di Dario Facci
Corsa contro il tempo per chiusura delle liste elettorale. Nonostante tutti ostentino grande sicurezza e, in alcuni casi, dicano addirittura di sentirsi certi di vincere, la realtà quotidiana sembra cruda e molte sarebbero ancora le incertezze proprio sulle candidature e, in diversi casi, sull’efficacia delle quali.

Intanto il clima si è molto invelenito. Specialmente se si considerano le dichiarazioni del candidato del centrosinistra, Domenico Marzi, il quale non lesina colpi per tentare di screditare l’amministrazione uscente. Nell’occasione dell’inaugurazione del suo comitato elettorale Marzi si è scagliato contro la campagna dell’amministrazione Ottaviani sul risanamento dei conti del Comune, sostenendo la correttezza contabile, che sarebbe sostenuta anche da documentazioni, delle sue due fasi amministrative. Recente poi è l’attacco su centraline per la raccolta di dati sullo smog che il comune avrebbe comprato da qualcuno che ha parentela con due candidati in una lista del centrodestra. La risposta durissima di Ottaviani e rilancia sull’utilizzo degli incarichi pubblici da parte di amministrazione a trazione Pd come casi “fortuiti” in vantaggio di alcuni candidati. Insomma, veleno puro senza esclusione di… schizzi.

Di converso Mastrangeli sembra non curarsene troppo, è orientato verso una campagna elettorale meno conflittuale e pare non raccogliere più di tanto gli attacchi. In parte gode della sua posizione da amministratore. L’ultima freccia nella faretra che ha tirato fuori e scagliato, per esempio, è la riduzione della Tari. Come dargli torto?
In generale la compagna procede con attacchi all’amministrazione da parte di tutti gli avversari di Mastrangeli sulla manutenzione ordinaria, cura del verde e cose del genere. Niente che meriti davvero attenzione in una campagna elettorale degna di una città capoluogo che voglia crescere davvero e conquistare un ruolo protagonista in un futuro non lontanissimo. Servono, dunque, progetti e visioni e non veleni per valutare a chi affidare nel segreto della cabina elettorale il proprio voto e per contrastare, magari, la sfilza i progetti e le opere che l’amministrazione uscente continua ad elencare come fondamento per la campagna per la conferma.

Della stessa idea, a quanto pare, i Socialisti. In una nota a firma del segretario provinciale, si legge: “La campagna elettorale è entrata nel vivo e francamente spiace vedere che si sia già alzato il livello dello scontro su questioni, anche risalenti negli anni, tra il vecchio centrosinistra e il centrodestra.
Evitando polemiche sterili e inutili, stiamo pensando solamente al futuro, senza fossilizzarci sul passato, a sostegno di un candidato giovane e preparato quale è Iacovissi, che rappresenta la vera novità e alternativa di questa tornata elettorale”.

“Decoro urbano, cura del verde, pulizia e manutenzione ordinaria: la grande opera pubblica che serve per fare di Frosinone una vera città europea”. Questa invece la ricetta del candidato Mauro Vicano. Così si legge in una nota diffusa ieri dalla sua coalizione composta da Azione, Udc e civici.
“Il futuro di Frosinone quale Città Europea passa anche, e forse soprattutto, attraverso una puntuale attenzione nei confronti di questi settori della vita cittadina.
Ambiti che negli anni, basta guardarsi intorno per rendersene conto, sono stati a dir poco trascurati ma che invece, se posti al centro dell’attività amministrativa come noi vogliamo fare, avrebbero il valore di una grande opera pubblica”.


