mercoledì 15 Maggio 2024
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Veroli – “No Fasti in un momento… nefasto”. Intervista a tutto campo alla consigliera delegata Cerquozzi

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di EGIDIO CERELLI

Anche Veroli sta soffrendo per l’emergenza e per quanto abbattutosi sull’intero tessuto economico e sociale nazionale e di conseguenza su quello locale. In particolare, il settore della cultura e del turismo, è tra quelli che sono maggiormente in crisi a causa della pandemia da Covid-19. Cerchiamo di approfondire sul particolare periodo, con la consigliera delegata alla Cultura, Francesca Cerquozzi. E sì, perché già dall’anno scorso appena dopo la sua elezione ha avuto dal sindaco il mandato-delega per tale incarico, nonostante i ‘soliti della loja’ abbiano malignato sul suo impegno cui ha dato il massimo.

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“Tu che mi conosci, sai come la penso. Sono molto pragmatica e guardo sempre dritto avanti tenendo bene in mente quella frase del massimo poeta: ‘non ti curar di loro ma guarda e passa’. Oggi la realtà ci porta purtroppo a convivere con uno tsunami invisibile ma che è dietro l’angolo”.

Quale la tua prima riflessione?

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“Il settore della cultura e del turismo è sicuramente tra quelli più duramente colpiti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. I dati dell’Enit, l’Ente nazionale italiano del turismo parlano chiaramente: in Italia il comparto turistico ha inciso nel 2018 per il 13,2% del PIL nazionale, per un valore economico di 232,2 miliardi di euro. Il turismo rappresenta il 14,9% dell’occupazione totale, con oltre 3,5 milioni di occupati. Le conseguenze di un collasso del settore sarebbero nefaste, tenuto conto delle molteplici attività collegate e dei numerosi professionisti coinvolti, che vanno dalla ristorazione e l’enogastronomia, alla fruizione del patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico, nonché al settore degli eventi. Se questi dati li contestualizziamo anche su Veroli, tra i centri più importanti di attrazione culturale e turistica della nostra provincia, siamo anche noi in crisi a causa della pandemia. Vedere il nostro bellissimo centro storico ed il resto del territorio deserto è davvero irreale”.

Come vi siete organizzati in questi due mesi di fermo assoluto di attività culturali e turistiche?

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“Non abbiamo potuto fare altro che attenerci scrupolosamente alle disposizioni emanate dal Governo centrale, dalla Regione Lazio e, soprattutto, dalle Autorità sanitarie. È stato fondamentale rispettare i divieti per contribuire a prevenire ulteriori contagi e, pertanto, anche a Veroli ogni attività di intrattenimento organizzata in modo tradizionale è stata purtroppo interrotta. Uniche eccezioni, sono stati gli appuntamenti per i bambini con il “teatro creativo” e quello di sensibilizzare sempre i più piccoli a “scrivere fiabe”, promossi in collaborazione con l’associazione Duecentoventi che gestisce il teatro comunale e le Officine Culturali. Iniziative fatte grazie alle tecnologie informatiche ed ai social disponibili, che sono state fondamentali per coinvolgere i bambini a casa e di questo ringrazio i nostri partner per l’impegno profuso”.

In molti si chiedono che fine faranno gli eventi estivi. Ci sono margini per poter organizzare il festival del teatro di strada (Fasti) e quello della musica popolare?

“Al momento appare molto difficile poter assicurare lo svolgimento di tali eventi. Il distanziamento sociale è indicato quale fattore indispensabile da mantenere anche nei prossimi mesi estivi e, pertanto, tutti ci ritroveremo a resettare le organizzazioni di manifestazioni tradizionali e consolidate che caratterizzavano il lungo periodo estivo oramai alle porte. Non nascondo che i programmi dei Fasti e di Ernica Etnica erano pronti già dal mese di dicembre, ma dobbiamo attendere le ulteriori direttive e provvedimenti delle Autorità preposte per prendere le nostre definitive decisioni al riguardo”.

Quindi, i grandi eventi dell’estate verolana sospesi o rinviati?

“Ripeto, bisogna attendere le linee guida nazionali e regionali. Non possiamo improvvisare nulla perché la situazione è delicata e va presa con la massima responsabilità e cautela per non rischiare di mettere in gioco tutti i sacrifici sostenuti in questi due mesi stando a casa. Idee non mancano perché si potrebbe ad esempio pensare di organizzare entrambi i festival durante il periodo invernale, magari in formato ridotto, tipo “winter festival”, oppure rinviare tutto al 2021. Tutto dipende, però, dalle regolamentazioni che si dovranno rispettare e che noi attueremo perché l’Amministrazione è sempre attenta al rispetto delle regole”.

L’attività politica-amministrativa è però assicurata seppure con qualche limitazione o ritardo. Ecco, come state pensando di reagire a tutta questa empasse causata dalla pandemia e conseguenti limitazioni?

“Siamo attenti alle opportunità che la Regione Lazio metterà a disposizione degli enti locali. Cercheremo di partecipare ai bandi regionali che, sicuramente, saranno indirizzati verso quelle attività che si potranno intraprendere e che ci auguriamo ci vedranno protagoniste. Il problema è, fatti, quello di evitare intrattenimenti indoor o se anche all’aperto senza eccessi di assembramento. Il nostro territorio, con l’immenso patrimonio paesaggistico disponibile, ci darà una grossa mano a poter progettare soluzioni di intrattenimento e sport all’aperto in grado di assicurare il distanziamento sociale. Ci proveremo, come non ci tireremo indietro nell’organizzare appuntamenti con la partecipazione di un numero limitato di spettatori, sempre distanziati tra loro, perché è indispensabile reagire a questa emergenza. La cultura ed il turismo sono troppo importanti per l’economia del nostro territorio, per l’indotto di micro attività che il settore favorisce e che intendiamo contribuire a tutelare per non disperdere un patrimonio sociale fatto di tante persone impegnate con molta passione nei servizi di ristorazione ed accoglienza”.

Per concludere, cosa possiamo garantire a chi adesso ha lo sconforto per quanto subito e per l’incertezza sul futuro che sta attanagliando noi tutti?

“L’impegno e la determinazione da parte mia e dell’intera Amministrazione non mancheranno sicuramente. Il momento non è dei migliori, anzi è sicuramente uno dei periodi peggiori che stiamo vivendo a livello non solo locale ma nazionale e globale dall’ultimo dopoguerra. Ma è doveroso reagire, mettere in campo tutta la nostra caparbietà e passione per risollevare il tessuto sociale, culturale ed economico del nostro territorio e del nostro Paese, affinché si possa ripartire in tempi brevi dando nuova linfa e benessere alla Comunità locale e nazionale. Le Istituzioni nazionali hanno dimostrato di essere presenti e sensibili, come i vari provvedimenti di sostegno stanno dimostrando. Ci aspettiamo molto dall’Europa perché qualora non si dimostrasse davvero solidale, metterebbe fortemente a rischio la sua stessa identità ed il prossimo futuro di Unione dando ulteriore spazio al becero populismo che, come ci insegna la storia, non ha mai inciso positivamente sul progresso intellettuale ed economico degli Stati occidentali. Ed in questo contesto nazionale e sovranazionale, i Comuni potranno avere un ruolo fondamentale perché di prossimità con i cittadini e le loro istanze. Il nostro impegno sarà diffuso, soprattutto nel sociale per non lasciare nessuno indietro ed a tutela di tutte le attività economiche specie quelle piccole che caratterizzano il nostro contesto. Non vi è dubbio che il danno, causato dall’emergenza sanitaria, interessi indistintamente tutte le attività produttive e i lavoratori autonomi, che rischiano di non riuscire a superare questa gravissima crisi. Noi saremo al loro fianco, vicini a tutti, proprio per dare forza alle istanze provenienti dal basso per contribuire insieme a risolvere i tanti problemi venutisi ad abbattere con la pandemia”.

Non possiamo non porre una domanda: la politica verolana che ti vedeva anche protagonista per il futuro l’abbiamo messa da parte per il momento? Altri parlano e sparlano su fogli amici per non vedersi franare la terra sotto i piedi.

“Posso solo dirti che la pandemia ha purtroppo la precedenza nei miei pensieri”.

Ad eccezione, forse, di quello che ti fa sorridere pensando a un futuro ricco di felicità per una giovane donna innamorata… pazza della vita presente e futura!

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