Il leader della Lega Matteo Salvini ha condiviso sulla sua pagina Facebook, con oltre 4 milioni di follower, l’articolo di Andrea Amata “L’Ong ha violato la legge, ma a processo ci va Salvini”. L’intervento di Andrea Amata, opinionista de Il Tempo e del blog di Nicola Porro, è stato inondato da migliaia di like (oltre 46.000), risultando il post più apprezzato e condiviso della pagina ufficiale di Matteo Salvini.
Il Capitano leghista introduce l’articolo con una sua personale riflessione: «Mentre l’Italia è invasa da finti profughi infetti che fuggono e aggrediscono le Forze dell’Ordine, andrò a processo per aver fermato gli sbarchi. Ma so di avere dalla mia parte la maggioranza degli italiani». Andrea Amata nel suo articolo ricostruisce la vicenda dell’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, accusato dal Tribunale dei ministri di sequestro di persona per aver interdetto lo sbarco degli ospiti della Open Arms, con un’analisi esaustiva tanto da essere stata divulgata dallo stesso leader del Carroccio.
E parrebbe che ieri, in giornata, ci sia stata stata anche una telefonata tra il “capitano” ed Amata, in cui si sarebbe parlato della questione scambiandosi idee ma anche commenti sull’articolo uscito. E poi della situazione politica del Paese.
Di seguito alcuni estratti dell’intervento di Amata: «Il comandante della nave ha violato la legge e negato la disponibilità a collaborare con le autorità spagnole ed italiane, mettendo in pericolo i migranti, ma il tribunale dei ministri ha ritenuto di dover processare Salvini, che ha operato nel perimetro della legalità autorizzando, peraltro, lo sbarco e l’assistenza sanitaria a chi ne aveva diritto (minori e malati). Pretendere che la legge, che vieta l’ingresso, il transito e la sosta nel mare territoriale italiano, venga rispettata è già in sé un preminente interesse pubblico da riconoscere all’azione dell’ex ministro Salvini. Mandarlo a processo ha significato abdicare al primato della politica, riconoscendo alla magistratura la prerogativa di censurare le scelte del governo con ipotesi di reato dissociate dalle norme e dalla razionalità. Infatti, non può esistere il sequestro di persona, imputabile a Salvini, con il comandante della nave dell’Ong spagnola Open Arms che rifiuta di percorrere le alternative indicate da Malta, Spagna e Italia».
E ancora: «Per configurarsi il sequestro coloro che lo subiscono dovrebbero essere vincolati in un luogo senza possibilità di mobilità, mentre nel caso in esame all’Ong era stata concessa la facoltà di scegliere itinerari di navigazioni per assicurare lo sbarco in sicurezza dei migranti. Il vero sequestratore, semmai, è il comandante che ha obbligato i suoi ospiti alla precarietà della situazione nonostante le soluzioni di stabilità prefigurategli. La verità è che gli sbarchi con Salvini sono scesi dell’80% con l’effetto positivo di aver scoraggiato le partenze e i conseguenti lutti in mare. Un merito che andrebbe riconosciuto e non vessato dall’accanimento giudiziario. Gli arrivi finora sono triplicati, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e in queste ore è stato registrato un nuovo focolaio di coronavirus a Treviso a seguito di test eseguiti nel centro di accoglienza dell’ex caserma Serena. Sono risultati positivi 134 migranti che confermano la correlazione tra immigrazione e Covid».