domenica 26 Ottobre 2025
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Suicidi dietro le sbarre: un’emergenza senza fine. Incontro in Regione ma senza sindacati, che protestano

Duro intervento della Fns Cisl Lazio che lamenta la mancata convocazione al tavolo studio presso la Pisana

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I problemi delle carceri del Lazio sono tantissimi, dal sovraffollamento alla carenza di personale, dalle continue proteste dei detenuti ai suicidi: problemi dei quali si discuterà il prossimo 9 settembre presso la Regione Lazio. Un incontro che tuttavia ha suscitato la polemica reazione della Fns Cisl Lazio. In una nota a firma di Massimo Costantino, segretario generale dell’organizzazione, è infatti scritto:

“Apprendiamo  che il 9 settembre si terrà presso la Regione Lazio un incontro-tavolo di lavoro e di studio inter istituzionale per avviare un percorso finalizzato alla stesura di un Piano regionale aggiornato per la prevenzione del rischio suicidario negli istituti penitenziari del Lazio  – iniziativa certamente utile ma dove manca un pezzo importante poiché assistiamo all’esclusione da questi tavoli delle organizzazioni sindacali del comparto sicurezza –  sarebbe utile ascoltare preventivamente le rappresentanze sindacali – perché in più occasioni le stesse hanno ribadito che la vigilanza a vista dei detenuti non è competenza della Polizia Penitenziaria – varie proposte sul tavolo non mancano per intraprendere nuovi interventi utili a migliorare il sistema penitenziario ma occorre ascoltarci e convocare le stesse.

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Sì dimentica purtroppo che la Polizia Penitenziaria è sempre impegnata con determinazione nella tutela della sicurezza poiché con la costante attenzione e il rigore nell’applicazione delle norme riesce sempre a garantire il rispetto delle regole e il mantenimento della sicurezza di tutti coloro che vi operano.

Apprendiamo  che ieri sera  alcuni detenuti hanno creato criticità  nel carcere trasteverino di Regina Coeli perché non hanno voluto far rientro nelle proprie stanze di pernottamento.
Purtroppo, tali proteste sono frequenti non solo nel carcere di Regina Coeli ma, come noto, anche in altri istituti penitenziari come alcuni giorni fa a Rieti, la rivolta di  domenica scorsa a Velletri – criticità che si sono registrate a Viterbo, così come a Frosinone e ieri alcuni detenuti del NC Rebibbia del Reparto G11 non sono voluti rientrati dai cortili passeggi –

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Per la Fns Cisl Lazio – si chiude la nota – detenuti con problematiche psichiatriche non devono stare in carcere ma in strutture ospedaliere idonee curati e non certo vigilati a vista dalla Polizia Penitenziaria, a cui non spetta tale compito ma ad altre strutture e professionalità: occorre fare ancora tanto da quando sono stati chiusi gli ospedali psichiatrici giudiziari, come se il problema non esistesse, scaricando il problema sulla Polizia Penitenziaria.

Per la Fns Cisl Lazio occorre, infine, completare la dotazione organica del corpo di polizia penitenziaria perché solo così si può lavorare in condizioni di sicurezza”.

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Redazione
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