di Dario FACCI –
Fantini parla emozionato, ringrazia De Angelis che “da vero leader si è speso senza risparmiarsi mai specialmente in questi giorni”, annuncia con un nodo alla gola la proposta di candidatura all’Assemblea di candidare a sindaco Domenico Marzi e la risposta, scontata, arriva immediata, con un applauso corale, lungo. “Da domani mattina saremo pancia a terra per costruire una lista molto competitiva, nella quale compariranno figure importanti come Michele Marini (e questa è la vera novità) e le massime personalità che il Partito Democratico può mettere in campo a Frosinone”.
Poi parla Memmo Marzi ed ancora più commosso, addirittura all’inizio non riesce a parlare, ha un nodo in gola. E Marzi parte all’attacco. “Faremo una campagna elettorale dura, in piena contrapposizione ai nostri avversari. Frosinone è una città che si è spopolata, che ha perso la Banca d’Italia, che ha perso l’Aeroporto, che sta diventando la cenerentola del Lazio. Non mi piace perdere tempo, punto a vincere le elezioni. Devo dire però che la politica non è stata capace, se io sono ancora candidato dopo 22 anni, di coinvolgere i giovani. Per questo ci impegneremo a comporre una lista di giovani. Ci impegneremo ad aprirci alla società”.
“Il mio diniego iniziale – ha detto ancora Marzi – non è stato un diniego di comodo. Poi è successo che Francesco De Angelis ce l’ha messa tutta. De Angelis abita vicino casa mia, mi ha tempestato, non ha mollato la presa e alla fine mi ha convinto. Tanto che ora sono molto convinto, anche perché a Frosinone voglio molto bene”.

Insomma il Pd tira un respiro di sollievo soprattutto per aver scacciato l’incubo delle enormi difficoltà che ha incontrato nel trovare una soluzione competitiva dopo i problemi incontrati con il progetto di “campo largo” e trasversale che vedeva Mauro Vicano, da più di un anno, come protagonista. Progetto che resterebbe in campo perché Vicano vuole candidarsi comunque, asserendo di avere due sue liste civiche, una lista di Azione capitanata dalla Sardellitti, una civica che fa capo a Luigi Vacana, un’altra che fa capo a Tucci e a Gagliardi. Non è sicura la partecipazione di Polo Civico. Sebbene Marzi abbia detto che non riuscirà mai a vedere nell’amico Vicano un avversario, le cose saranno diverse: lo sarà.
Il segretario regionale Astorre ha suonato la carica e ha chiesto che tutti, ma proprio tutti, si pongano a disposizione. “Qui o si va tutti a Napoli in carrozza o tutti alla macchia a fare il carbone”. Un modo di dire, chiarissimo, che la posta in gioco è grossa, difficile, e non saranno accettate dimenticanze. Serve, insomma, una lista forte.
Intanto, sempre nel centrosinistra, domani sarà ufficializzata la candidatura di Vincenzo Iacovissi come leader di una coalizione che si vede composta, per ora, da socialisti, +Europa e un’altra civica.
Altri movimenti ci sono con incontri tra Movimento5Stelle e ArticoloUno che potrebbero presentare un loro candidato a sindaco (si parla di una figura alquanto nota come Alberto Gualdini).
Sul fronte del centrodestra l’unità invece regna sovrana. Sono in corso le cosiddette Primarie per la Città per la scelta del candidato a sindaco (di cui abbiamo già ampiamente parlato), i candidati sono cinque ma non bisogna nascondere che tutte le forze politiche si sono espresse per Riccardo Mastrangeli. Sarà il ministro delle Finanza di Ottaviani, con estrema probabilità, a scendere in lizza contro i tanti candidati del centrosinistra.