venerdì 19 Aprile 2024
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Alessandra Sardelliti lascia il Pd e spiega il perché

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“Lascio il Partito Democratico. Una scelta difficile, sofferta, a lungo meditata per  provare a capire se esistessero ragioni e margini per poter continuare questa esperienza.  Ma le ragioni e i margini, per quello che mi riguarda, non ci sono più”. Così Alessandra Sardellitti motiva la sua decisione.  E per ora si rende indipendente.

L’intervento

Innanzitutto però è doveroso ringraziare tutti coloro che mi hanno consentito di vivere  questa importante esperienza politica. E che mi hanno dato fiducia, affidandomi  deleghe e compiti importanti. Uno su tutti il Presidente Antonio Pompeo che mi ha  affidato la gestione della delega alla Pubblica Istruzione alla Provincia, lasciandomi  ampio spazio di manovra. In lui ho sempre trovato una persona corretta, leale e  preparata ed è stato il solo motivo che mi ha trattenuto nel non prendere prima questa  decisione. Continuerò a sostenerlo in questi ultimi mesi di mandato da consigliere  provinciale, augurandomi di poterlo nuovamente incrociare nel mio percorso politico.  E con lui tutta la meravigliosa squadra che lo affianca politicamente ed  amministrativamente”.  

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“In tempi non sospetti, prima delle elezioni comunali di Frosinone del 2017, ho deciso  di aderire al Pd perché convinta che fosse quello il baluardo del riformismo in Italia.  Nonostante divisioni e disorganizzazioni che sono apparse subito evidenti. L’elezione  a consigliere comunale di Frosinone resta un momento indimenticabile. Poi però  qualcosa è cambiato, inesorabilmente”.  

“In consiglio provinciale abbiamo fatto un lavoro enorme su un tema delicato come la  scuola, peraltro nei diciassette mesi di pandemia. Con investimenti e riqualificazioni.  Abbiamo permesso a tutti gli studenti di rientrare in classe il 14 settembre. Mai  abbiamo avuto il piacere di sentire il Partito al nostro fianco.  In consiglio comunale il Pd ha il gruppo più numeroso. Dovrebbe rappresentare il  fulcro di alleanze e di proposte, ma anche dimostrare di essere già forza di governo”. 

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“Non tutto ciò che viene dalla maggioranza è sbagliato ed esiste pure un principio di  continuità amministrativa. Se però si prova a dire questo (come ha fatto la sottoscritta),  allora si viene tacciati di “collaborazionismo”. E’ inaccettabile. E questo modo di  pensare dimostra perché il Pd nel capoluogo non è attrattivo. Pure in questo caso la  logica è quella della caserma e del non disturbare il guidatore. Peccato che alla guida  non ci sia nessuno però”.  

“Nei mesi scorsi, davanti alla vicenda dei concorsi di Allumiere e non solo ho ritenuto  di dire la mia per sollecitare una discussione. Non volevo certo mettere alla gogna  nessuno né maramaldeggiare. Non fa parte del mio modo di essere e di pensare,  soprattutto in quanto avvocato. Ma davanti all’invito ad una riflessione sono stata  ricoperta da critiche ed insulti. La logica da caserma. Oggi questo Pd non è il partito al  quale avevo aderito con entusiasmo e passione. D’altronde anche Nicola Zingaretti ha  detto di vergognarsi!”.   

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“Con l’arrivo di Enrico Letta nulla è cambiato. Anzi. Il PD ha continuato a concentrarsi  unicamente su temi che, seppure importanti, non toccano le corde degli italiani,  concentrati a superare un momento economico e sociale critico. Dispiace l’assenza di  una vera politica economica. Dispiace che i Partiti siano stati mandati fuori in giardino  a giocare a pallone, mentre i “grandi” decidono del futuro del nostro Paese. Dispiace  che su questo indebolimento del Partito nessuno apra una discussione seria e proficua”.  

“Volevo far parte di una grande famiglia riformista e dialogante, capace di trasformare  in forza le diversità e di avanzare costantemente proposte politiche. Non è andata così.  Ne prendo atto. Aggiungo che non riesco a ricordare l’ultima volta che si è riunito il  circolo frusinate del partito, politicamente paralizzato da mesi. Aggiungo che avrei  gradito sentire la vicinanza politica della segreteria provinciale. Ma detto tutto questo,  è ora di guardare avanti. Augurando al Pd le migliori fortune politiche. Per quello che  mi riguarda continuerò a fare politica. Da indipendente. Per il momento”.

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