Sapevi che il copywriting e la scrittura di contenuti non sono la stessa cosa?
Al giorno d’oggi, ci imbattiamo in molte offerte di lavoro da reclutatori o potenziali clienti alla ricerca di un copywriter/autore di contenuti.
In questo articolo, vorrei spiegare le differenze tra copywriting e scrittura di contenuti.
Essendo io stesso un copywriter, non mi piace quando questi due concetti si confondono, perché stiamo parlando di due professionisti diversi.
Cos’è esattamente il copywriting?
Il copywriting è l’arte di creare testi capaci di suscitare emozioni e, se applicato al marketing, deve essere anche persuasivo cioè, capace di convincere il lettore a compiere un’azione specifica.
Essere un buon copywriter richiede capacità di ricerca avanzate, un’ottima capacità di giocare con le parole e un’elevata dose di empatia per riuscire a entrare in contatto con le persone.
Gli utenti sono spesso riluttanti ad acquistare online, sono sempre più esigenti, convincerli richiede conoscenza, capacità di scrittura, empatia e ricerca. In questo caso, infatti, l’obiettivo del “copy” è convertire e generare vendite attraverso il potere delle parole.
Le parole però non bastano. La componente culturale è fondamentale per raggiungere il risultato desiderato. Un bravo copywriter sa come comunicare con il target di riferimento, sa cosa gli piace e cosa no. Sono in grado di parlare la loro lingua di tutti i giorni.
Un buon copywriter è anche un buon venditore, e ha nozioni di pubblicità e neuro-marketing. Quindi, se il tuo obiettivo è aumentare il tasso di conversione e vendere di più, questo è il servizio di cui hai bisogno.
I copywriter devono conoscere la SEO?
La risposta è, dipende”. In generale i copywriter non hanno bisogno di conoscere la SEO. Tuttavia, avere qualche nozione potrebbe essere un plus quando si lavora su testi che richiedono ottimizzazione, come web copy e ads. Anche se il copywriter potrebbe non essere responsabile della parte di ottimizzazione, è bene avere alcune competenze per scrivere un copy SEO-friendly che sia facilmente ottimizzabile.
Cos’è la scrittura di contenuti
La scrittura di contenuti mira a informare e intrattenere piuttosto che a persuadere. Se utilizzi la scrittura di contenuti nella tua strategia di marketing, il tuo obiettivo principale è educare i tuoi potenziali clienti su ciò che fai e attirarli sul tuo sito Web o sulle piattaforme dei social media creando contenuti di valore.
Ovviamente, la scrittura di contenuti alla fine guiderà le vendite, ma non è questo il suo scopo principale.
Un’altra differenza tra scrittura di contenuti e copywriting è la lunghezza. Poiché il primo ha lo scopo di educare, la copia tende ad essere più lunga e richiede tra le 500 e le 2000 parole, soprattutto per motivi SEO.
Infatti, a differenza dei copywriter, gli autori di contenuti hanno bisogno di conoscenze SEO avanzate. Un post sul blog, ad esempio, dovrà posizionarsi su Google per attirare traffico.
Se il testo è troppo breve, è meno probabile che si posizioni bene, considerando che ogni parola chiave dovrebbe essere implementata almeno due volte.
D’altra parte, il copywriting può essere breve ed essere comunque efficace. Pensa ad esempio ad annunci, slogan e proposte di posta elettronica.
L’ultimo punto che vorrei trattare è la grammatica.
Nella scrittura di contenuti, un copy impeccabile e pulito è essenziale per ottenere autorevolezza e fiducia. Un cattivo copy scritto non attirerà i clienti e alla fine danneggerà la tua reputazione.
È importante tenere a mente i criteri di valutazione EEAT quando scrivi per assicurarti che a Google piacciano i tuoi contenuti e li considerino appropriati e affidabili. Quando si parla di SEO, E-E-A-T è l’acronimo di Experience, Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness o, in italiano, esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità. Rappresenta i quattro pilastri considerati da Google per valutare la qualità e l’usabilità di un sito web.
Ciò non significa, però, che la cattiva grammatica sia accettata nel copywriting. Tuttavia, un copywriter potrebbe dover parlare la lingua quotidiana del pubblico previsto. Ad esempio, potrebbero dover utilizzare slang specifici per connettersi con una diversa generazione di utenti.
Hanno più libertà di giocare con le parole e potrebbero dover sfidare le regole del linguaggio tradizionale.
Se hai domande o curiosità, scrivimi nei commenti o a dambrosio.miki@gmail.com e farò del mio meglio per risponderti presto.
Alla prossima!
Michele D’Ambrosio


