A Veroli a soli 20 anni il record dei punti in una sola partita (51). Ora gioca con la Reggiana dopo essere stato per dieci anni anche in nazionale
di Egidio Cerelli
Beppe Poeta che quest’anno milita in serie A con la Reggiana, è stato il play della Prima Basket in serie B d’Eccellenza. E che play!
“Sì cominciai quando avevo 14 anni dopo aver lasciato le giovanili della Battipagliese con la Pallacanestro Salerno, e diventai poi play titolare in B2 a 16 anni”- ci dice subito. Il suo mentore coach Andrea Capobianco un talent scout dei giovani cestisti lo aveva preparato talmente bene che Salieri lo volle alla Prima Veroli in Serie B d’Eccellenza.
L’anno del record
“Sì, nella stagione 2005-06 conquistai il record assoluto di punti realizzati in una sola partita di serie B furono 51 contro Forlì”. Ricorda con affetto quell’anno. Ed io ero al PalaCoccia a fare la telecronaca. Lo ricordo benissimo. Subito i supervisori di Teramo Basket lo visionarono più volte a Veroli. L’incontro con il presidente Zeppieri e di corsa in serie A.
“Fu un anno spettacolare che mi ha lanciato nel grande Basket. Teramo mi dette una chance in A/1”
Con il cambio play americano riuscisti ad avere l’opportunità a quattro giornate dalla fine riuscisti a raggiungere la salvezza.
Determinanti i dati che facesti registrare. Tant’è che venisti successivamente premiato come Miglior Giocatore Italiano 2008 “Premio Reverberi” Oscar del Basket.
Andrea Capobianco il suo talent scout
Arriva un coach che ti conosceva bene perché ti aveva lanciato da giovanissimo. “Andrea Capobianco è stato per me un secondo padre, a lui devo tutto cestisticamente”
Conquistasti con la tua squadra il terzo posto e guadagnasti anche MVP del girone di andata della serie A. Quindi il contratto triennale con la Virtus Bologna. Poi la rescissione ed il viaggio all’estero al Saski Baskonia di Vitoria.
Il ritorno in Italia avvenne con l’Aquila Basket Trento. Ma ecco la stagione top, quella con l’Auxilium CUS Torinocon la conquista della Coppa Italia a Firenze.
“Fu il momento più bello della mia carriera cestistica , il primo trofeo di una città importante come Torino , il primo trofeo per me!!”
Con 23 punti e 10 assist. A seguito della vittoria della Coppa Italia, firmasti il prolungamento del contratto per altre tre stagioni, sempre con il sodalizio torinese.
In seguito, purtroppo arrivo’ il fallimento dell’Auxilium Torino, nel giugno del 2019 e firmasti un contratto biennale con la Pallacanestro Reggiana, diventandone anche il capitano
“E ci gioco tuttora con una società seria che guarda lontano e devo dire che mi trovo molto bene”
La Nazionale. Che ricordi hai?
“Fantastici ed è stata una emozione unica. Indossare per dieci anni la maglia azzurra è il sogno di tutti i bambini ed io ne vado fiero”
Che cosa è il Basket per te? Hai una foto nel post… ”E’ questa la vita che sognavo da bambino”
“Non aggiungo altro se non che per me il Basket è tutto”
L’anno magico di Veroli
Facciamo ora un passo indietro quando all’età di venti anni diventasti l’idolo degli ultrà del Basket Veroli. Quel record con Forlì.
“Partita che ricorderò sempre perché la sentii subito mia. Eravamo secondi in classifica e fu quella una giornata magica perché iniziai con una bomba e poi un’altra e la tranche agonistica mi invase a tal punto che tutto mi riusciva bene , e soprattutto arrivo anche il successo di squadra”
Un record che nessuno ancora ha eguagliato.
Capobianco e Salieri due allenatori che hanno detto di te solo cose belle. “Capobianco mi ha insegnato tutto della pallacanestro. Diciamo l’80’ % mentre Salieri ha avuto per me un ruolo importantissimo dandomi la squadra in mano”
Quelle serate davanti alla Tv di cui diventasti protagonista quando Anna Tatangelo e Valeria Altobelli ti seguivano perché come dicevano loro oltre che ottimo giocatore eri anche bello?
“Ricordo con affetto Anna e Valeria. Per un paio di sere ci divertimmo davanti alle telecamere in trasmissioni sportive che tu dirigevi. Diventarono una madrina e l’altra una grande fan della nostra squadra. Se puoi, salutamele”
Farò del mio meglio.
Due anni fa dovevi salire a Veroli per ritirare un premio speciale. Venne tuo padre il quale commosso seppe dire alla platea del Premio ‘grazie perché mio figlio Beppe a Veroli è diventato un giocatore e lo disse commosso”
“Grazie a Veroli che mi ha lanciato nel Basket che conta”
I ricordi di Veroli
Che ricordi hai di Veroli?
“Ottimi ricordi per l’esperienza che feci lontano da casa e furono nove mesi intensi. Tutti mi stavano vicino, mi hanno aiutato a giocare bene e persino a coccolarmi in quanto ancora ventenne ed un po’ ce la misi anche io giocando bene”
Sai delle Coppe Italia vinte e delle due finali per salire in serie A/1
“Mi ricordo dei due allenatori Cancellieri e Trinchieri e di Antonello Riva, la squadra che anche io seguivo da lontano in TV quando la Prima Veroli giocò a Sassari ed a Varese. Fu sfortunata nonostante avesse tanti di quei giocatori che ancora oggi sono la fortuna di molte squadre”
Il PalaCoccia che tu conoscevi bene è stato ristrutturato ed oggi può ospitare 4000 spettatori, ma non c’è più né società e neppure la squadra.
“Non entro nel merito delle vicende, ma Veroli per i suoi precedenti sportivi non può vivere senza il basket che conta. Me ne dispiace tanto”
E di Kyle Hines all’Olimpia Milano
“E’ uno dei più forti in Europa ed io l’ho avuto come avversario in Eurolega”.
Oggi sei capitano della Reggiana. Una società solida che una volta giocava contro la Prima Veroli. Quest’anno mi dicono che avete fatto un buon roster
“E’ bene organizzata ed io due anni di contratto. Le altre squadre? È ancora presto per definirne la potenzialità”
Lo scudetto?
Per te è quale la squadra da battere tra Milano Venezia e Sassari
“Sicuramente Milano è la squadra da battere , seguita subito dalla Virtus Bologna”
Oggi viaggi sui 34 anni. 14 anni fa Veroli è stato per te un buon trampolino di lancio. “Ottima annata”
Un saluto ai supertifosi verolani che quando la TV irradia la domenica le immagini della tua squadra sono davanti alla Tv facendo tifo ancora per te?
“Ringrazio perché so che sono rimasto nei loro cuori e li ricordo con tanto affetto e soprattutto quella Brigata Ciociara cui sono rimasto sempre affezionato. Un grande saluto”.
Dove hai trascorso il lockdown?
“A Reggio Emilia”
Come lo hai vissuto?
“Serenamente sapendo che dovevamo comportarci in un certo modo attenendoci alle disposizioni nazionali”
Stranieri
Difficile averli in squadra con il post Covid?
“Gli stranieri hanno il loro ruolo importantissimo. Con le frontiere aperte loro vengono da noi e molti italiani si imbarcano per l’estero”
Giocatori con cui hai avuto rapporti ottimi.
“Con tutti quelli con cui ho giocato siamo rimasti tenti amici e poso dire di essere stato fortunato perché ne ho avuti diversi bravissimi. ”
Quando inizierà il campionato? “Ancora non si sa se non la data del 29 agosto della Supercoppa”
Quello che sta per iniziare sarà un campionato diverso?
“Dobbiamo abituarci e spero di tornare presto alla normalità”
CIAO, FABRIZIO!
Ci ha lasciato un tuo coetaneo che era un tuo grande fan, Fabrizio.
“Ed allora permettimi Egidio di mandare un forte abbraccio al papà di Fabrizio uno degli ultrà che vedo con me nella foto ed a cui oggi viene dato l’ultimo saluto. Rimane nel mio cuore come tutti voi amici di Veroli”.
Excelsior, sempre più su, Beppe… poeta del basket!