Il Frosinone pareggia all’ultimo respiro con il fanalino di coda Pordenone. Andiamo a vedere chi sale e chi scende tra i giallazzurri.
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Gabriel Charpentier – Entra dalla panchina e fa la differenza. Disputa una gran partita fin dai primi minuti vincendo quasi tutti i duelli con gli avversari e tramutando prima in rete l’assist di Tribuzzi con un preciso piattone e poi insaccando in rete, su calcio di punizione battuto da Ciano, di testa. Per poco, proprio allo scadere, non sigla anche il gol del 3-2. Essenziale.
Emanuele Cicerelli – Altro calciatore che cambia la partita dalla panchina con la sua qualità. Sfortunato in occasione della punizione che va a finire prima sulla traversa, poi sulla linea di porta, e ancora sulla traversa. Dalle immagini ancora non è chiaro se il pallone abbia oltrepassato per intero o meno la linea di porta. Ricordiamo che in B non c’è la Goal Line Tecnology ma la Goal line camera, che analizza solamente la sequenza di fotogrammi.
Uguale
Francesco Zampano – Il solo a salvarsi del pacchetto difensivo contro il Pordenone. Bene nelle due fasi sia quella di spinta che quella difensiva. Crea sempre scompiglio con le sue accelerazioni e per poco non consente a Tribuzzi (troppo altruista nella circostanza) di siglare il gol del 3-2.
Daniel Boloca – Nel primo tempo gli unici pericoli arrivati dalla porta di Perisan hanno il suo zampino. Clamoroso l’errore nell’uno contro uno con l’estremo difensore avversario che riesce con i piedi a ribattere il tiro a botta di sicura del centrocampista giallazzurro. Nel complesso è l’unico, insieme a Zampano, a salvarsi tra gli undici titolari.
Flop
Przemyslaw Szyminski – Un errore grossolano manda in porta Cambiaghi per la rete del 2-1. In generale è comunque sembrato molto distratto contro il Pordenone, perdendo spesso e volentieri l’uomo nella marcatura.
Luca Garritano e Luigi Canotto – Pochi spunti per entrambi. Non sono i calciatori ammirati ad inizio stagione, forse proprio perché soffrono, più degli altri, il modo di attaccare diverso del Frosinone rispetto alle prime giornate. Con Ciano che svariava molto in attacco, infatti, loro avevano più campo libero da percorrere, risaltando così le loro caratteristiche da velocisti, specialmente quelle di Canotto. Con il Pordenone sbagliano tanto e non sono mai lucidi nell’ultimo passaggio o nell’ultima giocata.
Andrija Novakovich – Sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare; perde quasi tutti i duelli con i difensori avversari, impreciso negli stop, non fa mai salire la sua squadra e non si rende mai pericoloso. Con Charpentier in campo è tutta un’altra musica.