di Giulia Abbruzzese
Cinquantamila posti pallet, capacità di movimentarne più di 500 all’ora, oltre 60 chilometri di scaffalatura autoportante, 4.000 metri quadrati di testa di magazzino suddivisa su due piani. E ancora: impianto fotovoltaico da un milione di watt, intermodalità ferroviaria on site e, ovviamente, sostenibilità ambientale.
Saranno queste le principali caratteristiche di cui il nuovo polo logistico del freddo Froneri-Pacaro, con sede a Ferentino, sarà dotato entro il 2021. Il progetto di produzione e marketing è stato illustrato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa all’interno dello stabilimento ciociaro. Quello che si candida a diventare il centro di distribuzione per il centro-sud per più operatori, oltre che un nucleo logistico intermodale, parte già con numeri più che soddisfacenti.
Li ha forniti il ceo di Froneri, Pietro Monaco, elencando gli oltre venti paesi del mondo in cui la multinazionale esporta i suoi prodotti: Motta, Nestlè, Antica Gelateria del Corso e Alemagna. Oltre diecimila le persone impiegate nelle 28 fabbriche che hanno fatto registrare una crescita dell’8% nel 2018 (più di due miliardi di euro) con Ferentino tra i primi quattro stabilimenti del gruppo per volume di investimenti: 20,7 milioni nel biennio 2017-2018 su un totale di 215 milioni di euro investiti nelle diverse sedi.
BINOMIO INTERNAZIONALE CHE PUNTA TUTTO SUL TERRITORIO CIOCIARO
«I pilastri su cui punta la nostra azienda – ha esordito il ceo di Froneri – si identificano nelle 3 “p”: persone, processo e prodotto. Nel primo caso la filosofia che abbiamo sposato sin dall’inizio è quella del miglioramento dell’ambiente di lavoro, della formazione e della cura degli uffici, uniti a una sempre crescente qualità di tecnologia e macchinari. Il progetto è quello di portare la produzione di tutti i gelati su biscotto nello stabilimento di Ferentino, grazie anche a interventi che lo renderanno altamente efficiente sia dal punto di vista energetico che da quello logistico: sarà infatti installato – ha continuato Pietro Monaco – un impianto di cogenerazione finalizzato al risparmio di energia; concentrata in fabbrica la produzione delle vaschette della Cremeria e spostato il tunnel della linea coni».
Tutti lavori in corso che ieri, in occasione dell’apertura straordinaria della fabbrica, è stato possibile toccare con mano, durante il percorso sulla linea di produzione, accanto a funzionari e dipendenti dell’azienda. Diverse anche le novità in cantiere per il 2019, dal nuovo prodotto su stecco all’introduzione di gusti in vaschetta fino al tartufo ‘Mystère’ pensato appositamente per il mercato francese.
Azienda leader nel settore del freddo
A snocciolare dati e volumi del partner di Froneri, la Pacaro, è stato l’ad Roberto Alessio. «L’azienda nasce nel 1984 dall’esperienza della nostra famiglia nel settore agroindustriale, dove opera dal 1923. Ci siamo specializzati nella gestione dei processi della catena del freddo, diventando un importante riferimento nazionale e internazionale per le aziende che operano nel settore alimentare».
La piattaforma logistica Pacaro del centro Italia ha sede a Borgorose, in provincia di Rieti, e dispone di un’area di 200.000 metri quadrati di cui 110.000 adibiti a celle a temperatura controllata.
In platea, tra le autorità, c’erano anche il presidente della Provincia e sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, che ha sottolineato come sia questo il caso-simbolo di una «multinazionale che vive il territorio» e il vescovo della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, monsignor Ambrogio Spreafico che, prima della benedizione, ha puntato l’attenzione su tre concetti fondamentali : la visione, «perché tutti i fenomeni del mondo – ha detto – inclusa la politica si governano con la visione», la sinergia e l’ambiente, con particolare riferimento alla promozione di attività e misure che lo salvaguardino.