Intervista con il paroliere che negli anni ha collaborato con numerosi cantanti ed anche con i Nomadi. E’ lui Marino Gaetano (Nino) che ha già scritto diversi brani per il nostro Lorenzo tra cui Vivi e lascia vivere insieme al musicista Christian Epifano
di Egidio Cerelli
Marino (Nino) Gaetano nasce a Milano ma le sue giornate da quasi cinquantenne si snodano tra Fermo (estate) ed Abruzzo (inverno)
Difficile da stanarlo dalle sue terre dove ancora conta il callo nella mano. Ci riusciamo con qualche escamotage del mestiere. Ascoltiamolo
“Sai bene amico mio che il momento è particolare e che io sono una persona particolare, per questo quando mi hai mandato su warsapp….’Oggi ho intervistato Mario Lavezzi (e chi come me vive di canzonette, sa che cosa rappresenta uno come lui nel panorama della musica d’autore) e poi vorrei intervistare anche te’.
E’ vero. E lui di solito risponde con ritardo ai messaggi o persino dopo giorni. Questa volta però ha fatto una eccezione.
“Forse perchè mi scordo del tutto, ma, come vedi, un minuto dopo ti rispondo. Lo ho fatto con un messaggino, scrivendoti: “Dai Egidio non mettermi in imbarazzo… ci conosciamo, collaboriamo, ci arrabbiamo, sogniamo e la musica amiamo” (che è esattamente il rapporto che abbiamo)”.
Si comincia. Ti ricordi come ci siamo conosciuti?
“Ci ha presentati Beppe Carletti dei Nomadi, un giorno di primavera (citando Lavezzi). Una ragazza della Ciociaria, Ilaria, apriva il concerto dello storico gruppo, intonando un mio brano di cui sono autore e che tu Egidio, promuovevi”
Ovviamente stai parlando di ‘Angelo della notte’ che anche altre ragazze hanno poi ripreso.
“Sì!”
Poi arriva l’anno in corso.
“E’ vero. Mi hai mandato un provino di Lorenzo Fiorini, un diciottenne delle tue parti”.
E subito scatta una scintilla.
” La voce di Lorenzo mi convince e scrivo per lui alcuni brani sotto la tua direzione. So che sta andando veramente forte”
E sì perché spopola non solo sulle piattaforme digitali, dove ha superato le 70.000 visualizzazioni ma anche su varie TV. Ti ricordi delle tue ‘trasferte’ in Ciociaria per lui?
“Come no! Mi sono trovato molto bene. So che sta preparando anche un altro mio inedito per il Festival internazionale della canzone sulla più importante TV albanese e ne sono ovviamente felice”.
Ed aggiungo che stiamo lavorando anche con i tuoi ‘pezzi’ per realizzare il primo album. Ci saranno cinque o sei tue canzoni.
“Sono contento e spero che possa cominciare a fare concerti al termine della pandemia”.
Ci proveremo. Veniamo a te quale autore. Come hai cominciato?
“Come sono approdato nel mondo della musica? E’ bello e anche triste ricordarlo perché oggi oramai la musica è cip, gratis in ogni canale e i messaggi parlano per lo più di coca e di gnocca… non è semplice essere ottimisti per il futuro”.
Quando le prime composizioni musicali?
“Appena maggiorenne scrivo le prime: Donna vanità e Per te io dovrei. A produrle sono Teddy Reno e Rita Pavone”. L’etichetta discografica la prestigiosa RCA italiana nel 1982″.
Poi sei stato chiamato anche per altri lavori.
“Nel frattempo scrivevo spot pubblicitari per la mia e di altri fidati amici – Nuova Radio Centro Italia- di Porto San Giorgio e alcuni pubbli-redazionali per Pegaso 2000 e dintorni, testata di Reggio Emilia”.
Uno dei lati del tuo prisma è anche essere poeta. Ci racconti un pò
“Come poeta, nel 1984 interpreto al Maurizio Costanzo Show una mia lirica inserita nella mia raccolta di poesie Un’ora da Re. Era la prima volta davanti alle telecamere, ci sono ritornato in occasione di: Domenica in … edizione condotta da Raffaella Carrà, con un brano cantato da Gianni Nazzaro e con Marzia Roncacci – Tg2 Insieme -, per presentare Lascia il segno dei Nomadi… ma l’autore vive nell’ombra e raramente è esposto in prima persona, se non è Mogol… Ne siamo più 80000 tra passato e presente, ma in pochi riusciamo a vivere solo d’ingegno”.
Incontri ‘tecnici’ ne hai avuti, mi dicevi.
“Importante per me quello con il Maestro Gianmaria Berlendis, l’uomo che ha riportato l’orchestra al festival di Sanremo in occasione della quarantesima edizione. – un vero Maestro, anche di vita e nonostante eravamo diventati amici e frequentati per anni, dal primo all’ultimo giorno gli ho sempre dato del lei per dimostrargli il mio rispetto-”.
Che c’entra Celentano nel tuo ‘curriculum’ musicale?
“Altra significativa conoscenza e frequentazione è stata quella di Piero Vivarelli, lo scopritore di Adriano Celentano (suoi i testi di: Il tuo bacio è come un rock e 24mila baci). Personaggio eclettico, annoverava tra gli amici Renato Zero, Antonello Venditti e Caterina Caselli”.
Nilla Pizza invece.
“Altra Maestra Nilla Pizzi, la Regina della musica italiana con la quale ho condiviso la stesura di una decina di canzoni. -Una di queste ha fatto con lei il giro di una parte di mondo. Aveva una grande carriera alle spalle, ma non parlava mai del passato, era proiettata sempre verso il futuro e sul palco era come per la strada, di una simpatia e di una umiltà uniche-”
Arrivano i Nomadi, anzi il suo leader.
“Poi appunto Beppe Carletti, artefice della carriera di Francesco Guccini, Luciano Ligabue e Zucchero. Ha musicato insieme a Christian Epifano i miei testi: Animante, Figli dell’oblio e Lascia il segno, titolo dell’omonimo album. Ha anche prodotto l’album Bertoli, che apre con una mia canzone dedicata a Pierangelo”
E ancora
“Con la Sound Music International di Milano ho pubblicato un numero davvero impressionante di brani per Orcheste e non. Ricordo: Paolino Boffi, Daniele Violi, Emanuela Bongioni, Michele Rodella, Titti Bianchi (Regina delle balere), con lei anche -Tu canti tra le nuvole- esibita al Microfono d’oro di Radio Zeta (per gli adetti del liscio al pari del Festival della canzone italiana). Due brani per -La favola del presepe- e – Il Cantaimpara- con 17 canzoni a tema per la didattica elementare. Per Eugenio Ban showman Triestino, ho composto le sigle dei programmi di Telelombardia (Festa in Piazza) e Antenna3 (Vamos a Bailar), nonché il suo Album: -Metà e Metà- che nel 2009 ha venduto circa 15000 copie”
Entra in campo anche tuo figlio
“Insieme a mio figlio Giulio Maria Marino ho scritto: -Libero se canto- con altri 5 brani nel CD del tenore internazionale Marco Berti e 6 brani nell’antologia “ I miti della canzone italiana” della scomparsa Nilla Pizzi, detta la “Regina della musica italiana” per avere ottenuto al Festival di Sanremo: due primi posti, quattro secondi posti, due terzi posti, un intero podio e due Premi alla Carriera. Due volte è stata ospite ed una presentatrice. Con lei pure -Un uomo pazzo da legare-inserito nel Cd Italian Indipendent Music curato dall’Associazione Fonografici Italiani (AFI). “Finalista con Roberta Murri -Sibilla- al Sanremo Famosi, oggi Aera Sanremo e a Sanremo Social con -Una stupida idea-”.
Non solo canzoni ma anche sigle importanti
“Sigla ufficiale per il Casinò di Saint Vincent -Casinò c’est chic- e delle sigle per la Okay Group, società abruzzese che opera nel campo dei centri commerciali e dei villaggi turistici.-The Cowboy- è stata inserita nel Cd -Un’Avventura- 1° premio della canzone d’Autore, indetto dal Comune di Molteno in onore di Lucio Battisti”.
“ – E noi così – scritta con l’ex Direttore del C.E.T. di Mogol, Marco Brusati, vince nel 2008 il JP II° Jammin Festival”.
“Come poeta ho liriche nell’Antologia del Premio Letterario: – Fonopoli: Parole in movimento 2003 – prefazione di Renato Zero e nella raccolta -Il Federiciano-2009”.
Lascerai il testimone a tuo figlio
“Con mio figlio ci occupiamo anche di una piccola Edizione Musicale (Animarte), ma Giulio Maria non vede roseo il futuro per la musica ed è sempre più impegnato nella sua attività florovivaistica”… e come premesso all’inizio, come si può essere ottimisti”?
Dunque, paroliere, poeta, un compositore. Ed ora anche anche un talent scout”.
“Permettimi di ricordare che per le Edizioni i Nomadi il fortunato lavoro di qualche anno addietro Lascia il segno, titolo dell’omonimo album. E altri testi, sempre per il gruppo più longevo d’Italia fondato da Beppe Carletti, Figli dell’oblio e Animante, composizioni contenute nel cd e dvd live XXIV Tributo ad Augusto Daolio, e in altri sei album di gruppi vari. In questo periodo, ho scritto sei testi contenuti nel cd inciso dal tenore Marco Berti”
Forse hai dimenticato qualcosa? “I due brani nella raccolta di canzoni e racconti inediti “I Legnanesi per i bambini” sono: -Il pappagallo col cappello- che apre il lavoro e -La Teresina balla- che lo chiude, entrambe musicate dall’elpidiense Nicolò Buccioni. Per ogni copia venduta (on line presso La Feltrinelli, IBS, Mondadori Store e Amazon), I Legnanesi devolveranno 1 euro a sostegno della campagna “Ogni bambino è vita” promossa dal comitato italiano dell’Unicef”.
E poi? “Ho collaborato anche per Marco Fedeli (per la Agos di Modena di cui sono stato anche pubblic relation nei primi anni ’90), ho scritto intero album “la mia strada”. Marco ha cantato e suonato per 20 anni in tutta la penisola e con i Giganti. L’album è sbarcato anche in Svizzera e in Russia”.
Durante il Covid che hai scritto di particolare?
“Ci sto lavorando sopra e quando tutto sarà pronto te lo farò sapere”.
Buon Natale e felice anno nuovo!
“Anche a te e Lorenzo, Fammi sapere quando andrà in Albania al Festival Internazionale della canzone”.
Come no! Ti aggiungo che Lavezzi lo vuole a Milano alla sua Scuola “Campusband” e sarebbe una ottima esperienza.
“In bocca al lupo!”