Sull’attuale situazione politica a Frosinone e, ancora di più, sulle progettualità amministrative in atto da parte della maggioranza guidata dal sindaco Riccardo Mastrangeli, è intervenuto Marco Silenzi, componente del Direttivo del Polo Civico.
“Le fibrillazioni politiche – ha evidenziato – non ci interessano perché da sempre, essendo una lista civica, noi guardiamo ai programmi. Esclusivamente ai programmi. Il voto favorevole al bilancio si inserisce in questo solco. Considerando che mancano due anni alla fine della consiliatura, è arrivato il momento di accelerare.
Nelle scorse settimane come Polo Civico abbiamo evidenziato come Frosinone abbia perso “pezzi” importanti in questi anni. E il trend non sembra cambiato. Ci auguriamo naturalmente che venga scongiurato il rischio di salutare anche la Corte di Giustizia Tributaria, conosciuta come Commissione tributaria.
In ogni caso molto è mutato negli ultimi anni. La sede principale della Camera di Commercio del Basso Lazio sta a Latina. Un sindacato come la Cgil ha scelto Latina nell’ambito di una unificazione delle sedi del Basso Lazio. Identica strategia hanno adottato associazioni importanti del calibro della Confcommercio e della Coldiretti. Sempre con riferimento alle logiche del Basso Lazio. Perfino sul versante dell’Agenzia delle Dogane, nel Basso Lazio la penalizzazione riguarda Frosinone. Ora è la volta della Commissione tributaria. La marginalizzazione del capoluogo sta nei numeri, oltre che nei fatti.
Perciò i collegamenti e la mobilità sostenibile sono fondamentali. La realizzazione di una Stazione Tav sarebbe un’opera del valore dell’autostrada del Sole. Nei mesi scorsi ci sono stati convegni e confronti. E’ arrivato il momento di riprendere il discorso e di cercare di porre all’attenzione delle Ferrovie dello Stato un progetto concreto.
Parliamo di un’opera che riguarda l’intera provincia, ma è chiaro che Frosinone (il capoluogo) deve assumere l’iniziativa. Ci rendiamo conto che soltanto in questo modo si possono davvero riportare residenti in città? C’è poi l’altro aspetto, che è quello di un collegamento veloce con Roma che riguardi la tratta “normale” Cassino-Frosinone, quella che solitamente utilizzano i pendolari.
Qualche anno fa – sottolinea ancora Marco Silenzi – sul tavolo c’era il progetto di rendere attrattivo il capoluogo per tutti quei romani che volessero acquistare un’abitazione e risiedere in un contesto meno caro della Capitale. Frosinone potrebbe rispondere a queste esigenze, ma è evidente che il passaggio obbligato sono i collegamenti rapidi. Perciò la Stazione Tav è baricentrica.
Per il resto, il Piano urbano della mobilità sostenibile è sul tavolo da anni. Certamente i lavori per il Brt, i parcheggi, le piste ciclabili, il “raddoppio” dell’ascensore inclinato creano dei disagi. Ma è assolutamente normale. Si tratta di contemperare le diverse esigenze e di spiegare che tutto quello che si sta facendo guarda al futuro del capoluogo ma pure delle generazioni. La logica della “tela di Penelope” (tessuta di giorno e disfatta di notte) – conclude Silenzi – non conduce da nessuna parte e a noi non interessa. Servono impegno e senso di responsabilità amministrativa”.


