venerdì 17 Maggio 2024
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Pedopornografia, ludoteca degli orrori: filmati bimbi in tenera età. Dipendente comunale di Latina “regista” su Skype

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Nel 2021, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata impegnata nel far fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche in rete, riconducibili  sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali. 

Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, C.N.C.P.O., ha coordinato 5.515 complesse attività di indagine (+ 70% rispetto all’anno precedente) all’esito delle quali sono state eseguite oltre 1.400 perquisizioni (+ 87% rispetto all’anno precedente)Nel corso del 2021 si è verificato, infatti, un significativo incremento dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online: eseguiti 137 arresti (+98% circa rispetto al 2020) e denunciate 1400 persone (+17% rispetto al 2020).

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L’ incremento sale al +127% per le persone arrestate e del +295% rispetto ai casi trattati, se confrontiamo i dati prepandemici del 2019. Per quanto attiene l’attività di prevenzione sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet,  2.539 dei quali, riscontratone il carattere pedopornografico, sono stati oscurati mediante inserimento nella black list istituita ai sensi della L.38/2006. 

COMPARTIMENTO DEL LAZIO: DUE OPERAZIONI RACCAPRICCIANTI

LA LUDOTECA DEGLI ORRORI: FILMATI I PIEDI DEI BIMBI

A seguito di analisi forense su una micro SD rinvenuta casualmente da un privato cittadino, contenente numerosi file pedopornografici e altri file riconducibili al titolare di una ludoteca romana, veniva emesso, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, un decreto di perquisizione a carico dello stesso. Si rappresenta che molte delle fotografie rinvenute all’interno della micro SD ritraevano i minori all’interno dei locali della ludoteca e che nelle immagini venivano spesso ritratti i piedi dei minori.

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L’attività di perquisizione dava riscontro positivo in quanto il soggetto veniva trovato in possesso di circa 500 file immagine e 4.000 file video a carattere pedopornografico, pertanto veniva tratto in arresto per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico e,  come disposto dal P.M. di turno, sottoposto agli arresti domiciliari. La successiva più approfondita analisi dei dispositivi sequestrati consentiva di accertare che il soggetto, anche durante il periodo del lock-down, forniva un servizio di ludoteca da remoto, intrattenendo i minori attraverso la piattaforma Meet e Zoom, attraverso videochiamate dallo stesso registrate, durante le quali organizzava giochi per i minori che prevedevano l’uso dei piedi. Il soggetto veniva tratto in arresto e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

DIPENDENTE DEL COMUNE DI LATINA REGISTA DI VIDEO HARD CON BIMBI

A seguito di alcune segnalazioni provenienti sia dalla FIU (Financial Intelligence Unit) che dalla Banca di Italia, relative ad alcune transazioni finanziarie sospette, con le quali presumibilmente era stato acquistato materiale pedopornografico in live streaming, veniva individuato tra gli acquirenti un dipendente del Comune di Latina, affetto da tetraparesi spastica. L’attività di perquisizione informatica dava riscontro positivo in quanto il soggetto veniva trovato in possesso di numerosissimi file video a carattere pedopornografico, alcuni particolarmente raccapriccianti, per un totale di 109 ore di visione, pertanto veniva tratto in arresto per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico e, come disposto dal P.M. di turno, in considerazione anche della sua disabilità, sottoposto agli arresti domiciliari.

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La successiva più approfondita analisi dei dispositivi sequestrati consentiva di accertare che il soggetto non si limitava a scaricare materiale reperibile in rete, ma attraverso l’applicativo Skype lo stesso effettuava videochiamate con soggetti che avevano la disponibilità di minori e dopo aver pattuito il prezzo e inviato il pagamento attraverso un servizio di money transfert, dava indicazioni all’interlocutore su quali atti sessuali compiere sui minori, assumendo lui stesso il ruolo di regista dei video a lui dedicati in via esclusiva, acquistati per pochi euro. Il soggetto veniva tratto in arresto e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

GREEN PASS FALSI: SCOPERTE INTRUSIONI NEI SISTEMI SANITARI

Notevole anche l’attività finalizzata al contrasto ai fenomeni di intrusione informatica nei sistemi sanitari regionali, allo scopo di poter inserire dati relativi a vaccinazioni e tamponi mai eseguiti, finalizzati ad ottenere il rilascio di certificati green pass. 

Risale infatti a pochi giorni fa la messa a segno da parte della polizia postale di una vasta operazione – la più avanzata sinora realizzata nel settore – relativa alla messa in commercio di certificazioni green pass radicalmente false, ma in grado di resistere anche ai controlli possibili mediante l’apposita app di verifica, generate mediante furto delle credenziali dei farmacisti e successivo accesso illegale ai sistemi sanitari regionali di Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Calabria e Veneto.

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