La Cisl Fp di Frosinone presente a Roma e a Isola del Liri in occasione delle manifestazioni del 1° Maggio.
Nella Capitale, ai Fori Imperiali, in occasione dell’intervento del Segretario Generale Cisl Lazio Enrico Coppotelli era presente una delegazione guidata dal Segretario Generale Antonio Cuozzo e dal Segretario Raffaele Ercoli; a Isola del Liri una delegazione guidata dalla Segretaria territoriale Sara Fabrizio.
Il commento del Segretario Generale della Cisl Fp Frosinone, Antonio Cuozzo
«In occasione della giornata del 1° Maggio la Cisl Fp Frosinone ha scelto di essere presente sia a Roma che a Isola del Liri, per ribadire con forza che il lavoro è e deve essere sempre sinonimo di dignità, giustizia sociale e diritti – ha affermato il Segretario Generale, Antonio Cuozzo – Il Primo Maggio non è una semplice ricorrenza: è una giornata di impegno, memoria e responsabilità. Oggi più che mai, al centro della nostra mobilitazione abbiamo posto la sicurezza sul lavoro a 360 gradi, perché non può esserci futuro senza un lavoro sicuro, tutelato e rispettoso della persona. In troppe realtà della provincia di Frosinone, però, le condizioni lavorative continuano a essere precarie, insicure, prive delle tutele essenziali. A questa drammatica situazione si somma l’aumento di episodi di violenza fisica, verbale e psicologica nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, spesso lasciati soli di fronte a contesti degradati o privi di adeguata protezione».
«È un fenomeno che ci allarma e che denunciamo con forza, perché mina le basi della convivenza civile e del rispetto reciproco sui luoghi di lavoro. La sicurezza non è solo questione di norme, ma di cultura, di formazione, di investimenti concreti e continui. Occorre rafforzare i controlli, potenziare gli organi ispettivi, diffondere una nuova consapevolezza collettiva: nessuno deve più morire di lavoro, nessuno deve più subire abusi, soprusi o violenze nel silenzio e nell’indifferenza. A Roma a Isola del Liri, la Cisl Fp ha voluto esserci con la sua presenza, con i suoi valori, con il suo impegno quotidiano nei luoghi di lavoro e nei territori. Perché il lavoro deve essere sicuro, giusto, dignitoso. Perché la persona viene prima di tutto. Il Primo Maggio ci ricorda da dove veniamo e ci indica la direzione da seguire: un lavoro libero, tutelato e sicuro per tutti. Su questo non arretreremo di un passo», ha concluso infine Cuozzo.


