Si svolgeranno oggi pomeriggio alle 15, nella chiesa del Sacro Cuore a Frosinone, i funerali del professor Roberto Vitelli. L’uomo, di 60 anni, è morto domenica scorsa in via Gaeta a Ceccano: era in sella sua bici quando, per cause ancora in via di accertamento, è stato travolto da una Smart condotta da A.D., un 23enne di Vallecorsa ma residente a Roma. Il professore è deceduto sul colpo dopo aver fatto un volo di almeno 30 metri in seguito al violento urto con la macchina condotta dal giovane.
Il 23enne nell’immediatezza dei fatti è stato arrestato e condotto ai domiciliari dai carabinieri su disposizione del Pm. I suoi difensori avevano chiesto di rimetterlo in liberta, ma il Giudice per le indagini preliminari, dopo l’interrogatorio cui è stato sottoposto martedì, ha deciso di respingere le istanze della difesa e di confermare la misura cautelare dei domiciliari con l’accusa di omicidio stradale.
La posizione del 23enne si sarebbe infatti appesantita per l’emergere di quello che viene definito “precedente specifico” risalente a due anni fa e per il quale, sei mesi fa circa, aveva ottenuto l’affidamento “in prova” ai servizi sociali. Inoltre, come confermato subito dopo l’incidente mortale, il ragazzo sarebbe risultato positivo al test antidroga, quindi quando la sua auto ha impattato con la bici del professor Vitelli sarebbe stato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (sembra cannabinoidi). Motivo per cui è stato subito arrestato dai carabinieri e su disposizione del Pm condotto ai “domiciliari”.
Ricordiamo che il prof Vitelli era originario di Frosinone ma da qualche tempo insieme alla moglie, medico nel Capoluogo, si era trasferito a Torrice. Insegnava scienze naturali al Liceo Sulpicio di Veroli.