro, poi dei progetti per dei live estivi che speriamo finalmente di poter realizzare dopo due anni di stop”.
Il consiglio più frequente di papà?
“Credi in te stessa”.

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Egidio Cerelli
Egidio Cerellihttps://www.tunews24.it
Giornalista del quotidiano online "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News", inizia a collaborare con il Messaggero il 29 aprile 1973, quindi con il Corriere di Frosinone, Radio Frosinone, TeleUniverso e Itr, per le telecronache del Frosinone Calcio e del Basket Veroli. Quindi Extra Tv, Ciociaria Oggi, La Provincia Quotidiano e Tg24. Organizzatore di numerosi eventi tra cui la Biennale del Ferro Battuto, Premio Veroli con Mogol, Premio Valente con Gaetano Castelli.
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