Pressing dei presidi sul governo per rinviare di due settimane il ritorno in presenza a scuola. Il 10 gennaio è alle porte – scrive l’agenzia di stampa agi – e i dirigenti scolastici marcano sempre più stretto l’esecutivo che al momento tira dritto sull’intenzione di far tornare, lunedì prossimo, gli alunni sui banchi di scuola.
“L’obiettivo di tutto il pacchetto” approvato in Cdm “e in particolare per la scuola è di tornare in presenza e sicurezza. E così, è assolutamente chiaro” ha ribadito ieri il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Ma una lettera-appello dei presidi punta ad incrinare le certezze dell’esecutivo. “La situazione è ingestibile”, per l’impennata dai contagi, e per questo servono due settimane di Dad, il cuore del testo indirizzato a Draghi, Bianchi e ai presidenti delle Regioni.
Un documento, nato come un’iniziativa autonoma di una quindicina di dirigenti scolastici, ma poi dilagato sul web nelle ultime 24 ore con ben 2150 adesioni (destinate a crescere) a questa mattina (venerdì 7 gennaio), vale a dire oltre un quarto dei presidi (sono 8000) attualmente in servizio.